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PIÙ APERTURE

CON

SAS VIYA

La soluzione che arrichisce la piat-

taforma SAS9 presentata all’evento

‘Analytics drives Everything’.

Aperta alle API e ai diversi linguaggi

di programmazione, SAS Viya au-

menta le proprie capacità di repor-

ting e discovery interattivi, statisti-

che, machine learning, data analytics

in streaming, forecasting, ottimiz-

zazione ed econometrics. Rivolta a

business analyst, data scientist e svi-

luppatori, l’architettura permette di

ottenere insight dai big data e dai

dati in-memory creando asset ana-

litici esportabili. SAS Viya è cloud-

ready, scalabile, open e adatta a tutti

i livelli di competenza sugli analytics.

La soluzione è stata tra le novità

al centro del recente SAS Forum

2017, dedicato quest’anno al tema

‘Analytics drives Everything’ per

evidenziare un contesto dove gli

oggetti con cui interagiamo ogni

giorno stanno diventando sempre

più intelligenti: “Il passaggio defi-

nitivo alla trasformazione digitale è

un processo creativo che comporta

un salto culturale, prima ancora che

tecnologico. Se oggi collaborazio-

ne, apertura, conoscenze trasversali

e nuove competenze cresceranno

di pari passo con le tecnologie più

avanzate, sarà possibile costruire ciò

che fino a ieri era inimmaginabile”

ha dichiarato

Marco Icardi

, regional

vice president di SAS.

SAS9 PIÙ RICCO

“SAS Viya è SAS con qualcosa in più.

Ha un’interfaccia intuitiva, è svilup-

pata su cloud e Web HTML5, quindi

è adatta ad un pubblico più ampio”,

ha dichiarato Tony Baer, principal

analyst di Ovum, “Si tratta di una ri-

visitazione della classica piattaforma

SAS e con la sua forte focalizzazio-

ne sul machine learning, ci fornisce

quelli che definiamo smart analytics”.

Da oggi l’architettura si arricchisce

e completa la piattaforma SAS9 per

soddisfare le esigenze di ogni profilo

professionale. Le soluzioni SAS Vi-

sual Analytics e SAS Visual Statistics

sono ora disponibili su SAS Viya.

R.V.

DAL MERCATO

www.veeam.com/it/

CHIUDERE I

‘GAP’

PER

RESTARE COMPETITIVI

I risultati del Veeam Availability

Report 2017 tra i limiti attuali delle

aziende e le aspettative crescenti

degli utenti.

Per ‘availability gap’ si intende la

dižerenza che esiste tra la richiesta

dell’utente di accedere continuamen-

te ai servizi che danno corpo al suo

business e ciò che la propria tecno-

logia è in grado di ožrire.

La capacità di recuperare dati persi

è infatti considerata insu–ciente ri-

spetto ai livelli di servizio per il 77%

degli intervistati”, prosegue Zammar.

L’impatto stimato sul business delle

aziende intervistate è in media di 21,8

milioni di dollari, con un aumento dei

costi anno su anno del 36%, proprio

perché continua a crescere il nume-

ro di applicazioni e di server critici

presenti nei data center. “L’impatto

riguarda anche la perdita di fiducia

dei clienti così come dei dipendenti,

con la necessità di riallocare risorse al

ripristino dei servizi. Per non parlare

dei danni all’integrità del marchio”,

aggiunge Zammar.

Tutto questo si inserisce più in pro-

fondità nel discorso della digital tran-

sformation, che il 69% delle realtà

intervistate ritiene fondamentale per

il futuro della propria azienda. Quasi

tre quarti degli intervistati ammette

che questa trasformazione dipende

proprio dall’alta disponibilità delle

infrastrutture.

“Ecco che per noi è necessario che

le aziende eseguano un assessment

molto dettagliato della rispettiva in-

frastruttura immaginando cosa acca-

drebbe se uno o più servizi non do-

vessero funzionare. Quindi valutare

gli SLA e i meccanismi di recupero

del dato e del servizio. E poi adottare

soluzioni di alta disponibilità in otti-

ca multi cloud, in un contesto dove

la maggior parte delle aziende sta

considerando sempre più l’opzione di

cloud ibrido”, conclude Zammar.

P.M.

Un tema che viene ažrontato nella

sesta edizione del Veeam Availability

Report 2017, condotto da Enterprise

Strategy Group per conto di Veeam

Software su oltre 1.000 IT manager

di 24 nazioni, Italia compresa, evi-

denziando quindi l’impatto di questa

criticità sulla digital transformation.

“Lo scenario odierno mostra come le

applicazioni mission critical di un’a-

zienda siano sempre maggiori. Men-

tre 15 anni fa erano tipicamente solo

il 5% di quelle presenti in un data

center, sostanzialmente on premise,

oggi si parla di circa il 67% anche per

via della crescita dei servizi basati su

web - spiega

Albert Zammar

, vice

president Southern Emea Region di

Veeam Software. Parliamo di utenti

che hanno bisogno di un accesso

sempre attivo e che non tollerano

disservizi, considerata l’importanza

di poter comunicare costantemente

e la presenza di nuovi canali come

i social”.

UNA SOLIDA BASE PER

LA DIGITAL TRANSFORMATION

Ecco che mentre l’IT si conferma un

servizio fondamentale per un corret-

to funzionamento del business azien-

dale, l’82% degli intervistati ammet-

te la presenza di un divario tra le

aspettative delle linee di business

e cosa le infrastrutture IT riescono

ežettivamente a garantire.

“Noi supportiamo le aziende nel col-

mare questo ‘availability gap’ al quale

si somma anche un ‘protection gap’.

Albert Zammar, vice president Southern

Emea Region di Veeam Software

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giugno 2017