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marzo 2017

connettività) permetterà l’evoluzione

della rete Internet. Si passerà da un

sistema in cui i dati fino a oggi erano

introdotti manualmente dagli utenti,

all’attuale scenario IoT che vede i dati

caricati e trasferiti in modo automatico

sulla rete dai singoli nodi IoT (macchi-

ne e operatori connessi). In funzione

di questo, dice AIRI nel suo Contribu-

to alla Strategia Nazionale di Industria

4.0, si dovrà rendere disponibile un

ecosistema evoluto in grado di sup-

portare il concetto di node-to-cloud

con tecnologie di connessione wireless e/o wired.

Le macchine utensili italiane

I produttori di macchine utensili, fortissimi in Italia

e al secondo posto in Europa, hanno un punto di

osservazione privilegiato su Industria 4.0. Tra gli

associati all’UCIMU, principale associazione della

categoria

(partner di Soiel in un road show sull’IoT

che toccherà quattro città, la prima Torino il 30

marzo),

abbiamo fatto alcune domande alla Bucci

Automations di Faenza sulla rivoluzione digitale

di cui l’azienda è utente e portatrice. Da lì parte

il racconto di due delle divisioni Bucci, la Iemca e

la Giuliani, rispettivamente sul futuro dei caricato-

ri di barre per torni e sulla nuova fisionomia delle

imprese meccaniche che inaugurano divisioni di

informatica per sviluppare piattaforme software.

Iniziamo dall’Ingegner

Antonio Cibotti

, marketing

manager di Bucci Automations.

Il Piano Industria 4.0 distingue in maniera netta la

sostituzione dei macchinari (superammortamen-

to) dagli investimenti per la trasformazione tec-

nologica dell’azienda (iperammortamento): cosa

o rite ai vostri clienti per abilitarli al massimo

dell’agevolazione fiscale?

La Bucci Automations Spa ha iniziato a consegna-

re già gennaio 2017 macchine e impianti a marchio

Iemca, Giuliani, Sinteco e Vire con tecnologia In-

dustry 4.0 in grado di rispondere ai 5+2 requisiti

formali stabiliti dal disegno di legge presentato

dal Ministro dell’economia e delle Finanze. I nostri

clienti possono quindi iperammortizzare al 250%

le nostre macchine con un ultra saving fiscale im-

mediato del 37%.

Iperammortamento a parte, qual è la macro-op-

portunità di Industy 4.0 per il manifatturiero ita-

liano?

È un’opportunità unica e forse irripetibile per l’Italia

di fare un salto tecnologico importante che consen-

tirà di migliorare i processi produttivi

e di aumentare la competitività del

Sistema Paese. Le aziende potranno

divenire più attrattive per i loro clienti,

garantendo ad esempio un livello di ef-

ficienza totale di un impianto più alto

grazie ad esempio a sistemi evoluti di

manutenzione predittiva.

Quando è iniziato e come si è svilup-

pato il vostro percorso verso Industry

4.0?

Il nostro percorso è iniziato nel 2010

quando capimmo che il futuro dell’automazione

era nei servizi web based associati alla macchina e

agli impianti. Avviammo quindi investimenti allora

per proiettare l’azienda verso il mondo Internet of

Things. Già negli anni scorso abbiamo consegnato

prodotti ed impianti di questo genere presso clienti

evoluti che già ce li richiedevano, tedeschi in primis.

Come avete portato l’Industria 4.0 nelle vostre

fabbriche? Con quali risultati?

Portare l’Industry 4.0 nelle nostre fabbriche è stato

un processo graduale, che ha comportato attività

di ricerca, sviluppo, formazione, ricerca nuovi for-

nitori, creazione di nuove competenze, informati-

che in primis, organizzazione di team dedicati a

nuovi servizi.

Con riferimento ai vostri clienti del mercato italia-

no, che situazione vedete in tema di implementa-

zioni e propensione all’investimento?

In Italia vediamo grande movimento da metà gen-

naio in poi grazie all’incentivo fiscale. Siamo con-

fidenti del fatto che la situazione possa registrare

una forte accelerazione nel corso dell’anno.

INDUSTRIA 4.0 & IOT

Antonio Cibotti, marketing

manager di Bucci Automations

Linea di produzione di Iemca, modello Elite