Executive maggio-giugno 2013 - page 8

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maggio-giugno 2013 
DATWYLER
connette il data center di oggi e di domani
Il nuovo sistema di cablaggio ha superato alcuni test per supportare velocità trasmissive elevate
Con l’aumento della velocità raggiungibile per la trasmissione su reti dati crescono anche le esigenze in termini di sistemi di cablaggio,
che devono garantire la massima affidabilità. DATWYLER Cabling Solutions ha lanciato in tal senso sul mercato una nuova offerta
indirizzata al mondo dei data centre che è stato testata con successo per supportare anche applicazioni future, in grado quindi di
viaggiare a 40/100G Ethernet e 120 G InfiniBand. Il test è stato effettuato presso i laboratori di ricerca di Corning, società
con la quale DATWYLER Cabling Solutions ha stretto nel 2011 una collaborazione che prevede l’utilizzo esclusivo
delle sue fibre G50/125μm con raggio di curvatura ottimizzato per tutti i cavi multimodali in fibra ottica di categoria
OM2, OM3 e OM4, inclusi quelli della nuova soluzione per data centre. Obiettivo dell’iniziativa era appunto quella
di verificare l’affidabilità delle versioni OM3/OM4 del sistema di cablaggio DATWYLER Cabling Solutions su tra-
smissioni 100G Ethernet e 120G InfiniBand.
Nel dettaglio è stato realizzato un testbed conforme agli standard IEEE 802.3ba 100GBASE-SR10, che in termini
tecnici consisteva in un sistema di trasmissione a 100Gbit/s che utilizzava ottiche parallele. I segnali erano indotti da un
transceiver VCSEL 850-nanometer (12x 10Gbit/s). “Tutti i cavi, componenti, transceiver e connettori usati nel testbed erano prodotti
rispondenti agli standard, selezionati casualmente. In altre parole, non sono stati scelti e installati prodotti ‘di qualità speciale’ che
potessero alterare la lettura delle performance rispetto ad una reale installazione in campo”, spiega Luca Brunco (
nella foto
) Country
Manager di DATWYLER Cabling Solutions. “Al fine di porre una sfida realistica al sistema di cablaggio, cavi trunk singoli sono stati
inoltre uniti insieme utilizzando patch cords per creare un loop totale di 200 metri, ossia due volte la lunghezza definita negli standard”.
La soluzione per il data centre di Datwyler Cabling Solutions ha passato il test a 100G con grande successo, nonostante il doppio
della lunghezza del link. Si tratta di una opzione che permette di utilizzare fino a dieci connettori per link, grazie all’utilizzo di cavi e
componenti di elevata qualità e alla configurazione di connettori di elevata precisione. Nel corso del test è stata rilevata una conformità
al 100% con il valore massimo di BER pari a 10-12 e la perdita d’inserzione è stata significativamente sotto il massimo di 1,9 dB in
tutte le fibre. I limiti di propagazione per i 100GbE e 120GIB sono stati soddisfatti agevolmente, anche al doppio della lunghezza del
link. “Anche sui 100G la soluzione per il data centre di DATWYLER Cabling Solutions stabilisce dunque degli standard per i sistemi
di cablaggio in fibra ottica nei data centre e fornisce margini per applicazioni emergenti e una massima protezione dell’investimento”,
conclude Luca Brunco.
Con
Sage
e
Formula
per riorganizzare l’impresa
Il progetto di Boero Bartolomeo che ha portato all’adozione di un nuovo gestionale
Appena dieci mesi per cambiare il sistema gestionale. E’ questo l’obiettivo, raggiunto, che si è posta circa due anni e mezzo fa Boero
Bartolomeo, specialista del settore prodotti vernicianti, nell’ambito della sua strategia di change management aziendale. “All’epoca,
quando si notavano i primi segni di crisi economica nel settore edilizia, ci siamo trovati di fronte all’esigenza di una riorganizzazione
che era effettivamente possibile solo attraverso un aggiornamento dei sistemi informativi”, spiega Giampaolo Iacone, Cfo di Boero. La
società si è quindi impegnata in una software selection per rispettare tre punti principali: semplicità di implementazione, elasticità nel
riuscire ad adeguarsi alle esigenze aziendali e costi sostenibili legati al cambiamento. La scelta è quindi caduta sull’implementazione di
un nuovo sistema basato sulla piattaforma Sage ERP X3. “Il progetto lo abbiamo battezzato Change, prevedendo varie fasi a partire
dalla mappatura dei processi e dell’impegno delle singole persone su di essi, con eliminazione delle attività a basso valore aggiunto.
Punto focale di tutto questo riguardava la parte di informatizzazione della reportistica e dei workflow approvativi, con una semplifica-
zione delle procedure di controllo e un potenziamento delle attività a valore aggiunto”, sottolinea Alessandro Beneventi, Responsabile
Sistemi Informativi e Organizzazione di Boero. “Si trattava, ad esempio, di riprogettare le attività legate al customer service, arrivando a
una struttura più snella, disegnando una soluzione applicativa che permettesse l’implementazione di un nuovo modello organizzativo”.
Il progetto è stato quindi realizzato in collaborazione con Formula, nel ruolo di system integrator nonché distributore per l’Italia di Sage
ERP X3. “Il ‘patto’ si è basato sì sul prodotto ma anche sulle persone coinvolte per raggiungere il risultato”, commenta Charles Tarbé,
Vice Presidente e Amministratore Delegato di Formula. “Di fatto sul mercato esiste una certa confusione per cui il progetto spesso viene
affidato al semplice fornitore. In realtà è qualcosa di comune che richiede chiarezza, trasparenza e professionalità, nonché un confronto
costante”.
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