spetto alle dinamiche r egolatorie e di business può esser e un
fattore determinante nel conseguimento del successo.
Mandelli
. Per BSI, l’IT è sempre stato un importante elemento
strategico. Basti pensare che fino al 2011 BSI controllava in-
teramente B-Source, società attiva nei servizi di back-ofice e
IT bancario, di cui oggi continuiamo a detenere un importante
49%. Oltre a supportare l’attività della banca, B-Sour ce ge-
stisce anche numerose altre realtà finanziarie, sia in Svizzera
che all’estero. Come r esponsabile del dipartimento IT ho
quindi la fortuna di essere molto vicino ai vertici dell’azienda.
Dal punto di vista pratico, il dipartimento riceve le priorità stra-
tegiche dalla direzione generale e seleziona i progetti che più
rispondono a queste esigenze. I pr ogetti sono poi appr ovati
dal management e sviluppati. Periodicamente, in genere ogni
tre mesi, ci incontriamo con la dir ezione generale per verifi-
care l’avanzamento e l’allineamento tra la componente IT e
quella di business.
In questi ultimi anni siamo stati impegnati in un processo di rin-
novamento della piattaforma applicativa della banca, focalizzan-
doci sulla sostituzione del cor e system aziendale. Negli ultimi
mesi, finito il post delivery del grande progetto di migrazione alla
nuova piattaforma applicativa, ci stiamo concentrando su una
serie di altri strumenti che favoriscono la mobilità e facilitano l’in-
terazione con la clientela, consentendo anche di intrattenere una
relazione a distanza con essi. Un gr osso progetto, quindi, fun-
zionale allo scenario tracciato da Stefano Coduri e che permet-
terà alla banca di interagire ancora di più con i propri clienti
rispetto a oggi.
Da un lato quindi mobility per le nostre persone, dall’altro la pos-
sibilità per il cliente di connettersi in modalità remota.
Fatto 100 il vostro budget IT quanto di questo è dedicato al-
l’innovazione?
Mandelli.
Conclusi i progetti, per così dir e straordinari, legati
dapprima all’integrazione di Banca del Gottardo, acquisita nel
2008, e poi alla migrazione informatica sulla piattaforma Ava-
loq, oggi ci stiamo muovendo velocemente verso l’innovazione
sia funzionale sia tecnologica. Direi che l’investimento in pro-
getti di change the bank è oggi pari cir ca al 15% del nostr o
budget IT.
Come mai il processo di integrazione dei sistemi IT di BSI e
della Banca del Gottardo si è concluso adottando una piat-
taforma di mercato, quella di Avaloq?
Coduri.
Già prima dell’acquisizione di Banca del Gottar do sta-
vamo conducendo uno studio per sceglier e sul mercato un si-
stema informatico che ci consentisse di avere l’agilità necessaria
ad adeguarci quanto più rapidamente possibile ai nuovi scenari
sia regolamentari sia di business. Con l’acquisizione abbiamo
preferito concentrarci sull’integrazione delle due piattaforme IT ,
quella di BSI e quella di Banca del Gottardo, poiché questa era
la soluzione migliore. A questo fatto si è aggiunta poi la neces-
sità di disporre di un sistema in grado di supportare agilmente
l’espansione internazionale della banca, in particolar e sui mer-
cati asiatici. Proprio questi mercati ci hanno messo a confronto
con tipologie di pr odotti diverse, da gestir e in modo nuovo ri-
spetto a quelli trattati nel Vecchio Continente.
Mandelli.
Strategicamente per la banca era necessario pr oce-
dere prioritariamente nell’integrazione dei due sistemi per con-
sentire al più presto un’unica operatività. Un processo che ci ha
tenuti impegnati per tutto il 2008 e nei primi mesi del 2009. Una
volta conclusa l’integrazione abbiamo iniziato a pianificare la mi-
grazione verso la nuov a piattaforma che avevamo identificato.
Rimane un’altra curiosità che vale la pena mettere in luce. Se
non ci fosse stata la fusione con Banca del Gottardo probabil-
mente non saremmo andati sulla piattaforma di Avaloq, poiché
nel business case che stavamo valutando prima della fusione, i
costi di running della nuova piattaforma risultavano tr oppo alti
per la nostra realtà dell’epoca. Grazie invece alla fusione con
Banca del Gottardo siamo riusciti a raggiunger e quella massa
critica necessaria che ci ha consentito di mettere in campo un in-
vestimento sostenibile per la realtà post fusione.
1873. Viene fondata Banca della Svizzera Italiana
1881. Unico Istituto di Credito in Ticino autorizzato a emet-
tere biglietti di banca fino al 1907
1935. BSI apre una succursale a Zurigo e dispone di un seg-
gio alla Borsa Svizzera
1969. Inizia l’espansione internazionale
1975. BSI allarga il suo raggio d’azione alla Svizzera Romanda
1976. BSI apre la sua prima rappresentanza in Sudamerica,
a Caracas, Venezuela
1981. Apertura della rappresentanza di Hong Kong
1988. BSI estende la sua attività al Principato di Monaco
1998. Assicurazioni Generali di Trieste diventa azionista
unico
2000. Dal 1° gennaio Banca della Svizzera Italiana si chiama
BSI SA.
2005. Apre BSI Bank Ltd a Singapore
2006. BSI acquisisce Banca Unione di Credito
2008. BSI acquisisce Banca del Gottardo e apre un ufficio
di rappresentanza nel Bahrain
2011. BSI ottiene la licenza operativa a Hong Kong
Le tappe di una storia iniziata oltre 130 anni fa
maggio-giugno 2012
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