Verso un ecosistema planetario privo di confini
Oggi non mancano le grandi aziende impegnate nell’integrazione
di tecnologie multiple, finalizzate al ridimensionamento del rischio
di rimanere vincolati alle scelte di un solo fornitore. Scelte che ri-
chiedono, tra l’altro, skill d’integrazione specifiche, in un conte-
sto in cui ancora pochi sono gli standar d disponibili. Tuttavia,
osserva Gartner, se le organizzazioni IT accettano la dialettica tra
i vincoli del v endor e le necessità dell’ute nte, il periodo di svi-
luppo può trasformarsi in un tempo pr oficuo al cambiamento,
alla costruzione di una nuova cultura aziendale orientata all’inte-
grazione. Gli utenti dovr ebbero canalizzare le proprie esigenze
verso fornitori selezionati, consapevoli però del peso degli inve-
stimenti profusi; un atteggiamento collaborativo che rispetto alle
infrastrutture più tradizionali trae vantaggio dalla diffusione della
road map per il futuro, perché fornitore e cliente comprendano e
condividano le strategie di sviluppo.
Invece di scelte radicali, sì o no, lo scenario del Fabric Com-
puting prevede un’ampia parte di negoziazione e di collabora-
zione, connessa a opzioni del tipo “what if”. Si
tratta dunque di uno scenario in costante evolu-
zione, in cui per esempio tutti i maggiori produt-
tori statunitensi di server sono impegnati nella
trasformazione graduale dei propri prodotti,
ognuno con tattiche autonome, ben consci della
necessità di avere in portafoglio soluzioni archi-
tetturali innovative per declinar e il nuovo para-
digma del computing: dal server al servizio, da
“in the box” a “in the cloud”, dall’ar chitettura a
misura di utente alla soluzione pr e-integrata. Si
profila all’orizzonte il paradigma dell’assenza dei
confini, in cui applicazioni diverse trovano nei
nodi (processori, memorie, periferiche) e nei link
(la connessione funzionale dei nodi) una rinno-
vata dialettica, destinata a sfociare in una visone
convergente, una sorta di ecosistema planetario
integrato.
integrati in infrastruttura Fabric Gartner contempla la richiesta di
implementazioni più veloci, maggior affidabilità e scalabilità, dia-
gnostica potenziata, monitoraggio sistematico delle applicazioni
e root cause analysis; tra le ragioni del no si trovano l’innata re-
sistenza ad accettare l’influenza di fornitori forti, la lenta moder-
nizzazione delle implementazioni legacy , la flessibilità delle
configurazioni soggetta alla road map del fornitore scelto.
Nel quadro di pro e contro, sono assai frequenti i comportamenti
attendisti che rispondono a profili di basso rischio, in cui si pre-
ferisce attendere l’evoluzione piuttosto che agire. La moderniz-
zazione dell’infrastruttura It, però, richiede nuovi processi, nuove
tecnologie, rinnovate competenze di staff; solo così è possibile
trasformare i paradigmi finora accettati, quelli che concepiscono
i sistemi integrati come sistemi di silos, in paradigmi destrutturati.
Se la cornice è quella nota finora, il cambiamento non può che
condurre verso l’adozione di silos ancora più capienti o verso
l’adozione di processi in cui le opzioni best of breed possono es-
sere integrate con il minimo sforzo.
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maggio-giugno 2012
Fonte: Gartner
L’ECOSISTEMA INTEGRATO DEL FABRIC COMPUTING