Office-Automation-giugno-2014 - page 55

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giugno 2014
costo, in caso di smarrimento o danneggiamento
irrimediabile di un tablet o smartphone consumer,
fatte salvo tutte le procedure studiate a monte per
garantire la protezione delle informazioni aziendali,
il processo di sostituzione, con relativo riacquisto
di un nuovo dispositivo, è un’operazione semplice
e realizzabile in tempi relativamente rapidi. Mante-
nere poi a questo scopo un piccolo magazzino di
device di ricambio ha comunque un costo di capi-
tale immobilizzato comunque inferiore rispetto al
caso dei sistemi rugged.
Detto questo, non solo esiste una florida o erta di
tablet e smartphone rugged, ma anche i vendor di
device mobili consumer si stanno attrezzando con
il rilascio delle prime gamme ‘rinforzate’ dei loro di-
spositivi, e stanno fiorendo da più parti le soluzioni
‘semi-rugged’ che o rono componenti di rinforzo
adattabili ai device standard. Certo è una nicchia
di mercato, presidiata per lo più da operatori stori-
ci, ma l’o erta non manca, e la domanda di device
mobili in genere più ‘robusti’, dicono all’unanimità
gli analisti di mercato, è in crescita.
Un vademecum da tenere
in considerazione
Per chi attualmente si sta ponendo la domanda, o
se la porrà nei prossimi tempi, se sia meglio acqui-
stare device mobili di tipo consumer oppure se vale
la pena investire in tablet e smartphone rugged,
può essere utile scorrere le seguenti indicazioni
da tener presente prima di fare la propria scelta,
da e ettuare sicuramente con libertà, ma anche in
piena consapevolezza. Chi invece questa scelta l’ha
già fatta potrà confrontare i criteri che vengono
illustrati con quelli da lui adottati, e quindi decide-
re se la sua è stata una decisione ben ponderata,
oppure a rettata.
La maggiore disponibilità
dei device mobili rugged
Qual è il fattore principale che può portare un’a-
zienda a premiare nella sua scelta le piattaforme
rugged rispetto a un device mobile? Il vero valore
aggiunto che può indirizzare le preferenze di chi
deve investire è sicuramente la maggiore disponibi-
lità che i sistemi ra orzati possono o rire rispetto
ai device consumer. Insomma non è una questione
solo di maggiore robustezza dei ‘case’ che proteg-
gono l’oggetto.
Chi realizza device rugged gioca la carta della mag-
giore disponibilità su diversi fronti. Il primo è quello
dell’autonomia energetica. Tutti i costruttori di si-
stemi rugged adottano le migliori soluzioni tecno-
logiche – partendo dai processori per finire con le
batterie – per assicurare al lavoratore mobile che
fa un uso sostanziale dello strumento un’autono-
mia minima di almeno 8 ore, ma anche 10. Di soli-
to però questa può essere portata anche a 20 ore
se si sceglie l’opzione di adottare batterie ad alta
capacità. Un livello sicuramente più elevato, quan-
do si fa un uso intensivo del device, rispetto alle
piattaforme consumer la cui autonomia, in questi
casi, mediamente si colloca al di sotto delle 6 ore.
Un secondo elemento importante per determina-
re il fattore ‘maggiore disponibilità’ su cui punta-
no i costruttori di piattaforme mobili rugged è la
maggiore qualità dello schermo integrato in que-
sti device. Rispetto ai dispositivi consumer, questi
hanno due plus in più. Per prima cosa l’interazione
tra l’utente e le app del device mobile è resa pos-
sibile anche quando la persona indossa dei guanti,
a protezione dal freddo oppure perché è in visita
presso un impianto industriale o a una macchina
di produzione che prevedono determinate regole
di comportamento.
Il secondo plus è invece la qualità del fattore lu-
minosità. Molti di noi hanno prima o poi provato a
utilizzare un tablet o uno smartphone ‘consumer’
in uno spazio aperto in una bellissima giornata di
pieno sole… Ebbene ogni tentativo è stato subito
frustrato: la visibilità dello schermo è totalmente
annullata. I sistemi rugged sono invece dotati di
schermi che assicurano una buona visibilità del loro
contenuto anche in queste condizioni. Tale accor-
tezza, generalmente si riflette poi anche nel siste-
ma integrato per fotografare e realizzare video. La
maggiore disponibilità si traduce certo in filtri che
consentono di fare foto e video anche in pieno sole
ma sul fronte opposto, ovvero quello del ‘buio’, an-
che in flash molto più potenti che consentono di
illuminare bene l’oggetto da riprendere anche in
condizioni di scarsissima visibilità.
La prima domanda fondamentale
Dietro la maggiore disponibilità dei device mobili
rugged ci sono quindi scelte tecnologiche d’avan-
guardia e di qualità che naturalmente si riflettono
sul prezzo di tali dispositivi, che risulta molto più
elevato di quello dei dispositivi consumer. In fase
di scelta, ogni azienda deve quindi sostanzialmente
porsi questa prima domanda fondamentale: “Per le
esigenze di ecienza e di ecacia del nostro busi-
ness legato ai processi che coinvolgono i lavoratori
mobili della mia organizzazione, siamo disposti a
riconoscere un maggiore impegno di risorse per
beneficiare del valore aggiunto assicurato dalle tec-
nologie che consentono la piena disponibilità del
device che andremo a utilizzare?”
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