Office-Automation-giugno-2014 - page 52

50
giugno 2014
e private, e dei rispettivi sistemi di accesso e di
come verranno gestite, integrate e analizzate le
relative informazioni?
Il sistema fornito farà entrare le persone dai cancelli
principali, così organizzati. Il gate pedonale Est sarà
dedicato a chi arriva tramite navette, taxi, bus, ecc.
Dal gate Sud entreranno direttamente bus e poche
macchine, nonché il personale Expo. I gate Ovest,
Nord e Sud saranno riservati a treno e metropoli-
tana e da lì entreranno, oltre che i visitatori, anche
lo sta¡ e i manutentori. Dopodiché durante l’orario
di chiusura - da mezzanotte alle 7.30 – si entrerà
dai gate veicolari disposti intorno al perimetro del
sito. Superati i varchi di ingresso, per l’accesso ai
singoli padiglioni si potranno usare sempre i nostri
sistemi e quelli di Selex, che fornisce anche la parte
di sorveglianza per garantire l’accesso riservato in
aree sensibili come centrali elettriche, telefoniche e
rete dati. In totale i livelli di accesso saranno quattro:
visitatori, utenti professionali (sta¡), aree riservate
e poi uno di¡erenziato padiglione per padiglione,
considerato che ciascun Paese potrà regolarsi come
preferisce, essendoci un’autonomia garantita dal
fatto di essere zona extraterritoriale.
Ogni padiglione avrà quindi a disposizione solu-
zioni specifiche. In che senso e come lavorerete
per garantire che ogni esigenza possa essere ef-
fettivamente soddisfatta?
Già nella prima fase del progetto stiamo a‹ancan-
do ciascun Paese per capire come vuole gestire gli
accessi al proprio padiglione che nel suo insieme si
configura come qualcosa in mano a persone abitua-
te a fare hospitality ed eventi e non a occuparsi di
tecnologia. La decisione deve tenere conto dei vari
scenari di configurazione possibili fronte accessi e
automazione, considerando situazione atmosferica,
festività e altre variabili. Il tutto sarà in mano alla
nostra domotica per comandare porte, schermi so-
lari, tornelli. Una volta tracciati gli scenari si andrà
nel dettaglio della soluzione da implementare. Per
esempio, ogni padiglione dovrà rispettare quan-
to previsto dalle normative sul numero di persone
massimo che potrà contenere. Noi siamo in grado
di fornire una soluzione standardizzata sulla quale
lavora un team tecnico composto da venticinque
persone.
Può descrivere nel dettaglio l’approccio fron-
te mobile che state adottando e qual è lo stato
dell’arte odierno di questo tipo di soluzioni in am-
bito autenticazione?
La soluzione è di grande sicurezza: per consegna-
re il biglietto vengono scambiate chiavi private e
pubbliche, evitando che venga trasmesso al sistema
anche il numero identificativo della SIM sulla quale
è stato caricato.
Fronte gestione e monitoring dell’infrastruttura di
accesso nel suo complesso quali sono le soluzio-
ni applicative che verranno adottate e i dispositi-
vi che verranno utilizzati dagli addetti dedicati e
come questi opereranno?
Sostanzialmente si tratta della nostra piattaforma
domotica con l’aggiunta di ulteriori strati di sicu-
rezza. Dal punto di vista del sistema di monitorag-
gio, tutto potrà essere controllato attraverso uno
schermo sinottico presente in sala di comando e
controllo. Attraverso dispositivi quali smartphone e
tablet si potrà interrogare in tempo reale il sistema.
A livello di integrazione con gli altri sistemi di si-
curezza (videosorveglianza, difesa perimetrale,
sistemi di allarme…) cosa è stato infine previsto e,
in generale, quanto la di usione delle tecnologie
IP ha cambiato il vostro settore e fatto evolvere le
tecnologie?
Esistono sistemi diversi che colloquiano tra loro
in centrale di comando e controllo, dove verranno
convogliati tutti i vari segnali generati. Per esem-
pio, il fermo di un tornello in un determinato gate
di accesso verrà visto dalla nostra soluzione e dal
sistema di monitoraggio delle prestazioni e risolu-
zione dei problemi, oltre che di ticketing centra-
lizzato. Le prestazioni saranno garantite anche in
momenti critici grazie a una scelta cooperativa che
permette di far lavorare insieme solo ‘quanto serve’.
La tecnologia IP ha reso più strutturati alcuni aspetti,
per esempio la parte infrastrutturale, però ha por-
tato flessibilità in termini di configurazione fisica e
aumentato la scalabilità delle soluzioni. Per esem-
pio: se non ci fosse l’IP, aggiungere una decina di
tornelli a un gate sarebbe più di‹cile, quando ora
basta inserire qualche cavo e tutto funziona. Inol-
tre, aumentano anche stabilità e resilienza in caso
di blackout, rotture di fibra ottica – si tenga conto
che sono sei i chilometri dell’anello nel suo com-
plesso - e quant’altro.
Next Step – IP Building Security
1...,42,43,44,45,46,47,48,49,50,51 53,54,55,56,57,58,59,60,61,62,...100
Powered by FlippingBook