Previous Page  92 / 100 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 92 / 100 Next Page
Page Background

L’industria 4.0 è caratterizzata da una

decisa transizione negli ambienti pro-

duttivi dalle tecnologie analogiche alle

tecnologie digitali. Ovviamente, le tec-

nologie digitali erano già presenti nelle

fabbriche a partire dagli Anni ’70, ma

con Industria 4.0 il software assume

un’importanza predominante a tutti

i livelli, poiché è il cuore e il cervel-

lo delle principali tecnologie abilitanti

(Key Enabling Technologies – KET’s):

dal software embedded nelle macchine

utensili a controllo numerico, nei robot

e nei PLC che controllano i centri di

lavoro ai sistemi di gestione delle sup-

ply chain, dal firmware che controlla

sensori e oggetti intelligenti all’IoT e

al cloud, dai sistemi per il controllo di

qualità all’analisi dei big data.

In altre parole, il software si espande

sia a livello orizzontale, collegando e

integrando i vari silos applicativi delle

aziende (sistemi di progettazione, si-

mulazione, produzione, automazione,

logistica, sistemi gestionali, CRM, sistemi

direzionali, etc), sia a livello verticale,

scalando tutti i livelli della ‘piramide

della conoscenza’: dati, informazioni,

conoscenza, saggezza, come rappre-

sentata nella tabella.

Integrazione sempre più spinta

I principali tipi di software industria-

le sono i sistemi SCADA (Supervi-

sory Control And Data Acquisition),

DCS (Distributed Control System),

HMI (Human Machine Interface), MES

(Manufacturing Execution Syastem) e

MOM (Manufacturing Operation Ma-

nagement). In particolare i tradizionali

sistemi SCADA sono basati su sistemi

di elaborazione centralizzati mentre i

DCS sono basati su reti gerarchiche

di computer distribuiti (Edge Com-

puter). In pratica questa suddivisione

non esiste più poiché tutti i principali

sistemi SCADA sono in grado di gestire

qualsiasi combinazione di PLC, edge

computer, server locali e in cloud. I

produttori tradizionali di questi siste-

mi, come le multinazionali Bosch, GE,

Omron, Siemens, e le italiane Reply,

Progea e Copadata, entrano sempre

di più nel campo della progettazio-

ne, mentre le software house leader

nel campo della progettazione (CAD,

CAM, CAE, PDM, FEM) come Autode-

sk, Dassault, PTC e Altair si integrano

sempre più con la produzione, anche

grazie ai progressi fatti dal software di

macchine utensili CNC, stampanti 3D

e robot. Per esempio, Creo 4.0 di PTC

colma il divario tra CAD 3D e stampa

3D consentendo di progettare, otti-

mizzare, convalidare e stampare con

un unico software, e rende la proget-

tazione più intelligente consentendo

la creazione di strutture di reticoli uni-

formi controllate parametricamente,

la connessione diretta alle stampanti

3D, la convalida e gestione dei lavori

di stampa e la connessione diretta a

centri servizi esterni, se non si hanno

in azienda le tecnologie necessarie per

realizzare i prototipi o i prodotti finiti.

Autodesk e Altair puntano all’ottimiz-

zazione topologica e strutturale degli

oggetti prodotti con la stampa 3D e

nuove filosofie di progettazione come

il Design Generativo, mentre Dassault

eccelle nelle applicazioni di realtà vir-

tuale immersiva e aumentata. I pro-

duttori di networking e di piattaforme,

IL SOFTWARE PER L’INDUSTRIA 4.0

DAI PLC AI BIG DATA

90

giugno 2017

Giancarlo Magnaghi

Consulente

g.magnaghi@studiomagnaghi.it

INDUSTRIA 4.0