Office Automation giugno 2012 - page 53

giugno 2012
office automation
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Flessibilità e sicurezza
nel disaster recovery
Anche nel centr o di disaster r ecovery sono stati
fatti importanti interventi, con la costruzione di un
moderno edificio – oggi di 1.850 mq – capace di
ospitare le macchine più innovative in termini di si-
curezza e risparmio energetico. “I requisiti formulati
in fase di definizione del progetto hanno riguardato,
in prima istanza, la cr eazione di un’infrastruttura
elettrica e idraulica che garantisse in ogni cir co-
stanza la sicur ezza e la continuità del ser vizio”,
spiega De Ferrari.
Dal punto di vista tecnologico, Cedacri ha scom-
messo fortemente sulle più recenti soluzioni di vir-
tualizzazione e consolidamento, consapevole dei
molteplici benefici che si possono ottenere da queste
tecnologie in ambito storage e server, così come sul-
l’alta densità che consente un’ottimizzazione degli
spazi e dei consumi energetici. Anche per questo le
linee guida dell’ampliamento hanno inteso caratteriz-
zare il centro in termini di flessibilità e modularità
per una capacità di risposta più rapida ed eficace ad
eventuali picchi di lavoro e una possibilità di amplia-
mento futuro delle infrastrutture.
Crescere con il facility management
Nel 2011, Gruppo Cedacri ha fatturato 195 milioni
di euro a fronte dei 178 dell’anno pr ecedente. “La
crescita – spiega De Ferrari – è stata possibile grazie
a iniziative di cross selling, allo sviluppo della linea
di business legata al facility management e all’apporto
di nuova clientela, in particolar e nel mondo delle
aziende industriali e di servizi. Nei buoni risultati –
aggiunge – una parte l’ha avuta anche il recupero di
produttività della controllata C-Global, che è tornata
in utile dopo la ristrutturazione operata a cavallo tra
il 2010 e il 2011”.
Tra i nuovi clienti che Cedacri ha conquistato nell’ul-
timo triennio figurano bei nomi del settore bancario
e finanziario (Unipol Banca e Gruppo Carige per ci-
tarne due), mentre sul fronte acquisizioni il 2011 ha
visto l’ingresso nel Gruppo di SiGrade, azienda spe-
cializzata nello sviluppo di soluzioni software e nella
system integration per il settor e bancario – soprat-
tutto in ambito titoli e derivati – l’industria, il terzia-
rio e la pubblica amministrazione.
Oggi Cedacri punta a rafforzare la propria presenza
nel segmento delle banche di medie dimensioni – un
bacino che da solo rappresenta un potenziale di ri-
cavi di oltre un miliardo di euro – nel settore assicu-
rativo e nel comparto delle aziende industriali e di
servizi. Puntando in particolare sul facility manage-
ment. “Con questa proposta – spiega De Ferrari – of-
friamo la gestione di mainframe, server farm e posta-
zioni di lavoro individuali con una serie di ser vizi
complementari come help desk, sicurezza, disaster
recovery e business continuity. Il facility management
assicura alle imprese una riduzione dei costi operativi
fino al 30 per cento. Per questo stiamo già ottenendo
ottimi risultati”.
L’infrastruttura di business continuity e disaster recovery di Ceda-
cri − basata su un’architettura three-site con un’infrastruttura di
business continuity erogata in campus e un sito di disaster reco-
very a 180 km di distanza − si pone ai vertici nel mercato italia-
no per garanzia di continuità operativa e affidabilità.
I data center sono presidiati da personale altamente specializ-
zato e permettono la continuità dell’erogazione del servizio gra-
zie a due livelli di sicurezza. Il primo è tutto interno al centro di
produzione di Collecchio: i sistemi sono replicati nei due data
center che operano in parallelo in edifici praticamente contigui.
A fronte di eventi, per esempio un incendio, che non coinvolgo-
no tutto il sito ma solo uno dei due data center, l’uno può agire
da sistema di recover y dell’altro. Se però l’evento è di por tata
tale da coinvolgere l’intero sito di Collecchio – ad esempio un
terremoto o un’inondazione – la procedura prevede il trasferi-
mento delle attività di produzione sul sito di disaster recovery di
Castellazzo Bormida, dove i sistemi, che normalmente sono ac-
cesi anche se non operativi, ripar tono garantendo il ripristino
dei servizi – compreso lo switch della rete – entro un massimo di
4 ore dalla dichiarazione del disastro.
Pronti a tutto, anche al terremoto
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