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marzo 2017

Dal vostro punto di vista, vedete di erenze tra l’I-

talia e gli altri paesi europei nell’approccio a Indu-

stry 4.0? E guardando al resto del mondo?

In Germania già dal 2015 i nostri clienti più evolu-

ti hanno iniziato a chiederci impianti Industry 4.0.

Quest’anno sull’onda dell’incentivo fiscale, l’Italia si

è attivata pesantemente e le richieste dal mercato

sono molto importanti in questo momento. Anche

dagli Stati Uniti e dalla Francia riceviamo richieste

in tal senso, ma con minore intensità al momento.

Qual è il ruolo dell’Internet of Things in Industry 4.0?

A nostro parere e dal nostro punto di vista, Indu-

stry 4.0 è il recepimento di tecnologie che vanno

sotto il nome di Internet of Things, quindi di tecno-

logie informatiche e di comunicazione

già note che vengono ora applicate al

mondo industriale.

Intelligenza 4.0 per i tornitori

Iemca produce caricatori automatici

di barre per torni di tutte le marche

e li esporta in tutto il mondo. Si trat-

ta di macchine semplici, ausiliarie, dal

valore unitario il più delle volte mo-

desto ma presenti in gran numero in

una fabbrica. Il racconto dell’Ingegner

Giampaolo Morandi

, general manager

dell’azienda, ci parla di un’impresa che

si è avvicinata autonomamente a In-

dustry 4.0, prima al proprio interno e

poi nella produzione, assorbendone

il paradigma non senza dicoltà per poter restare

all’avanguardia. Il punto di vista del ‘portatore’ di

una parte delle tecnologie di Industry 4.0 ci aiuta

a fare luce sulla realtà italiana delle aziende piccole

e medie del comparto meccanico in un momento

di svolta cruciale.

“Noi facciamo macchine relativamente semplici, di

modesto valore unitario poiché si tratta di macchine

non complesse, ma il punto è che ne facciamo tan-

te. Proprio per questo motivo il paradigma del 4.0

rappresenta per noi qualcosa di veramente molto

significativo e assume una dimensione strategica

permettendoci di fare un salto importante nella

dimensione del nostro business.

Un caricatore a barre è fondamentalmente una mac-

china al servizio di un’altra macchina,

con cui deve quindi comunicare, anche

se la comunicazione tra il caricatore e

il tornio è un qualcosa che ha sempre

destato scarso interesse rimanendo

ancorata a soluzioni poco più che ar-

tigianali. Proprio per colmare questa

mancanza di comunicazione, nel 2010

la UKUMA negli Stati Uniti ha lancia-

to un progetto che aveva l’obiettivo

di creare une ecosistema in cui tut-

ti i fornitori di assemblary potessero

comunicare con le loro macchine di

produzione. La cosa ci è parsa subito

molto a ascinante e con entusiasmo

abbiamo abbracciato questa tecnolo-

gia che all’epoca si chiamava Connect,

Industria 4.0 & IOT

Giampaolo Morandi, general

manager Iemca

Bucci Automations spa nel Gruppo Bucci Industries

Bucci Industries

è il marchio del gruppo industriale italiano che fa capo alla famiglia Bucci di Faenza. Il Gruppo ha due

società operative in Italia.

La prima società è la

Bucci Automations Spa

, che a sua volta ha 4 divisioni:

Iemca

(caricatori di barre),

Giuliani

(mac-

chine per chiavi e serrature e transfer),

Sinteco

(linee robotiche di assemblaggio),

Vire

(macchine di packaging per

pannolini).

La seconda società del gruppo è la

Riba Composites srl

: progettazione e produzione componenti di design e strutturali

in fibra di carbonio, aramide, vetro, kevlar.

La Bucci Automations detiene società estere che distribuiscono prodotti delle varie divisioni in: Germania (commerciale

e post vendita), Francia (commerciale e post vendita), USA (commerciale e post vendita), Brasile (commerciale e post

vendita), Cina (produzione, commerciale e post vendita), Taiwan (produzione, commerciale e post vendita), Giappone

(commerciale e post vendita).

Per rispondere con eŽcacia alle sfide di un mercato sempre più complesso, il Gruppo Bucci Industries si è posta l’o-

biettivo del miglioramento continuo di prodotto e di processo. Per questo è stato introdotto il concetto di innovazione

continua in tutta la filiera mobilitando tutti i livelli dell’organizzazione e dinamizzando l’intera struttura.

Un team di oltre 100 tra progettisti e tecnici, pari al 15% della forza lavoro, coordinati a livello di Gruppo, collabora con

centri di ricerca e laboratori universitari studiando e mettendo a punto soluzioni innovative che integrino la tecnologia

più avanzata alla semplicità d’uso. Nella struttura organizzativa è di—usa sia a livello individuale che di squadra la volontà

di vincere le sfide più impegnative unitamente al desiderio di mantenere una costante posizione di leadership.