Office-Automation-giugno-2014 - page 66

Uno studio dell’Economist promosso da Ricoh indaga in che modo
la dirigenza europea della PA percepisca l’importanza, l’urgenza
e le opportunità introdotte dalle tecnologie digitali.
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giugno 2014
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
L
a modernizzazione delle pubbliche amministra-
zioni è un passaggio obbligato per fare uscire
il Paese dalla situazione attuale, caratterizzata da
stagnazione e sfiducia. Ma come vedono le nuove
tecnologie i diretti interessati, ossia i manager della
PA? A questa domanda ha provato a dare una ri-
sposta uno studio paneuropeo condotto dall’Eco-
nomist Intelligence Unit intitolato ‘The Challenge
of Speed’ (la sfida della velocità) sponsorizzato da
Ricoh che - purtroppo - rileva che i dirigenti del set-
tore pubblico non ritengono i cambiamenti guidati
dalla tecnologia un aspetto prioritario. Questo in
parte si spiega con il fatto che nella PA europea i
sistemi di e-government sono abbastanza di†usi.
Quali sono, allora, le aree in cui i dirigenti di questo
settore ritengono necessario introdurre innovazioni?
Un’evoluzione inevitabile, ma...
Due terzi dei dirigenti è convinto che la propria orga-
nizzazione dovrà evolvere rapidamente nei prossimi
tre anni per tenere il passo con i mutamenti in atto,
ma solo il 27% ritiene che l’adozione di misure per
adattare le proprie organizzazioni a tali cambiamenti
sia un aspetto prioritario o di estrema urgenza. Il
55% ritiene che le nuove tecnologie avranno sul-
le organizzazioni un impatto minimo o addirittura
nullo nei prossimi tre anni (negli altri settori la per-
DIGITALIZZAZIONE
DELLA PA:
A CHE PUNTO
SIAMO
RAFFAELA CITTERIO
centuale dei dirigenti che pensa che l’impatto sarà
minimo scende al 29%). Esistono comunque delle
aree in cui stanno avvenendo cambiamenti e in cui
nei prossimi anni verranno introdotte innovazioni?
Il report mostra come alcuni cambiamenti sono
comunque inevitabili: negli ultimi tre anni la mag-
gioranza dei dirigenti pubblici (71%) ha modifica-
to il proprio lavoro e il proprio modo di operare
come conseguenza dell’innovazione tecnologica.
Inoltre, la maggioranza dei dirigenti pubblici ha in
programma di migliorare ulteriormente l’e’cienza
della propria organizzazione e ritiene che le aree in
cui avverranno importanti cambiamenti nei prossi-
mi anni saranno soprattutto le risorse umane, con
l’assunzione di nuovo personale (45%) e i processi
aziendali ‘core’, con l’obiettivo di migliorarli (44%).
Una PA sempre più digitale
In realtà, gli obiettivi dell’Unione Europea riguardo
alla PA digitale sono chiari: entro il 2015, il 50% dei
cittadini e l’80% delle aziende dovranno essere in
grado di interagire con gli enti statali tramite sistemi
di e-government. Nel 2012 il tasso di adozione di
tali sistemi era del 44%. Il dato è positivo e aiuta a
spiegare perché i dirigenti pubblici non sono pre-
occupati e non si aspettano ulteriori cambiamenti
significativi guidati dalle tecnologie.
© IckeT - fotolia.com
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