maggio-giugno 2013
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perché i sistemi OT coesisteranno con i sistemi IT tradizionali,
creando potenziali sovrapposizioni, opportunità di condivisione,
problemi di sicurezza ed esigenze di governance. Già ai tempi
della rivoluzione industriale, le OT rappresentavano una parte in-
scindibile delle macchine su cui venivano installate le tecnologie
(si pensi al regolatore di velocità dei motori a vapore). Con l’av-
vento dell’elettronica, quindi dell’automazione e ora dell’Internet
delle cose, la loro complessità e capacità hanno visto un’enor-
me espansione. Negli ultimi 10 anni, questo ha determinato una
maggiore capacità di monitoraggio e controllo remoto, ma anche
una maggiore complessità – una complessità che si sta avvici-
nando a quella delle architetture IT. La progressiva somiglianza
tra OT e IT fa nascere una serie di opportunità e problematiche.
Ad esempio, vi saranno elementi in comune in aree come la ge-
stione dei prodotti software, le infrastrutture e le piattaforme. Ciò
significa che occorrerà affrontare alcune problematiche a livel-
lo di integrazione, interoperabilità e scambio dei dati, e in alcune
aree sarà possibile anche una parziale condivisione del persona-
le. Le aziende dovranno in primo luogo definire un piano per alli-
neare la governance delle OT con quella dell’IT. Quindi, dovran-
no pianificare in modo dettagliato le modalità di integrazione dei
sistemi OT e dei processi di supporto con l’ambiente IT esisten-
te in modo da sfruttare pienamente le nuove opportunità del-
le OT moderne.
Tutto un insieme
Benché la connessione degli oggetti a Internet sia spesso con-
siderata il tema centrale dell’Iot, la forza superiore di Internet ini-
zia a esprimersi pienamente solo quando le cose, le persone, i
luoghi e i sistemi operano insieme. Si consideri l’esempio di uno
stabilimento di produzione in cui le macchine sono connesse e
gli operatori possono comunicare con strumenti di presenza la
propria posizione e l’attività che stanno svolgendo. Allo stesso
tempo, i locali di deposito e le sale
di produzione specializzate pos-
sono visualizzare il proprio sta-
to (indicando, ad esempio, se so-
no disponibili, prenotati o a mezza
capacità). Se tutti gli oggetti sono
connessi e comunicano flussi di
dati sul proprio stato o sulla pro-
pria attività, diventa possibile ese-
guire un controllo completo del-
la capacità produttiva che tenga
conto del throughput delle mac-
chine, del numero di persone ef-
fettivamente al lavoro (anziché del
numero pianificato), della disponi-
bilità di sale e locali e della dispo-
nibilità di magazzino. Allo stesso
modo, se tutti gli oggetti fornisco-
no informazioni, la ricerca delle
cause dei colli di bottiglia – dovuti
all’assenza di persone, alla dispo-
nibilità insufficiente di locali o alla
scarsa produttività delle macchine
Per le aziende, l’Internet
of Things sta diventando
una parte della cosiddetta
Internet of Everything (Ioe),
una rete in cui le cose,
le persone, i luoghi
e i sistemi interagiscono
e condividono flussi
di dati attraverso internet
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