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marzo 2017

Qui si dimostra sempre più importan-

te il tema dell’eterogeneità che deve

coprire anche norme specifiche così

come una preparazione non solo di si-

curezza ma anche informatica e di rete,

elettrica, per dar vita a installazioni di

reale qualità. Dopodiché bisogna che

vengano messi dei paletti sul fronte

manutenzione, altro elemento critico

e sul quale noi stessi spingiamo molto.

Ecco che in tutto questo l’IT manager

riveste un ruolo decisivo per arrivare

a un risultato perfetto.

Diana Lagori, regional sales manager

Lenel, Greater Italy UTC Building &

Industrial Systems

Con quartier generale negli Stati Uniti, Lenel è un

fornitore a livello mondiale di soluzioni di sicurezza

basate su piattaforma aperta che includono controllo

degli accessi integrato e gestione video. Ci occu-

piamo solo di sistemi destinati al mondo enterprise

e a quello delle infrastrutture critiche. Per quanto

riguarda lo scenario odierno, l’interconnessione di

sistemi rappresenta esclusivamente un’opportunità

per a rontare in modo eciente ed ecace rischi

sempre crescenti e che necessitano di un control-

lo di tipo omnicomprensivo che richiede un nuovo

modello organizzativo strutturato con unico repar-

to che si occupa delle tematiche IT così come di

quelle di sicurezza. Si parla, inoltre, di una maggio-

re ecienza generale derivante dalla possibilità di

raccogliere dati e, quindi, informazioni immediate

grazie a correlazioni avanzate di quanto raccolto

dai sistemi. Noi ci rivolgiamo sempre di più a que-

sto tipo di mercato dove è il cliente stesso a chie-

dere di più, a patto però che il tema

dell’interconnessione venga gestito in

modo corretto per poterne cogliere

tutti i frutti ed evitare problemi. Alla

fine la telecamera è un occhio remoto

che inquadra e fornisce dati che non

necessariamente sono utili esclusiva-

mente a fini di protezione ma si apre

ad altri utilizzi con il valore aggiunto

rappresentato dall’applicazione capa-

ce di elaborarli. Perché quindi limitarsi

solo a chi deve occuparsi di sicurezza?

Chiaramente il fornitore deve possede-

re una grande competenza e capacità

di indirizzamento verso un acquisto e

utilizzo adeguato in base alle singole

esigenze del cliente in uno scenario

che, sposando la parte IT con quella

di protezione, diventa molto più ampio

rispetto al passato. Ecco che è impor-

tante l’elemento della competenza a

priori in fase di scelta e a posteriori in

fase di gestione, tenendo presente che

si parla di implementazioni che pos-

sono anche essere composte da deci-

ne di telecamere ma che senza utenti

adeguatamente formati non riescono a

garantire quella ecacia ed ecienza

sempre più indispensabile. Senza con-

tare l’importanza della manutenzione

e aggiornamento dei sistemi, e quella

della figura del system integrator come

veicolo di proposta e integrazione in

uno scenario di convergenza sempre

più spinta. In tutto questo si rende an-

che necessario un cambio culturale lato utente – che

deve capire come non tutti i prodotti sono uguali

e che, nel caso di un progetto che si prolunga nel

tempo di realizzazione, anche le specifiche vanno

aggiornate per poterle adattare alle ultime tecnolo-

gie disponibili – e prevedere le specializzazioni sui

diversi mercati verticali, finalizzando il tutto anche

a una vera integrazione tra sicurezza logica e fisica.

Andrea Natale, marketing manager di Tyco Inte-

grated Fire & Security

Tyco Interated Fire & Security è un operatore spe-

cializzato in soluzioni di sicurezza e antincendio, da

settembre parte di Johnson Controls, con 117.000

dipendenti a livello mondiale in oltre 2.000 sedi e

un fatturato di 30 miliardi di dollari. L’azienda se-

gue un approccio consulenziale per o rire soluzio-

ni personalizzate specifiche per ciascun settore di

mercato, e conformi alle normative locali.

In generale quelli di sicurezza si di-

stinguono come sistemi informatici a

tutti gli e etti o rendo quindi grandi

opportunità in termini di scambio di

informazioni, aprendo però anche a

maggiori rischi rispetto al passato. Il

primo è quello di banalizzare l’argo-

mento dimenticando quanto sia im-

portante non solo la fase progettuale,

ma anche quella di programmazione

e gestione degli impianti, a cui si ag-

giunge il rischio informatico che non

va sottostimato. Una volta infatti che

un malintenzionato entra in una rete

attraverso il punto più vulnerabile può

poi eseguire qualsiasi azione. Esistono

ad esempio casi eclatanti di immagi-

ni sottratte da telecamere private an-

TAVOLA ROTONDA – Videosorveglianza

Diana Lagori, regional sales

manager Lenel, Greater Italy UTC

Building & Industrial Systems

Andrea Natale, marketing

manager di Tyco Integrated Fire

& Security