nitori di servizi saranno in qualche modo rimpiazzati da fornitori
alternativi o emergenti. E tra il 2011 e il 2016 il mercato dei pro-
cess services operativi all’interno della cloud raddoppierà il suo
valore fino al traguardo dei 145 miliardi di dollari. I Cio non stan-
no però alla finestra e iniziano a intervenire. Le previsioni basa-
te su un’indagine condotta da Gartner a livello mondiale sono in-
fatti che entro il 2020 il 55% delle organizzazioni porteranno sulla
cloud anche le applicazioni più critiche, per cui l’argomento già
oggi riguarda quali funzionalità di business si useranno su di es-
sa e chi (e se) effettivamente le supporterà.
Il mobile decisivo
Passando alla seconda forza, quella della mobility, Monica Bas-
so, Research Vice President di Gartner, ha spiegato che il busi-
ness va ripensato attorno a essa e su questo punto non ci sono
alternative che reggono. Lo scenario vede, in breve, una diffu-
sione sempre maggiore di tale tipologia di dispositivi, che siano
smartphone e tablet, che progressivamente vanno a rimpiazza-
re le soluzioni desktop come strumento di lavoro principale. In tal
senso, per il 2017 le stime parlano di tre miliardi di dispositivi ven-
duti nel mondo, dei quali 1,6 miliardi di smartphone e 470 milioni
di tablet. Questo scenario apre di fatto nuovi canali per entrare in
contatto con utenti e clienti dove il tema centrale riguarda lo svin-
colo del computing dall’ambiente tradizionale per essere portato
in ogni istante e luogo, nel momento prescelto da ciascun indi-
viduo, fornendo un punto di ingresso contestualizzato alle appli-
cazioni. Mobilità però significa anche più produttività per i dipen-
denti, processi più efficienti, nonché la creazione di una relazione
con il cliente finale prima impossibile da raggiungere. Secondo
Gartner, nel giro di due anni i principali fornitori di servizi cloud
permetteranno di stabilire nuove relazioni, passando dal modello
web centrico a uno app centrico. Le stime parlano per il 2016 di
trecento miliardi di download di app il che comporta per i sistemi
la necessità di arrivare a una maggiore semplicità nonché la pos-
sibilità di creare applicazioni mobili che siano usabili, convenienti
e sicure. Nel frattempo si assisterà a una sempre maggiore diffu-
sione dei tablet con già oggi parecchi Cio che hanno pianificato
e approvato l’acquisto di questa tipologie di dispositivo in decine
di migliaia di unità. Il tutto mettendo al centro, come driver, quel-
lo della produttività.
Nel dettaglio Gartner stima che in soli due anni il 20% delle orga-
nizzazioni utilizzerà il tablet come dispositivo unico per la propria
forza vendita mentre nel 2018 il 70% dei dipendenti mobili ne im-
piegherà uno puro o ibrido come strumento di lavoro principa-
le. Nel 2016, invece, la metà dei dispositivi mobili nel mondo del
lavoro saranno personali e nel 2020 questo riguarderà tutti i di-
spositivi compresi i pc, con il 45% delle aziende che userà esclu-
sivamente il modello Byod (Bring-you-own-device). In pratica la
regola vedrà i dipendenti arrivare in azienda già dotati di un pro-
prio device che si tramuterà in quello standard per l’accesso alle
applicazioni aziendali. Uno scenario che richiede però alle impre-
se di imparare già da subito a trovare il modo per fornire informa-
zioni e applicazioni in modo sicuro su dispositivi non di loro pro-
prietà. Andando sempre più verso l’apertura dei propri sistemi.
La mobilità nel contempo riguarda però secondo Gartner il mon-
do fisico che si sta gradualmente facendosi digitale. L’idea è che
sia diminuito il costo dei sensori con l’internet delle cose diven-
tato già una realtà e che in futuro cambierà nome in internet di
ogni cosa, per cui tutto sarà connesso. Le previsioni fornite in
occasione del convegno dicono che entro il 2020 ci saranno ol-
tre 30 miliardi di dispositivi collegati in modo permanente mentre
150 miliardi saranno quelli in modo occasionale. E in tutto que-
sto il già citato cloud computing giocherà un ruolo fondamentale.
Nel 2016 infatti le applicazioni mobile consumer ne sfrutteranno i
servizi per sostenere fino a oltre 50 milioni di accessi concorren-
ti in un’unica regione. Nel contempo un uso sempre più perva-
sivo dei dispositivi mobili e dell’internet delle cose porterà a una
esplosione dei dati, richiedendo quindi piattaforme destinate ad
analizzarli. Infine per Gartner la mobilità è anche il motore della
trasformazione sociale, culturale e tecnologica che sta alla ba-
se del social, per cui questa graduale trasformazione vedrà una
maggiore autonomia e responsabilizzazione degli individui rispet-
to alla propria azienda.
maggio-giugno 2013
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Regina Casonato, Managing Vice President di Gartner