Quale può essere la via italiana alle
smart city?
Una risposta concreta in proposito
viene da Huawei, una delle imprese
Ict unnovative che opera pratica-
mente sull'intera filiera, dalle cen-
trali di comunicazione all'elettronica
di consumo.
Durante lo scorso Forum PA, l’A-
zienda ha presenziato agli svariati
eventi legati alle città intelligenti e
allo sviluppo ragionato dei centri
urbani.
si è così po-
tuta confrontare sulle priorità e le
possibilità, per il nostro Paese, con
Sergio Gianotti,
Sales & Marketing
Director Enterprise Business Group
Huawei Italia.
Il manager ha rappresentato, con
le sue riflessioni di natura strate-
gica, le ultime innovazioni e le tec-
nologie di Huawei per rendere più
intelligenti e, soprattutto, sostenibili
le nostre città.
A chiunque interessi l’argomento non
mancano gli spunti per avere la netta
sensazione di essere in presenza di
una serie di avvenimenti che si acca-
vallano e rendono particolarmente
complesso uno sguardo di insieme,
un punto fermo della situazione, in-
somma, uno ‘stato dell’arte’ dei due
temi in questione.
Stiamo percorrendo (lentamente, tutti
in fila: istituzioni, industria, sindacati,
media, cittadini) uno di quegli ingor-
ghi di traffico politico, tecnico e orga-
nizzativo ben dipinti dalla domanda:
“Come ci siamo cacciati qua dentro?”.
Come è noto, lo SPID (Sistema Pub-
blico per la gestione dell'Identità Di-
gitale) è un “Insieme aperto di soggetti
pubblici e privati che, previo accredi-
tamento da parte AgID, gestiscono i
servizi di registrazione e di messa a di-
sposizione delle credenziali e degli stru-
menti di accesso in rete nei riguardi di
cittadini e imprese per conto delle PA”.
Dal sito dell’AgID rileviamo che:
“Il primo provvedimento di attuazione
previsto dall'articolo 64 del Dlgs
7/3/2005, n. 82 (CAD) è un Decreto
della PCM ed è soggetto alla proce-
dura di notifica alla Commissione eu-
ropea (Direttiva 98/ 34/ CE)”.
La notifica è stata effettuata il 23 giu-
gno 2014. Conseguentemente, la
Commissione europea farà pervenire
le eventuali osservazioni, entro il 24
settembre prossimo.
Terminata tale procedura, il Decreto,
previa firma del Ministri per la Sem-
plificazione e la Pubblica Ammini-
strazione e quello dell’Economia e
delle Finanze, potrà essere emanato.
ISSN 1828-2024
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Città future - da Sim City
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Anno XI - N. 5/6 - maggio giugno 2014 - mensile - Soiel International - Poste Italiane S.p.A. - Sped. in abbonamento postale - d. I. 353/2003 (conv. in I. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 - DCB Milano € 6,00
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SULL’IDENTITÀ DIGITALE
Prende il via il sistema SPID
LE SOLUZIONI PER LE SMART CITY DI HUAWEI
La città del futuro passa per la PA
Quarta generazione e servizi in cloud per tutti i settori
TRA RIFORMA E AGENDA DIGITALE PROSSIME VENTURE
Come sarà la nuova PA?
INCHIESTA
EDITORIALE
SMART COMMUNITIES
DOSSIER
Ci sembra che le perplessità, in essere sul momento, siano ampiamente illu-
strate negli articoli di apertura dell’Inchiesta.
Approfittiamo perciò di questo spazio per considerazioni più positive.
Come per buona parte delle malattie, il tempo è una grande medicina e, al
di là dell’intervento del medico (e magari di ‘effetti collaterali’ perniciosi), ci
sembra che le cose vadano avanti in un loro misterioso percorso che porta,
quantomeno, alla remissione dei sintomi se non alla guarigione.
La metafora sulla salute, adattata alla ‘crisi’ che attraversa, tra le mille altre cose,
anche l’innovazione, intesa come ‘progettualità strategica e attuativa’ da parte
delle istituzioni, rientra dalla porta laterale delle mille iniziative che piccoli enti,
associazioni, start up, grandi, medie e piccole aziende locali portano avanti.
Evidentemente, la necessità fa più virtù nel privato e nelle piccole rispetto alle
grandi realtà (politiche?) che, nello ‘statu quo’, trovano comunque un modus
vivendi, quando non la permanenza di privilegio.
E pensare che le idee forza, le killer applications per il superamento delle dif-
ficoltà vengono alla ribalta, con la loro forza pervasiva, proprio adesso: open
e big data, cloud, identità digitale, ciascuna con capacità di rovesciare, ridi-
segnare gli stessi paradigmi del rapporto istituzioni - società, come ci mostrano
le esperieze, le proposte e le sperimentazioni in corso.
I nuovi valori che, nel frattempo, si vanno affermando come fatti concreti e rea-
lizzabili forse proprio grazie agli strumenti tecnologici più disponibili: soste-
nibilità, comunità interagenti e interoperanti mostrano come, dall’innova-
zione, possa nascere un reale scenario di sviluppo, finalmente orientato alla
convivenza, alla relazione, alla solidarietà, alla salute, alla democrazia.
E tutto questo ci sembra, dopo tanto tempo di attese non corrisposte, la mi-
gliore tendenza e spinta all’ottimismo.
Gianmarco Nebbiai
la qualità è importante!