maggio-giugno 2013
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visione cosmetici a Singapore,
e nella scelta di L’Oreal di aprire
centri di R&S in Brasile.
Le scuole offrono un’ottima op-
portunità di trasformazione, in
particolare quelle per le ragaz-
ze che controlleranno i futuri bi-
lanci familiari (nei regimi che ac-
cettino questa prassi).
Anche gli ospedali, i proget-
ti immobiliari, le fabbriche e gli
outlet commerciali rappresen-
tano siti interessanti per mol-
ti marchi e logotipi celebri. Si
calcola che questi investimen-
ti, con il tempo, possano con-
tribuire alla crescita e agli utili
dell’azienda in misura superiore
a una spesa equivalente in atti-
vità di marketing e promoziona-
li sui media nei paesi e nei mer-
cati sviluppati.
Attenuazione dello scontro culturale
Le iniziative di sponsorizzazione non sono sufficienti per cam-
biare una cultura. I marchi devono mettere in conto la possibilità
di un’intensa resistenza da parte delle autorità locali verso le ini-
ziative di modernizzazione, in-
dipendentemente dai loro po-
tenziali vantaggi. Per avere la
meglio, i professionisti del mar-
keting dovranno usare i big da-
ta e il cloud computing per ana-
lizzare ogni situazione e stabilire
la massima probabilità di suc-
cesso. Ad esempio, una parte
degli investimenti destinati all’i-
struzione potrebbe essere ri-
servata alla creazione di piani di
studio in materia di salute, igie-
ne, nutrizione, economia do-
mestica e altri temi di vita prati-
ca. Queste proposte dovranno
essere formulate in modo da
ridurre il più possibile i conflit-
ti con i valori tradizionali delle
diverse società e massimizza-
re l’accettazione culturale. Co-
me si possono trasferire queste
considerazioni nella progettazione e nel branding dei prodotti?
E come si può ottenere questo risultato in modo rapido ed eco-
nomico? L’idea di “rendere più rigorose le scienze ‘soft’” sottin-
tende che le discipline basate prevalentemente su osservazioni
limitate e analisi statistiche – come psicologia, sociologia, an-
Le iniziative
di sponsorizzazione
non sono sufficienti per
cambiare una cultura.
I marchi devonomettere
in conto la possibilità
di un’intensa resistenza
da parte delle autorità
locali verso le iniziative
di modernizzazione,
indipendentemente dai loro
potenziali vantaggi