giugno 2012
office automation
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loro interno di una cul-
tura informatica e di ad-
detti superiore alla pic-
cola. Per questo Fujitsu
affronta i due rispettivi
mercati con due modalità
distinte”.
“Le principali richieste
che riceviamo in ambito
data center riguar dano
due aree: la componente
fisica e quella propria del-
l’IT – racconta
Vinicio De
Luca
, practice principal
data center transforma-
tion, technology services di Hewlett-Packard Italiana.
La maggiore attenzione ai consumi e il medio invec-
chiamento dei data center ormai spesso datati richie-
dono valutazioni e inter venti di reingegnerizzazione
della sicurezza fisica, degli impianti tecnologici, del-
l’alimentazione elettrica, degli impianti di raf fredda-
mento. È infatti noto chedata center con circa 10 anni
di vita possono utilizzare sino al 60%-70% del budget
IT. La componente propria di IT continua a compor-
tare interventi di consolidamento e razionalizzazione,
spesso ancora necessari, che sono primariamente gui-
dati dall’esigenza di ridurre costi dovuti a inefficienze,
pertanto sono necessarie soluzioni tecnologiche sem-
pre più intelligenti, veloci da implementare e con mi-
nimo impegno gestionale nel tempo”.
“Il tema principale è l’ottimizzazione delle facility dei
data center, non solo ai fini dellariduzione dei costi ma
anche con obiettivi di efficienza energetica, in quanto
diventa spesso difficile garantire i livelli di fornitura elet-
trica richiesti e fare fronte alle tematiche legate al raf-
freddamento - dichiara
Raffaele Pullo
, executive IT ar-
chitect di IBM Italia. Occorr e inoltre tener conto che
spesso i nuovi sistemi
hardware da ospitare nei
data center, sebbene pre-
sentino un rapporto otti-
male tra performance e
consumi, sono comun-
que sistemi che richie-
dono maggiore capacità
di alimentazione e raf-
freddamento. Questo im-
plica la necessità di rive-
dere in maniera graduale
la modalità di costruire
gli spazi attrezzati che do-
vranno ospitare i sistemi
IT, garantendo un livello
di affidabilità e resilienza
assoluta attraverso tecni-
che di duplicazione ed
alta affidabilità delle faci-
lity dei data center”.
“I principali analisti pre-
vedono che il mercato dei
sistemi di gestione del-
l’infrastruttura dei data
center passerà dagli at-
tuali 500 milioni di dol-
lari a un valore di 7,5 mi-
liardi entro il 2020 –
afferma
Massimo Galbiati
, senior datacenter consul-
tant & technical director, Schneider Electric, divisione
IT. Ed è un tr end che riscontriamo anche nel nostr o
Paese, dove già oggi i responsabili IT e il management
stanno affrontando i complessi pr oblemi che la di-
sponibilità, il consolidamento dei server, la virtualiz-
zazione e la gestione dell’ener gia comportano, attra-
verso la ricerca di sistemi più intelligenti di gestione
dell’infrastruttura fisica. In particolare, tra le principali
priorità del data center odier no si confermano l’ali-
mentazione, il raffreddamento e il controllo dei costi
alle quali si stanno aggiungendo altr e problematiche
sempre più attuali quali il green IT, il rendimento
energetico, l’indice di efficienza energetica del data
center PUE (Power usage effectiveness), gli accordi con
le società elettriche e il ritorno sugli investimenti.
Tutto questo sta rendendo necessario un nuovo orien-
tamento della gestione dell’infrastruttura fisica del data
center improntato al business”.
Il manager è anche convinto che: “Attraverso una
migliore pianificazione dell’infrastruttura fisica, una
limitata riconfigurazione del sistema e una conte-
nuta serie di modifiche
dei processi, infatti, è
possibile risparmiare
centinaia di migliaia di
euro in costi energetici e
operativi e questo lo si
può ottenere grazie a
software di gestione del-
l’infrastruttura fisica
(alimentazione e raf-
freddamento) sempre
più evoluti, che permet-
tono di gestire data cen-
ter moderni la cui na-
Massimo Galbiati, senior
datacenter consultant & technical
director, Schneider Electric,
divisione IT
Vinicio De Luca, practice principal
data center transformation,
technology services
di Hewlett-Packard Italiana
Raffaele Pullo, executive IT
architect di IBM Italia
Luca Zerminiani, system
engineer director VMware Italy