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continuo mutamento; il sito e l’email,

i ‘tradizionali’ canali digitali gestiti di-

rettamente dalle aziende, non sono

più i touch point primari da presidia-

re. Oggi i marketing manager devono

confrontarsi con una varietà di canali,

fra cui social network e piattaforme

di publishing, che impongono di ride-

finire le modalità di comunicazione e

di valutazione delle performance della

propria audience.

Video: non fermarsi solo ai view

Il video è la modalità di comunicazione

più citata dagli intervistati del report,

quale elemento strategico dirompente.

Per molti marketer i video rappresen-

tano il miglior canale di contatto con i

clienti prospect, ma ripropongono an-

cora una volta il tema della valutazione

del ROI. È sufficiente contare le view

per misurare una buona distribuzione?

In alcuni ambiti, per esempio nel B2B,

un numero contenuto di visualizzazio-

ni non è necessariamente un risultato

negativo. Ma non è forse altrettanto

importante sapere quanto tempo le

persone hanno trascorso guardando

un video? L’AKA retention (Attention

Span Data Tracking) per questo for-

mato di contenuto è, per le aziende

che vogliono essere certe di catturare

l’attenzione dei propri consumatori e

dei pubblicitari che acquistano spazi, un

dato molto importante quanto se non

più delle view. Bisogna infine conside-

rare l’engagement: share, retweet, like,

iscrizioni, commenti, etc. È evidente che

mettere insieme questi KPI per trarne

un indicatore utile alla valutazione del

ROI diventa arduo se non correlato a

uno specifico obiettivo definito a priori.

Tecnologie poco diffuse...

Difficile valutarne i ritorni

Intelligenza artificiale, realtà aumenta-

ta e realtà virtuale sono parole chiave

che circolano ormai da tempo nelle

community di marketing e IT ma in

azienda si ritiene che, fintanto che non

saranno pervasive nella vita di tutti i

giorni, sarà difficile valutarne il reale

impatto sul business. Un caso concreto

di ROI a oggi misurabile è quello del-

le chatbot: per esempio in termini di

riduzione dei costi di contact center

e incremento della produttività della

forza lavoro. Ma sono ancora poche le

aziende che hanno integrato, almeno

in Italia, in modo sistemico le chatbot

nei propri servizi di customer care.

Sempre più complesso

misurare i social

Per molti marketing manager i social

media sono un male necessario. Mi-

lioni di persone vivono sui social e

le aziende non possono esimersi dal

seguirli. Purtroppo però ogni anno c’è

un nuovo algoritmo, una nuova fun-

zionalità, una nuova metrica, un nuovo

social network da presidiare. Pochi in

azienda hanno l’esperienza sufficiente

per occuparsi di tutto e mantenere un

buon controllo delle azioni che si svol-

gono in questi ambiti, rendendo parti-

colarmente difficile valutarne quindi il

ROI. È già da tempo che il numero di

follower di una pagina Facebook non

è più indicativo se non è correlato al

valore dell’engagement degli iscritti,

KPI a sua volta legato al numero di

interazioni che gli utenti hanno con

la pagina attraverso commenti, like e

condivisioni.

Un buon punto di partenza per cal-

colare il ROI nel social media è sta-

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giugno 2017

INSIDE DIGITAL MARKETING

to elaborato da Vincenzo Cosenza di

Blogmeter Italia (vedi grafico ‘Social

media ROI & Analysis Framework’).

Investire in competenze

Come abbiamo visto, tracciare e cono-

scere i propri consumatori in questo

scenario risulta davvero complesso per

la maggior parte delle organizzazioni.

In assenza di dati certi e consolidati, si

adotta la tattica try&error: si testano

sul campo delle azioni il cui risultato,

se risulta efficace per un determinato

periodo, può considerarsi per qual-

che tempo valido ma non basta. Le

aziende devono dotarsi di know how,

strumenti e competenze per gesti-

re questa nuova sfida che il mercato

e i consumatori pongono. Eludere il

tema della misurazione del ROI digita-

le affidandosi a formule matematiche

conosciute o a KPI scontati, non per-

metterà alle organizzazioni moderne

di vincere la sfida digitale.