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RIFORMA E DINTORNI
tadini in generale su dati digita-
li georeferenziati e sul tema de-
gli open data pubblici;
- sviluppo del Piano per la Banda
Larga;
- azioni volte al superamento de-
gli ostacoli normativi alla diffu-
sione dei comportamenti digita-
li e dell’e-commerce, favorendo
prioritariamente norme e scelte
che facilitino una integrazione
tra commercio elettronico e tra-
dizionale.
L’appuntamento per la formaliz-
zazione di una tale
“Grande Coa-
lizione”
è prevista per il Digital
Venice 2014 di luglio.
Lucia Pasetti
, Vice Presidente CI-
SIS - Centro Interregionale sistemi
informatici, geografici e statistici,
illustrando le azioni svolte da Re-
gioni e Province autonome per l'at-
tuazione dell'Agenda digitale nel-
la programmazione 2014 - 2020, ha
affermato che, per migliorare l’ac-
cesso alle tecnologie dell’infor-
mazione e della comunicazione,
nonché l’impiego e la qualità del-
le medesime, occorre il rispetto di
condizionalità ‘ex ante’ in materia
di crescita digitale e di infrastrut-
turazione, ovvero di condizioni di
conformità delle strategie.
Per prima cosa occorre avere una
visione condivisa dell’Agenda, in-
tesa “non come un documento
programmatico di settore né solo
l’articolazione di un insieme di
azioni o interventi ma, innanzitut-
to, come un’idea di futuro, una vi-
sione dell’Europa, dell’Italia e del-
le Regioni nell’era digitale”.
La situazione attuale è caratterizzata
dall’assenza di un progetto paese
digitale condiviso, che preveda
l’attuazione cooperativa di quanto
previsto e dettato dalle norme vi-
genti. La somma di singole azioni
finanziate e realizzate da un singolo
livello o territorio, pur nel rispetto
delle norme, non garantisce un ri-
sultato omogeneo, nemmeno in
presenza di una grande pluralità di
tavoli di coordinamento.
In occasione della fase di pro-
grammazione 2014-2020 è ne-
cessario che il Governo ed il si-
stema delle Regioni agiscano su tre
dimensioni in modo sinergico ed
integrato:
- quella dei processi economici
(economia della conoscenza, start
up, smart city, artigianato digitale);
- dei processi sociali (cittadinanza
digitale, innovazione sociale,
crowdsourcing e crowdfounding);
- dei processi istituzionali e ammi-
nistrativi (trasformazioni organiz-
zative dell’e-government, identità
digitale, interoperabilità, dema-
terializzazione vera).
L’Italia, dunque, deve attuare in-
terventi strutturali per essere in gra-
do di sfruttare appieno le oppor-
tunità del digitale, producendo
cambiamento nell’economia, nel
tessuto sociale e nelle istituzioni.
L’Agenda, insomma, deve diveni-
re un vero Piano industriale e non
solo il documento di auspicio e in-
dirizzo per l’adeguamento infra-
strutturale e culturale.
I
A
NCHIEST
5
MAGGIO GIUGNO 2014
"Digital Venezia 2014" è l’in-
contro ospitato dal Comune di
Venezia promosso dalla Presi-
denza italiana del Consiglio
europeo con il sostegno della
Commissione Europea - DG
Connect, che raccoglierà con-
tributi dalla politica e dalle in-
dustrie leader dell’innovazione
di tutta Europa per tracciare la
strada della crescita dell’eco-
nomia digitale sostenibile.
L'evento, destinato ad essere tenuto ogni anno, ha luogo all'inizio
della Presidenza italiana per celebrare l'enfasi posta dal governo ita-
liano in materia di innovazione digitale come chiave per lo sviluppo
economico sostenibile e la spinta alla nuova occupazione.
La visione e le raccomandazioni emergenti saranno sintetizzate nella
"Dichiarazione di Venezia" e presentate dalla Presidenza italiana al
prossimo Digital Council.
È previsto l’incontro tra il primo ministro italiano, Matteo Renzi, il vice-
presidente della Commissione europea, Neelie Kroes, altri responsabili
politici di spicco provenienti dagli Stati membri dell'Unione europea e
rappresentanti delle principali aziende digitali internazionali.
"Digital Venezia 2014" ospiterà anche cinque workshop, durante i
quali circa 300 innovatori, funzionari governativi, esperti e ricercatori
daranno il loro prezioso contributo alle future politiche europee in
materia di agenda digitale.
Proprio nel primo di questi, l’argomento delle Competenze digitali
vedrà il confronto tra AgID e le realtà bulgara, portoghese, inglese
Nel suo primo anno, la Grande Coalizione per il Digital Jobs ha pro-
dotto una serie di impegni e iniziative governative a lungo termine e
progetti a breve termine.
Allo stesso tempo, i giovani europei stanno alimentando un crescente
ecosistema di start up e poli di innovazione.
Il circolo virtuoso
APPUNTAMENTO A VENEZIA
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