Office-Automation-giugno-2014 - page 82

In Italia molti data center sono sempre più sotto pres-
sione davanti all’obiettivo di aggiungere, senza pro-
blemi significativi, una più elevata potenza di calcolo
e una maggiore affidabilità all’interno dello spazio
fisico esistente.
Se da una parte i server blade hanno affrontato alcune
delle sfide poste al personale IT, come quella di avere
più potenza di calcolo in una quantità limitata di spazio,
questa tecnologia ha anche creato una propria serie
di problemi. Di conseguenza oggi gli IT manager e i
facility manager si pongono domande come: Ottengo
potenza sufficiente dai blade? Ci sono rack con capa-
cità in eccesso? I rack sono raffreddati a sufficienza?
Il punto è che i sistemi Hvac (heating, ventilation and
air conditioning) sono spinti ai loro limiti operativi.
Nel contempo la quantità di energia necessaria al
rack è in forte aumento, in alcuni casi in crescita di
un ordine di grandezza da 2kW a 20kW per rack.
Inoltre, il gran numero di server nei data center rende
più difficile per un personale IT sempre più ridotto la
gestione dell’uptime.
La collocazione dei rack e la ventilazione in un data
center ad alta densità sono molto importanti per man-
tenere l’uptime. Se lasciati incontrollati, gli hot spot
potrebbero portare, e hanno portato, ad arresti improv-
visi e nel tempo al deterioramento dei server. Questo
si traduce in inaccetabili fermi macchina, necessità di
interventi e ulteriori costi.
Migliorare uptime
e planning della data
center capacity
PDU ‘intelligenti’ possono aiutare lo staff IT
a ottimizzare la gestione del data center
A cura di Raritan
Come possono l’IT e il facility affrontare il cambiamento?
La realizzazione di un data center efficiente con una
potenza di elaborazione è una questione di approccio.
C’è bisogno infatti di un impegno costante e di un co-
ordinamento a lungo termine che intervenga sul piano
dell’efficienza a livello sia tecnologico che strategico.
Una parte dell’efficienza può essere recuperata a li-
vello di apparecchiatura. In questo contesto possiamo
includere chip più potenti e CPU più efficienti, così
come alimentatori, server, dispositivi di storage e ap-
parecchiature di rete. Inoltre, strategie software, come
per esempio la virtualizzazione dei server, possono
giocare un ruolo significativo nella riduzione del con-
sumo energetico complessivo.
Però, anche quando tutto procede bene, c’è bisogno
di fare di più. Per i seguenti motivi:
• per essere in grado di prevede e gestire gli effetti di
una futura crescita ed espansione, in particolare dal
punto di vista della pianificazione della capacità;
• per essere in grado di misurare e monitorare accu-
ratamente la situazione a livello di server di preve-
dere, prevenendo surriscaldamento e shut-down;
• per assicurarsi che i server funzionino e rimangano
così a livelli ottimali.
Poche soluzioni offrono una migliore capacità di mo-
nitoraggio e controllo sia a livello di server sia a li-
vello di rack delle recenti PDU ‘intelligenti’ (power
distribution unit). Questi dispositivi sono dotati di sen-
sori che misurano la
potenza a livello di
uscita, ma anche
le condizioni am-
bientali come
temperatura e
umidità a livello di
rack. Esse forniscono inoltre
ai professionisti IT dati accurati in
tempo reale per poter prendere decisioni.
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