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marzo 2017
ricadute positive in termini energetici, economici e
ambientali”, spiega
Marcello Salvio
dell’Unità Ee-
cienza Energetica dell’ENEA. “In termini energetici,
difatti, una volta eettuata la diagnosi, benché il
decreto non costringa i soggetti obbligati a imple-
mentare progetti di ecienza energetica, eccezion
fatta per gli energivori, è verosimile che vengano
intrapresi, nelle aziende soggette all’obbligo, quei
processi di ecientamento energetico che portano
ad abbattere i costi energetici più rilevanti. In ter-
mini economici, invece, le ricadute
positive si avranno sia per i sog-
getti obbligati sia per il comparto
industriale italiano in generale. In
primis perché lo svolgimento della
diagnosi indurrà i vari soggetti a
cercare di ridurre gli sprechi energetici, che sono
ovviamente un costo, tramite interventi che com-
porteranno nell’immediato una riduzione dei costi
in bolletta. In secondo luogo perché gli interventi
potrebbero risultare premiabili ed eleggibili a vari
sistemi incentivanti, come per esempio il sistema
dei Certificati Bianchi o Titoli di Ecienza Energe-
tica, rappresentando dunque non solo un costo ma
anche una concreta opportunità di rientro econo-
mico di parte dell’investimento.
In aggiunta a tutto questo – sottolinea Salvio – la
realizzazione di interventi di ecienza dovrebbe
portare anche a un rinnovamento del parco mac-
chine nei vari settori industriali, con innegabili ri-
cadute su tutto il comparto”.
E cienza energetica e tecnologie ICT
Il tema delle misure dei consumi è evidentemente
collegato a quello degli strumenti di misurazione,
monitoraggio e supervisione, che dovranno esse-
re tarati sulle line guida dando un contributo im-
portante all’energy management. In tutto questo
c’entra molto l’ICT. “Da un punto di vista strategico
– sottolineano dalla divisione Utee dell’ENEA – le
tecnologie dell’informazione e della comunicazione
rivestono un ruolo di grande importanza: la natura
pervasiva delle tecnologie dell’ICT, che si applicano
ormai a ogni settore delle attività umane, arricchisce
il valore dell’innovazione, che costituisce il punto di
riferimento sul quale si misura la competitività dei
Paesi. Le politiche economiche rico-
noscono nelle tecnologie dell’ICT i
propulsori della crescita economica
e dello sviluppo complessivo della
società”.
L’intersezione tra le politiche dell’ef-
ficienza energetica e dell’ICT ha portato alla de-
finizione di una nuova area tecnologica, che può
essere detta dell’ICT per l’ecienza energetica.
Alberto Moro
del Centro di Ricerche europeo di
Ispra spiega che in sede comunitaria ci si è trovati
d’accordo a definire con il termine ICT “non solo le
tecnologie software e hardware nell’ambito delle
telecomunicazioni, ma anche componenti e siste-
mi elettronici. Nell’area tecnologica dell’ICT per
l’ecienza energetica ricadono quindi i sistemi, i
dispositivi e i componenti che consentono rispar-
mi diretti ottenibili dal miglioramento dei consumi
degli stessi apparati elettronici, oppure, in quanto
tecnologia abilitante, risparmi indiretti in altri settori
industriali, per esempio dispositivi per la gestione
dell’energia degli edifici, per l’organizzazione della
logistica e altro ancora. Sono circa vent’anni che
le tecnologie dell’ICT permettono un migliore con-
trollo dei processi in settori quali edilizia, trasporti,
industria e distribuzione dell’energia elettrica, ma
ENERGY MANAGEMENT
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Misurare il risparmio
di energia significa misurare
un consumo che non c’è più.