Executive maggio-giugno 2013 - page 62

e permettono di mantenere operativi i
processi. Ogni dimensione descritta ha
la propria scala di maturità e i livelli sono
cumulativi ovvero, nella progressione
da un livello all’altro, si sommano i livelli
relativi di ciascuna delle cinque variabili
chiave del modello.
I cinque livelli nel dettaglio
Quali sono, dunque, le caratteristiche
dei livelli di maturità individuati dal mo-
dello di Gartner? Nel livello 1 l’organizza-
zione è reattiva piuttosto che proattiva;
il ruolo Ppm talvolta non è definito, più
spesso è solo agli albori, sviluppato
dalla conoscenza e dalle competenze
specifiche di singole persone; per que-
sto le relazioni personali sono centrali,
da esse dipende lo sviluppo di specifici
processi e progetti; i tool tecnologici
per i progetti sono spesso confinati ai
fogli di condivisione delle informazioni. La centralità del ruolo
di alcune persone fa sì che piuttosto che sviluppare istruzioni
specifiche sia più utile implementare principi guida a cui ispirare
l’organizzazione.
Il livello 2 è definito come ‘emerging discipline’, rappresenta
quello stadio in cui l’organizzazione decide che è tempo di la-
sciare il livello meramente reattivo, ritenuto ormai inadeguato,
per migrare verso un approccio più dinamico e, al tempo stesso,
strutturato. A questo livello la maggior parte delle organizzazioni
un ruolo chiave tanto nel livello 2 che nel 3. Il Ppm Maturity
Model di Gartner nasce per essere supporto fattivo alle attività
aziendali di ‘program e portfolio’, con la consapevolezza che at-
tese e aspettative devono essere realistiche, proporzionate alle
caratteristiche organizzative d’impresa. E’ inoltre strumento di
orientamento dello sviluppo di processi e pratiche che si rinfor-
zano reciprocamente.
Nel modello Gartner i livelli possono essere applicati a qualun-
que funzione di business; tipiche del modello sono invece le
cinque dimensioni chiave del Ppm. Le risorse umane
sono senza dubbio la dimensione critica di qualsiasi
contesto Ppm, in cui hanno un peso sostanziale i rap-
porti tra le persone, le skill maturate, il contributo indi-
viduale alla crescita complessiva del business e della
propria carriera, le abilità di leadership nel supporto
delle attività Ppm. La seconda dimensione chiave è
rappresentata da pratiche e processi Ppm, che si
concretizzano in attività come il portfolio manage-
ment, il project management dei processi, il risk and
resocurce management. Il management finanziario è
la terza variabile del modello, quella da cui dipende la
valutazione dei budget. La tecnologia (quarta dimen-
sione) si concretizza in set di tool specifici, selezionati
in base alle funzioni di business da presidiare. Infine ci
sono le relazioni che caratterizzano le organizzazioni
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maggio-giugno 2013 
Program Portfolio Management: l’approccio evolutivo
Fonte: Gartner
Foto: © jojje11 - Fotolia.com
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