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alle più diverse provenienze
si sottolinea l’assenza di una
reale visione e azione d’insieme,
strategica e di prospettiva, pur in
presenza di singoli lodevoli prov-
vedimenti e processi realizzativi di
estrema importanza.
Dalla fatturazione elettronica alla
identità digitale; dall’agenda na-
zionale a quella locale, rispetto a
quella europea; dalla riforma del-
la PA a quella specifica del pub-
blico impiego.
In questa “Inchiesta” proviamo a
riportarne alcuni, così come in al-
tre sezioni della Rivista ci occu-
piamo degli altri.
Abbiamo sottolineato più volte
come, per un periodico come il
nostro, risulti velleitario farsi ten-
tare dal seguire la cronaca, pro-
prio perché la materia di cui ci si
occupa ha sicuramente bisogno
di fatti, documenti, realizzazioni,
testimonianze di nuove possibilità
sociali e di lavoro, necessità di in-
vestimenti economici, industriali
e umani, certi e ‘normati’.
Pur sorvolando su quanto quoti-
dianamente i media ‘generalisti’
riportano, non è però possibile
ignorare ciò che le numerose ri-
flessioni di organismi e pubbli-
cazioni del settore vanno espo-
nendo in questi giorni, con in-
quietante accelerazione.
C’è chi ripercorre le tappe degli
ultimi due anni della ‘vicenda
agenda’ e dell’Agenzia ad essa
preposta; chi organizza convegni
in cui si rimarca l’estrema neces-
sità di “iniziare davvero”, senza
più incertezze; chi fornisce con-
tributi (magari per e-mail...) per
una riforma ‘partecipata’.
Siamo ormai all’inizio del seme-
stre europeo a conduzione ita-
liana, che dovremmo affrontare
dotati almeno di un’Agenzia per
l’agenda digitale completa di
struttura al vertice (direttore ge-
nerale e comitato d’indirizzo),
considerando quanto la cultura
dell’innovazione stia divenendo,
in Europa e nel mondo, premes-
sa indispensabile, background
naturale per Amministrazioni, Go-
verni e Stati moderni.
S
i è appena tenuta, a Roma, la
quarta edizione dell’incontro
Going Local 2014 della Commis-
sione europea dove, tra l’altro,
Agostino Ragosa
, anche se come
direttore AgID in attesa di sosti-
tuzione, ha potuto lanciare la
“Coalizione Italiana per le occu-
pazioni Digitali”, come asse stra-
tegico tra le iniziative dell’Agenda.
Secondo gli studi della Commis-
sione UE, infatti, nel 2020 po-
trebbero mancare da 600mila a
900mila specialisti ICT, di cui un
decimo almeno in Italia.
Il “Programma Nazionale per la
Cultura, la Formazione e le Com-
petenze digitali” ha l’obiettivo di
migliorare le competenze digita-
li in Italia, per tutti i cittadini, per
i lavoratori (del settore pubblico
e del settore privato), per le im-
prese e di accrescere le compe-
tenze degli specialisti ICT in quel-
le che saranno le nuove aree
strategiche.
La ‘visione’ strategica si pone
l’obiettivo di “Sviluppare cultura
e competenze digitali per una so-
cietà digitale semplice, consa-
pevole, inclusiva, competitiva,
sostenibile, sicura”, articolate in
competenze per la cittadinanza e
l’inclusione digitale; competenze
specialistiche ICT; competenze
di eleadership; competenze di-
gitali per la PA.
Le finalità della Coalizione, che
vede come Partner dell’Agenzia
istituzioni e enti centrali e locali,
Anci e associazioni sindacali e im-
prenditoriali, sono quelle di pia-
nificare le attività di formazione
formale e informale sulle com-
petenze digitali, realizzare l’in-
contro tra domanda e offerta di
professioni e capacità digitali,
favorire l’imprenditorialità e la
e-leadership, puntare alla forma-
zione di alti profili di specializza-
zione ICT, introdurre nelle scuo-
le (fin dalle primarie) elementi di
cultura digitale e di programma-
zione, sviluppare in modo esten-
sivo le conoscenze digitali di tut-
ti i dipendenti pubblici.
In altre parole, si tratta di rende-
re operativo un ‘circolo virtuoso’
che, dal cittadino, inneschi un
processo e percorso di accresci-
mento delle competenze e di
coinvolgimento di lavortori, im-
prese e Pubblica Amministrazione
(vedi figura). L’AgID propone, a tal
fine, delle iniziative “virali”, di ele-
vato impatto, che attengono ad al-
tri assi strategici dell’Agenda Di-
gitale, ma che sono da considera-
re come fondamentali per accele-
rare il cambiamento e il raggiun-
gimento dei risultati attesi:
- diffusione del lavoro in mobilità
e del telelavoro, tramite innova-
zioni normative e campagne di
sensibilizzazione e formazione
per il management delle orga-
nizzazioni;
- sostegno alla co-progettazione dei
servizi online privati e pubblici;
- switch off assistito e sviluppo so-
stenuto di alcune tipologie di ser-
vizi on line, come istruzione, sanità
(fse), casa, mobilità, e-payment, fat-
turazione elettronica;
- diffusione sistematica di inizia-
tive di partecipazione (come con-
sultazioni pubbliche su leggi/temi
nazionali e locali) con innovazio-
ni normative e razionalizzazione
dell’approccio ai media civici;
- diffusione di iniziative di colla-
borazione degli studenti e dei cit-
RIFORMA E DINTORNI
TRA RIFORMA E AGENDA DIGITALE PROSSIME VENTURE
Come sarà la nuova PA?
LE AZIONI DI PREPARAZIONE ALLE SFIDE EUROPEE DELL’AGENDA 2014 - 2020
Going Local 2014
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MAGGIO GIUGNO 2014
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