abbiamo sviluppato delle soluzioni innovative per memorizzare e
gestire in sistemi di Histories Store tutte le mani di poker giocate.
Ogni giocatore deve avere la possibilità di rivedersi velocemente
che cosa è successo precedentemente, ovvero devi assicurare
in real time la capacità di ripescare tutte le situazioni di gioco da
parte dei vari giocatori in contesti di big store, con dimensioni e
volumi sempre più elevati. E quindi identificazione del giocatore
e visualizzazione delle giocate effettuate in real time garantendo
la contemporaneità di richieste su tavoli e offerte di gioco di-
verse. In altre parole ciò significa mettere tecnologia big data a
uso e consumo del nostro cliente.
Un terzo tema è poi quello del networking. Per noi è fondamen-
tale evitare il disservizio anche su una singola transazione, e
questo può nascere sicuramente da una cattiva connettività. Uti-
lizziamo quindi tutte le opzioni disponibili, le reti wireline, wireless
e quelle satellitari, per colmare quelle lacune in termini di risorse
e capacità che dobbiamo affrontare in molti Paesi.
Quali sono gli altri elementi fondamentali oltre alla tecnolo-
gia che costituiscono il valore del vostro business?
Per la parte italiana il fatto di avere una realtà di oltre 110.000
punti vendita gestiti da imprenditori autonomi che con le nostre
risorse e le nostre tecnologie sviluppano business per se stessi.
Questo impone una capacità di implementazione, di logistica, di
produzione, di qualità della nostra Rete Vendita, del customer
care e di assistenza in field, che ritengo sia unica per l’Italia.
Governare un sistema così complesso che coinvolge oltre
110.000 imprese che si aspettano puntualità e consistenza dai
nostri processi significa instaurare un rapporto cliente/fornitore
di qualità. Questo a mio parere è uno degli asset più importanti
dell’azienda che è riuscita anche a sviluppare nel tempo.
Per quanto riguarda GTECH, che capacità mette in campo
oltre alla tecnologia?
GTECH è stata fino adesso una fornitrice di tecnologia ad ope-
ratori di Lotterie e di Gambling, cioè ha indirizzato un mercato
B2B. L’azienda ha la grande capacità di essere presente in tutte
le parti del mondo con un’organizzazione e un processo di qua-
lità che sono unici ed un elevato livello di interlocuzione con gli
Stati coinvolti.
Per esempio, l’Illinois è stato il primo Stato USA che ha deciso
di cambiare il modello di gestione delle sue lotterie e di realiz-
zare un bando gara che coinvolgesse il concessionario più nella
logica della creazione di valore e non solo nella proposizione
della tecnologia.
In questo caso la grande capacità relazionale dei colleghi ameri-
cani si è unita alla migliore esperienza maturata in Italia.
Questo è diventato un progetto di grande successo e oggi lo
stiamo emulando in Indiana ed in New Jersey.
Grazie al forte radicamento di GTECH nel mercato nord ameri-
cano è nostra intenzione replicare questa esperienza in altri Stati
dell’Unione.
Lottomatica nasce dalla felice intuizione che qualcuno
all’interno dell’organizzazione statale italiana ha avuto di
informatizzare il gioco del Lotto, lo ha ricordato all’inizio
della sua intervista. Possiamo quindi dire che Lottomatica
ha ricevuto molto dall’Italia nel suo complesso, non solo per
la vicenda che ha portato alla sua nascita. Cosa Lottoma-
tica si sente di aver ‘ridato’, non solo in termini economici/
fiscali, al Sistema Paese nella sua vita?
Intanto il segmento del gioco in Italia è una realtà che insieme ad
altri concessionari crea lavoro con numeri ormai piuttosto signi-
ficativi. In tutta Italia il comparto impiega oltre 200.000 addetti,
con più di 6.000 imprese, creando competenze ed opportunità
in vari segmenti.
Ricordo, anche se può sembrare una cosa al di fuori del peri-
metro di nostra competenza, che oltre ai Giochi, in Italia offriamo
un’ampia gamma di servizi che consentono a molte pubbliche
amministrazioni di raggiungere i singoli cittadini. Ricariche tele-
foniche, pagamenti (Utenze, Multe, Canoni), emissione di valori
bollati e quant’altro presso i punti vendita nostri affiliati su tutto
il territorio nazionale, rappresentano un grande facilitatore nella
vita quotidiana dei cittadini.
Stiamo andando oltre. Quest’anno abbiamo lanciato il progetto
di sostituzione di 85.000 terminali POS con la nuova tecnologia
per i pagamenti elettronici NFC e PCI compliance. Entro il 2013
tutti questi punti vendita, che sono anche ad alta pedonabilità,
saranno in grado di intercettare i micro pagamenti che oggi pos-
sono essere effettuati solo in modalità cash.
Partiremo inoltre con l’installazione di hot spot Wi-Fi nei punti
vendita che ne faranno richiesta per facilitare l’accesso ad in-
ternet e ridurre in qualche maniera il digital divide sul territorio
nazionale.
A tutto questo va aggiunto il vero tema di fondo: GTECH è ora-
mai una società che opera a livello mondiale e che sta valoriz-
zando le capacità e le competenze espresse nel nostro Paese.
maggio-giugno 2013
21