cazioni Oracle Exadata e le appliance basate su Greenplum, Ne-
tezza e Teradata.
Le ricerche di Gartner in quest’area aiuteranno gli IT manager
nella scelta delle tecnologie e/o delle architetture di storage
più adatte per soddisfare gli Sla e i futuri requisiti ambientali.
Esse permetteranno alle aziende che hanno in programma
l’aggiornamento di una SAN o la realizzazione di un nuovo
data center di prendere le decisioni migliori in tema di sto-
rage. Le ricerche sulle unità SSD e sui dischi rigidi (HDD), ad
esempio, offriranno indicazioni utili per ottimizzare le presta-
zioni e i costi. Con queste informazioni a disposizione, gli
utenti potranno accelerare la transizione verso soluzioni di ri-
pristino più efficienti e meno costose che trasformeranno pro-
fondamente le operazioni di backup e permetteranno di
migliorare sensibilmente gli obiettivi sui tempi di ripristino
(RTO) e quelli sui punti di ripristino (RPO). E che, allo stesso
tempo, avranno un impatto sulle opzioni disponibili per le so-
luzioni di storage primarie.
Lo scopo primario di queste ricerche sarà in pratica quello di as-
sistere gli utenti nella pianificazione delle strategie e delle tattiche
migliori per realizzare servizi di storage ottimali per gli ambienti
server virtualizzati. Benché esistano molti approcci e tecnologie
alternative, la scelta della soluzione ottimale può permettere di
migliorare sensibilmente i risultati in termini di agilità, disponibilità
e costi. Le ricerche saranno inoltre utili ai team responsabili dei
server e dello storage che necessitano di imparare a lavorare in-
sieme per mettere a punto Sla in grado di soddisfare i requisiti
aziendali delle applicazioni da gestire.
Best practice
Sulla base del notevole interesse delle aziende per la moder-
nizzazione degli ambienti IT e la riduzione delle strutture di costo,
sta nascendo un rinnovato interesse per la creazione di strate-
gie di storage più a lungo termine. La virtualizzazione dei server
ha sopraffatto il mercato dei server con architettura Intel e sta
riaprendo il dibattito sulle scelte migliori per distribuire e gestire
lo storage corrispondente, incluse le metodologie di backup.
Poiché gli strumenti di mobilità usati per la virtualizzazione dei
server richiedono uno storage condiviso funzionante, molte
aziende stanno adottando per la prima volta reti SAN e dispo-
sitivi NAS e stanno rianalizzando i problemi dei server fisici che
teoricamente erano stati risolti da tempo.
I metodi di backup tradizionali appaiono particolarmente proble-
matici. La preparazione o l’aggiornamento di un piano di ripri-
stino completo può richiedere una collaborazione con fornitori di
varie dimensioni, da molto grandi a molto piccoli, inclusi fornitori
di software e hardware.
Le promesse dei fornitori possono precedere di diversi mesi o per-
sino di anni la distribuzione effettiva dei prodotti, poiché i fornitori
fanno fatica ad assimilare le acquisizioni e a razionalizzare le of-
ferte tradizionali usando capacità più nuove ma spesso duplicative.
Le opzioni d’acquisto oggi disponibili, che vanno dal software per-
petuo alle licenze in abbonamento, possono creare una certa con-
fusione. L’outsourcing dei processi di ripristino, in particolare sulla
base di architetture cloud, sta diventando una scelta molto più pra-
ticabile che in passato, ma aggiunge un ulteriore elemento di com-
plessità al processo di acquisizione. I nuovi modelli di prezzo per
il software di storage, come quello basato sulla capacità (p.es. sul
numero di terabyte) offrono una maggiore libertà di scelta, ma pos-
sono anche dare adito a una certa confusione.
Dinamiche del mercato
Nel settore dello storage si osserva bene come le fusioni, le ac-
quisizioni o le partnership continuino a cambiare il panorama
competitivo.
LO STORAGE NEL 2011 E OLTRE. TENDENZE E PROBLEMI
52
marzo-aprile 2011