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marzo 2017

l’idea di individuare nelle tecnologie dell’ICT una

opportunità per favorire l’incremento dell’e‚cien-

za energetica è un fatto relativamente nuovo, che

punta a risolvere l’incoerenza tra il modello tradi-

zionale di sviluppo economico e la necessità di un

continuo incremento dei consumi energetici. Per

contro, tra gli aspetti critici che rallentano la dif-

fusione di queste applicazioni, figurano la rapida

obsolescenza delle apparecchiature, la di‚coltà

di integrazione di tecnologie eterogenee, la neces-

sita di ripartizione degli investimenti tra operato-

ri diversi e in competizione tra loro, la mancanza

di una normativa specifica, la limitata conoscenza

delle tecnologie e dei relativi vantaggi da parte del

decisore politico e dell’utenza”.

Come si esegue una diagnosi energetica

Le tecnologie ICT sono indispensabili per esegui-

re le diagnosi energetiche. Che hanno un percorso

logico ben preciso, anche nei casi più diœerenti.

“Sebbene le diagnosi energetiche possano avere

diversi gradi di complessità e possano variare da

un’organizzazione a un’altra, un’accurata esecuzione

deve prevedere una valutazione sistematica di come

l’energia venga gestita e consumata in un’impresa,

dal punto in cui essa viene acquisita al suo punto di

utilizzo finale, identificando come e dove l’energia

sia trattata e consumata, come possa essere utiliz-

zata in modo più e‚cace ed e‚ciente, come e dove

possa essere ottimizzato il processo produttivo”,

spiega

Domenico Santino

, responsabile dell’UTEE

di ENEA. “Per essere conforme a quanto richiesto

dal D.Lgs 102/2014, la diagnosi energetica deve

essere eseguita secondo quanto previsto dall’alle-

gato 2 al decreto. Successivi chiarimenti del MiSE

hanno stabilito che una diagnosi eœettuata secon-

do i criteri contenuti nelle norme tecniche UNI CEI

EN 16247 - 1/4 (residenziale, terziario, industriale,

trasporti) rispetta quanto previsto dalle norma. La

procedura suggerita per l’esecuzione della diagnosi

energetica prevede la definizione di una ‘struttura

energetica aziendale’ che, attraverso un percorso

strutturato a più livelli, consenta di avere un quadro

completo ed esaustivo della realtà dell’impresa, al

fine di definire al meglio la prestazione energetica

di un sito produttivo. L’azienda viene suddivisa in

aree funzionali, per le quali si procede all’acquisizio-

ne dei dati energetici. I dati complessivi sono presi

ENERGY MANAGEMENT

La bella storia: Siemens risparmia con relamping e trigenerazione

Un risparmio annuale di circa il 37% sui consumi energetici (al netto dei potenziali certificati bianchi), un ritorno econo-

mico dell’investimento in 4 anni e un abbattimento delle CO

2

in atmosfera di circa 1.000 tonnellate all’anno sono i numeri

del progetto per l’eˆcientamento energetico degli impianti tecnologici, elettrici e di illuminazione dell’edificio che in via

Vipiteno, a Milano, ospita gli uˆci di Siemens.

Commissionato e disegnato all’interno, il progetto ‘green’ di Siemens prevede l’installazione di un sistema di trigenera-

zione (cogenerazione con assorbitore) e il relamping totale con LED delle sorgenti di illuminazione. Il tutto governato

da un Building Management System.

Con l’installazione di un sistema di cogenerazione, il gas naturale impiegato per la combustione non andrà più a gene-

rare soltanto energia termica ma anche energia elettrica, con un conseguente miglioramento delle prestazioni dell’im-

pianto di produzione dell’acqua calda, rispetto all’impianto esistente (costituito da caldaie a gas), impiegato per il

riscaldamento degli ambienti.

Durante l’estate poi, l’acqua calda prodotta dal cogeneratore verrà trasformata in acqua fredda (mediante l’impiego di

un assorbitore al bromuro di litio) per il ra—rescamento degli ambienti. Rispetto a un sistema convenzionale di produ-

zione di acqua calda per il riscaldamento, i due sistemi (cogeneratore e assorbitore) permetteranno non solo di ottenere

tre fonti di energia (termica, frigorifera ed elettrica), ma anche di ridurre notevolmente il combustibile utilizzato, i costi

di gestione, e le emissioni di CO

2

, salvaguardando così l’ambiente.

Il progetto prevede poi un intervento di relamping totale con LED delle sorgenti di illuminazione ad oggi presenti negli

ambienti, con un conseguente e notevole risparmio sia in termini di energia elettrica necessaria per alimentare i corpi

luminosi, sia in termini di manutenzione, oltre a una riduzione delle emissioni di CO

2

in atmosfera, che si attesta intorno

al 50% del totale annuale previsto dal progetto di eˆcientamento.

Il tutto sarà monitorato e controllato dalla piattaforma Siemens di supervisione degli edifici Desigo CC (Desigo Control

Center), capace di gestire tutti gli impianti presenti nell’edificio in modo eˆcace e sicuro: a partire dagli impianti di ter-

moregolazione HVAC a quelli elettrici, di illuminazione e di protezione incendio, fino a quelli di sicurezza e gestione eso-

do. Inoltre, grazie alla piattaforma di monitoraggio e reportistica dei dati energetici, Siemens Navigator, sarà possibile

monitorare la performance a lungo termine dell’edificio, oltre a misurarne il consumo e l’approvvigionamento energetico

e gli indicatori di sostenibilità.