Executive maggio-giugno 2013 - page 72

L
’Internet delle cose (Iot) è la rete degli oggetti fisici accessibili
via internet che incorporano le tecnologie necessarie per rile-
vare o interagire con i propri stati interni o con l’ambiente ester-
no. Concettualmente, l’Internet delle cose descrive il modo di
utilizzare internet per collegare dispositivi intelligenti, ad esem-
pio oggetti di uso comune, automobili, infrastrutture urbane, beni
aziendali e una miriade di altre risorse fisiche, in modo che que-
sti nuovi endpoint possano essere controllati e/o possano cre-
are e ricevere flussi di dati tra loro o da ambienti di computing
convenzionali. Quando questi dispositivi (le ‘cose’) si collegano
direttamente (o indirettamente) a Internet, essi diventano di fat-
to un’estensione dell’ambiente di computing aziendale e di quel-
lo mobile. Diventa così possibile, grazie all’utilizzo più efficiente
di questi beni fisici, creare nuove esperienze, efficienze operati-
ve e modelli di business di valore più elevato. L’impatto potenzia-
le dell’Iot è molto vasto, poiché tocca ogni angolo delle tecnolo-
gie, delle attività aziendali e delle esperienze d’uso. L’Iot è stata
per decenni un modello emergente, con origini nell’automazio-
ne delle fabbriche, nelle interazioni macchina-macchina (M2m)
e nei sistemi embedded. Il suo impatto aumenterà nei prossi-
mi anni al diminuire dei costi delle tecnologie e della connettività,
e diventerà ancora più pervasivo. A medio termine (nei prossimi
12-36 mesi), Gartner prevede un passaggio dalle implementa-
zioni di nicchia a un’Internet delle cose più omogenea, diffusa e
integrata. Per molte aziende, l’Internet delle cose si evolverà da
semplice esercizio teorico ad attività mainstream. In questo con-
testo, sarà essenziale che il reparto IT collabori con le altre divi-
sioni aziendali per studiare gli impatti e le potenziali opportunità
di questa evoluzione.
Dati e informazioni
L’Internet delle cose mette in collegamento beni e risorse remo-
te e crea un flusso di dati (con possibilità di un flusso di control-
lo) tra questi e un sistema di gestione centralizzato, offrendo la
possibilità di integrare tali beni e risorse nei processi aziendali esi-
stenti per ottenere informazioni su stato, posizione, funzionalità
e così via. La disponibilità di informazioni in tempo reale permet-
te di conoscere in modo più preciso lo stato dei beni e, di conse-
guenza, di migliorarne le modalità di utilizzo e la produttività at-
traverso forme d’uso ottimizzate e un supporto decisionale più
accurato. Questo non significa sottovalutare l’importanza critica
che rivestono la connettività, la possibilità di raccogliere, interpre-
tare e analizzare i flussi di dati, la possibilità di gestire sia il singolo
bene che i beni ad esso associati (se presenti), che riflettono col-
lettivamente la situazione remota, e i sistemi decisionali automa-
tizzati che agiscono in base alle informazioni ricevute. Tutte que-
ste capacità sono importanti, anzi essenziali, per gestire i beni in
modo efficiente, ma il loro valore potenziale è solo latente. Tale
valore diventa tangibile quando può incidere sul bilancio di un’a-
zienda in termini di maggiori ricavi, efficienza, redditività o qua-
Internet delle cose:
un futuro mainstream
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In vista di una trasformazione che avverrà soprattutto nei prossimi tre anni,
le aziende devono studiare seriamente il fenomeno e avviare progetti pilota in modo
da creare le condizioni necessarie per sfruttarne le opportunità.
Hung LeHong*, David W. Cearley**, Kristian Steenstrup**, Stephen Prentice**
Foto: © Maksym Yemelyanov - Fotolia.com
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