Office Automation giugno 2012 - page 61

giugno 2012
office automation
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della divisione IT, nata dall’acquisizione del g ruppo
APC, offrono una gestione proattiva del data center at-
traverso applicazioni software integrate che condividono
un database centralizzato e che abilitano la pr ogetta-
zione, il monitoraggio in tempo reale, la gestione del-
l’inventario e la pianificazione tramite simulazione pre-
dittiva – racconta Massimo Galbiati. Nella nostra
esperienza abbiamo potuto verificare che, senza neces-
sariamente stravolgere la propria organizzazione, ma
sfruttando al meglio le risorse disponibili o con inve-
stimenti mirati, è possibile rispar miare fino al 38%
della spesa energetica dell’infrastruttura IT. I nostri so-
fisticati software di management sono in grado di gestire
dinamicamente al variare dei carichi e delle esigenze la
distribuzione dell’energia e di dare una visione completa
dell’utilizzo della stessa nell’infrastruttura, evidenziando
eventuali sprechi, ottimizzando la gestione complessiva
dei dispositivi IT, anche in comunicazione con altri si-
stemi che consumano molta energia, quali per esempio
i sistemi di automazione di un edificio building, quelli
per la climatizzazione e altri ancora”.
“La virtualizzazione, pilastro fondante dell’offerta
VMware, consente di razionalizzare l’utilizzo delle ri-
sorse fisiche e porta vantaggi concreti in termini di CA-
PEX e OPEX dichiara Luca Zerminiani. La possibilità
di erogare più server virtuali dal medesimo server fi-
sico, infatti, comporta benefici in tal senso, riscontra-
bili nei casi di studio dei clienti che hanno già adottato
la nostra tecnologia. Secondo una ricerca Canalys, le
PMI riconoscono chiaramente i vantaggi of ferti dalla
virtualizzazione: entro il 2014 il 75% delle PMI pr e-
vede infatti l’estensione dei loro programmi di virtua-
lizzazione al fine di includere anche applicazioni bu-
siness-critical, il 38% di queste aziende virtualizzerà
più dell’80% delle proprie attività passando al modello
IT-as-a-Service, contro il 20% delle PMI attuali”.
più a breve sono legate al forte efficientamento che HP riesce a
introdurre tramite prodotti sempre più competitivi e intelligenti.
IBM
Raffaele Pullo
Executive IT architect
Se ci limitiamo ai costi operativi i ritor ni non possono essere in-
feriori a qualche anno, in quanto il ROI dipenderà dai risparmi
sui costi ricorrenti. L’offerta IBM ha cercato di ridurre questo fe-
nomeno sia introducendo soluzioni di energy management sui
sistemi hardware, sia sviluppando i data center modulari che
permetto di ridurre i tempi di realizzazione.
Schneider Electric – divisione IT
Massimo Galbiati, Senior datacenter
consultant & technical director
Un calcolo accurato sul ritorno dell’investimento è elemento in
partenza delle nostre proposte. A livello globale abbiamo
ampia esperienza, e decine di infrastrutture anche in Italia in
cui virtualizzazione e cloud sono applicate in modo integra-
to; questo ci ha permesso di creare degli strumenti web speci-
fici, i Trade Off Tools (
sults.cfm? DocType=Trade-Off%20Tool&Query_Type=10) che
permettono di scegliere diverse modalità per misurare il ROI,
preventivando il contenimento dei costi energetici e l’impatto
di diverse scelte architetturali e infrastrutturali.
VMware
Luca Zerminiani
System engineer director
Il break even dipende direttamente da quanto è estesa l’imple-
mentazione delle soluzioni, dalla complessità delle piattafor-
me e dalla tipologia di progetto necessario. La maggior parte
dei nostri clienti ci riconosce un break even nel primo anno di
adozione della tecnologia.
Per incrementare i benefici che possiamo offrire ai nostri clien-
ti, inoltre, stiamo ampliando il nostro portafoglio software con
soluzioni sinergiche alla virtualizzazione che consentano la vi-
sibilità in real time delle performance dei data center virtuali.
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