Executive marzo - aprile 2011 - page 61

marzo-aprile 2011
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Sin dalla sua fondazione avvenuta nel 1988 (la filiale italiana
è stata aperta nel 1996), Trend Micro ha costantemente
sviluppato e fornito tecnologie e servizi innovativi capaci di
creare strumenti semplici ma sofisticati per proteggere gli
utenti da minacce note e sconosciute. Più recentemente,
l’azienda è stata riconosciuta come il leader per la sicu-
rezza nel settore della tecnologia client di tipo “cloud”, gra-
zie all’introduzione di migliorie volte a integrare la sicurezza
nelle applicazioni in-the-cloud, nei datacenter, nei sistemi
di consegna e nei punti terminali. Nel 2008, l’azienda ha
annunciato Trend Micro Smart Protection Network, un’in-
frastruttura di sicurezza dei contenuti di tipo cloud-client di
prossima generazione progettata per proteggere i clienti
dalle minacce Web. Trend Micro Smart Protection Network
supporta al momento i prodotti e i servizi di Trend Micro e
dei suoi partner strategici e sta aprendo una nuova fase
nella protezione contro le minacce Web, consentendo di
bloccare le minacce in-the-cloud, prima che queste rag-
giungano la rete o altri punti terminali.
Recentemente l’azienda ha ampliato la propria offerta
arrivando a includere una pluralità di formati tra cui
software, dispositivi virtuali e SaaS (Software as a Ser-
vice) destinati alla protezione, che assicurano un van-
taggio ai clienti con l’accesso rapido alle informazioni
sulle minacce senza costringerli a gestire aggiornamenti
o una complessa infrastruttura di sicurezza. E con il
nuovo software di protezione delle applicazioni e dei ser-
ver per datacenter dinamici, Trend Micro è in grado di
proteggere server fisici, virtualizzati e ambienti cloud
dalle azioni criminali.
Tra le idee nel cassetto c’è anche quella di organizzare sessioni
educative-formative per il personale delle aziende nell’uso del
Web”. A livello corporate, Trend Micro ha messo a punto il pro-
gramma ISKF, Internet Safety for Kids & Families, finalizzato al-
l’educazione a un uso corretto di Internet per evitare che i giovani
possano incorrere in rischi, più o meno pericolosi, che corrono
sulla Rete.
crittografata le cui chiavi rimangono a disposizione del cliente
stesso”. Volpi ricorre a un esempio che chiarisce molto bene: “È
come se io mettessi a sua disposizione la cassaforte di casa mia
e gliene consegnassi le chiavi…”. In questo modo le informa-
zioni, patrimonio strategico, vengono conservate in un ambiente
sicuro (i server di Trend Micro) e l’azienda cliente ha precise ga-
ranzie sul fatto che non possano essere in alcun modo condivise
(le ‘chiavi’ dei server le custodisce il cliente).
C
ULTURA ED EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA
La sicurezza, dice Stefano Volpi, è un problema di cura prima
ancora che di budget: “Impossibile agire nel modo corretto se
non si conosce, o se non si conosce a sufficienza”. In effetti par-
liamo di un tema fortemente interdisciplinare che abbraccia non
solo aspetti tecnici e tecnologici dell’informatica e delle teleco-
municazioni, ma anche aspetti organizzativi, i processi e le atti-
vità all’interno della struttura e, ancora, aspetti psicologici e
comportamentali. Nella prevenzione dei rischi e nella difesa dalle
minacce, la cultura è importante e lo è altrettanto l’educazione
alla sicurezza. “Ecco perché Trend Micro dedica particolare at-
tenzione a entrambi questi fronti anche con programmi mirati de-
stinati alle scuole”, spiega Volpi. L’approccio educativo è
penetrato così a fondo nel dna aziendale di Trend Micro che i di-
pendenti della filiale italiana si sono abituati a organizzare corsi di
divulgazione nelle scuole del territorio con lo scopo soprattutto
di mettere in guardia genitori e studenti dalle minacce del Web
educandoli a un uso consapvole di Internet. “L’azienda mette a
disposizione il materiale che serve e le persone investono una
parte del loro tempo libero in queste attività: è una consuetudine
che ho trovato qui per la prima volta e che considero molto bella.
L’Azienda
Le opinioni riportate sono riferibili esclusivamente alla persona o organizzazione che le ha
espresse; esse, inoltre, non impegnano e non sono fatte proprie né da Executive.it né da
Gartner Italia, che non esprimono in questa sede giudizi sui prodotti o servizi oggetto di
tali informazioni, tantomeno assumono responsabilità o garantiscono in alcun modo la ve-
ridicità delle stesse.
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