Un esempio di una recente innovazione strategica per il vo-
stro business?
Coduri.
Il modo di lavorare delle banche svizzere è destinato a
cambiare con una certa rapidità. I nuovi accor di fiscali raggiunti
con Germania, Regno Unito e Austria, e che la UE ha ritenuto
compatibili con la normativa comunitaria, apriranno la via per con-
cludere accordi simili con altri Paesi europei. Con l’Italia, ad esem-
pio, sono appena state av viate le trattative e altri Paesi hanno
dichiarato il loro interesse ad avviare i negoziati con la Svizzera.
Grazie a questi nuovi accordi fiscali, viene introdotta un’imposta
liberatoria alla fonte sui patrimoni stranieri depositati in Svizzera.
Questa soluzione mira a garantir e la protezione della sfera pri-
vata dei clienti, soddisfacendo allo stesso tempo le necessità fi-
scali dei Paesi europei. A grandi linee, il meccanismo prevede
che le banche svizzere prelevino e versino agli Stati europei che
hanno siglato l’accordo di doppia imposizione con la Svizzera
un’imposta, senza divulgare il nome del titolare del conto che, in
questo modo, è in regola dal punto di vista fiscale con l’ammini-
strazione del proprio Paese. In cambio, le banche svizzer e po-
tranno avere accesso ai mercati europei. Si tratta di una
soluzione pragmatica e semplice che soddisfa le esigenze di tutte
le parti coinvolte: i clienti, che possono mantener e in Svizzera i
propri patrimoni salvaguardando la loro privacy, i governi europei,
che ricevono le entrate fiscali, e le banche svizzer e, che otten-
gono l’accesso ai mercati europei. Anche se in un primo tempo
potremo assistere a una diminuzione dei patrimoni esteri gestiti
in Svizzera, questa soluzione apr e nuove interessanti opportu-
nità di crescita.
Per prepararci ad affrontare questi nuovi mercati, in BSI abbiamo
deciso di allineare la banca alla normativa MiFID a ulterior e ga-
ranzia della clientela in un’ottica di trasparenza. Ma siamo andati
ben oltre: la ‘profilazione’ MiFID è oggi per noi una best practice
che adottiamo come standard per tutta la clientela e non solo per
quella che viene dai Paesi che aderiscono all’Unione Europea.
Innovazione e tradizione. Due direzioni che è difficile far con-
vivere insieme soprattutto in tempi, come l’attuale, molto
critici per le principali economie mondiali. Come si riesce ad
agire in modo che le due forze vadano nella stessa direzione
e non si blocchino invece a vicenda?
Coduri.
Non necessariamente queste due forze si contrappon-
gono. È possibile fare innovazione sotto la guida di valori che af-
fondano le radici nella storia e nella tradizione. Ed è proprio quello
che facciamo in BSI. In relazione alla crisi economica degli ultimi
anni, da più parti, si è parlato di un ritorno alla tradizione da parte
del mondo bancario: il cosiddetto ‘back to basics’. Questa tut-
tavia non è una nostra necessità perché abbiamo sempre fatto
riferimento alla nostra tradizione e ai nostri valori.
Non c’è dubbio che dobbiamo comunque rinnovarci per essere
pronti ad affrontare i cambiamenti a livello regolamentare e tec-
nologico che si prospettano. Ma soprattutto dobbiamo essere
in grado di andar e incontro alle aspettative e alle esigenze dei
clienti sempre più diverse e complesse.
Sul fronte tecnologico nel 2011 avete dato corso a un cam-
biamento di piattaforma molto importante, ce lo potete rac-
contare?
Coduri.
Molto volentieri. Dopo 25 anni di utilizzo di una piatta-
forma IT sviluppata in casa e che abbiamo migliorato nel tempo
per supportare le nuove esigenze della clientela e del business,
siamo passati a un software standard di mercato, che permette
alla banca di gestire con maggiore flessibilità i nuovi cambiamenti
e che ci darà la possibilità di implementar e funzionalità sempre
più evolute in modo efficace e in tempi ridotti.
Anche a seguito della crisi, l’attività r egolatoria sta diventando
sempre più significativa. Per questo motivo dobbiamo esser e
molto veloci a recepire i cambiamenti e le novità che arrivano sia
a livello nazionale che internazionale. Anche dal punto di vista in-
formatico la banca deve potersi adeguar e per tempo in modo
da poter operare fin da subito secondo i nuovi standard in base
ad una tempistica indipendente dalla nostra volontà. In que-
st’ottica, il primo gennaio 2013, rappresenta per le banche sviz-
zere una scadenza importante. In quella data, infatti, dovrebbero
entrare in vigore gli accordi in materia fiscale con Germania,
Regno Unito e Austria. Sebbene non si sia ancora concluso il
loro processo di ratifica, la nostra banca sta già lavorando a so-
luzioni informatiche che ci permetteranno di esser e pronti per
quella data.
Qual è la mission che BSI chiede al suo dipartimento IT?
Coduri.
Innanzitutto di supportare al meglio la parte commerciale
e la governance della banca nell’affrontare queste sfide ed even-
tualmente di essere in grado di anticiparle. Come avviene in tutte
le fasi di grande cambiamento, un atteggiamento pr oattivo ri-
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maggio-giugno 2012
L’INNOVAZIONE E LA CURA DELLE BUONE TRADIZIONI