Office-Automation-giugno-2014 - page 86

• liberare risorse finanziarie dalla vendita di pro-
dotti non più utilizzati;
• risparmiare sull’acquisto di licenze usate;
• ottimizzare i flussi di cassa, consentendo, almeno
teoricamente, il meccanismo della permuta per
regolare parte dell’acquisto delle licenze con la
cessione di prodotti non più utilizzati;
• accedere a prodotti software di gamma più alta
rispetto a quelli a portata della capacità di spesa
del cliente.
La sentenza della Corte di Giustizia segna un vero
e proprio punto di svolta nel mondo del software,
ponendo le basi giuridiche per la nascita e l’aer-
mazione del mercato dei prodotti usati (pre-owned
licences).
Gli aspetti normativi arontati dai giudicanti europei
sono molteplici, tra cui la qualificazione del dirit-
to di distribuzione per il titolare di un programma
e le attività ad esso riservate, secondo la direttiva
2009/24, più volte ripresa e citata nel corpo della
sentenza.
L’analisi della tematica verte anche su ulteriori aspet-
ti legali quali: individuazione dell’oggetto del con-
tratto di licenza: modalità, limiti e natura del diritto
di utilizzo della copia del programma; individua-
zione della capacità di distribuzione delle licenze
(segregazione delle licenze): la rivendita di licenze
supera le esigenze dell’acquirente il quale pertanto
non è autorizzato a scindere le licenze e a riven-
dere parzialmente; individuazione dei requisiti per
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Il tema della rivendita di licenze usate della copia
di un programma è stato arontato dai giudicanti
europei con un’importante sentenza della Corte di
Giustizia dell’Unione Europea nella causa C-128/11
(UsedSoft GmbH / Oracle International Corp).
Gli aspetti legali emergenti dal testo della senten-
za saranno, in questa sede, oggetto di trattazione
e di interpretazione.
La Corte aerma il principio secondo cui, quando
il titolare del diritto d’autore mette a disposizione
del proprio cliente una copia del programma – tan-
gibile (CD ROM) o intangibile (Internet) – e conclu-
de al tempo stesso, a fronte del corrispettivo, un
contratto di licenza che riconosce il diritto di utiliz-
zare tale copia per una durata illimitata, il titolare
medesimo vende la copia al cliente ed esaurisce
in tal modo il suo diritto esclusivo di distribuzione.
Tale operazione implica la cessione del diritto di
proprietà della copia.
Conseguentemente, l’autore del software non può
opporsi alla rivendita di proprie licenze ‘usate’ che
consentono di utilizzare i suoi programmi scaricati
via internet.
Una pronuncia innovativa
L’innovazione di tale pronuncia giurisprudenziale
si ravvisa nel vantaggio economico che le azien-
de potranno vantare dall’apertura dei mercati del
software usato. Infatti, si badi bene, che le azien-
de potranno:
SOFTWARE
‘USATO’
COSA DICE LA CORTE DI GIUSTIZIA UE
E COSA SUCCEDE REALMENTE.
Gabriele Faggioli, Maria Cristina Daga
IL PARERE
DEL LEGALE
giugno 2014
1...,76,77,78,79,80,81,82,83,84,85 87,88,89,90,91,92,93,94,95,96,...100
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