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The New Artist è un progetto di ricerca collaborativo, di-

retto da Axel Straschnoy durante la sua fellowship presso

STUDIO in collaborazione con ricercatori e ingegneri del

CMU Robotics Institute della Carnegie Mellon University

di Pittsburgh.

L’obiettivo di questo progetto è creare un’arte ‘puramente

robotica’: vale a dire l’arte fatta dai robot per i robot. In

The New Artist ci sono dunque due robot che interagi-

scono. Uno è un ‘performer’, che si impegna in una sorta

di ballo ‘hopping’ (saltellando); l’altro è un ‘osservatore’,

che guarda in modo responsivo l’esecutore. L’osservatore

utilizza un software di intelligenza artificiale per ‘giudicare’

l’estetica della danza dell’esecutore, mentre l’esecutore

cerca di ingraziarsi il pubblico-robot monitorando atten-

tamente l’atteggiamento e la postura.

Quest’opera affronta diverse domande sull’intelligenza

artificiale, e altre che si stanno ponendo da tempo nella

teoria dei media: che l’arte possa essere fatta da entità non

umane è già evidente - per esempio, e solo per nomina-

re uno caso recente, il robot Paul-A incluso nella mostra

di Goshka Macuga presso la Fondazione Prada di Milano

ARTE PER LE MACCHINE?

Gabriela Galati

Fondatrice e Direttrice

di ECCENTRIC Art & Research

info@ec-centric.eu www.ec-centric.eu

ART

TECHNOLOGY

&

Il robot performer,

Axel Straschnoy,

The New Artist, 2010

lo scorso anno, che disegnava senza sosta - ma ha senso

pensare a un’arte per non-umani? Nel caso di The New

Artist, anche se il robot ‘che guarda’ utilizza un software

che gli permette concretamente di percepire e registra-

re i movimenti, l’opera nel suo insieme rimane sempre

un’opera per umani.

Tuttavia – benché suoni surreale - esiste un campo teo-

rico che cerca di pensare che gli esseri umani non siano

gli unici a cercare, o persino avere bisogno di bellezza, e

quindi pensa a una estetica dal punto di vista degli anima-

li, come per esempio la ricerca accademica di Wolfgang

Welsch ‘Animal Aesthetics’. Grazie aThe NewArtist siamo

quindi portati a chiederci, cercando di uscire dal nostro

umano-centrismo, se non stiamo proiettando i nostri de-

sideri e necessità, estetiche in questo caso, sui non-umani,

animali o macchine che siano.

Il video dell’interazione tra il robot performer e il robot

osservatore si può vedere a questo link:

http://www.ec

-

centric.eu/index.php/project/axel-straschnoy/

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giugno 2017

Il robot osservatore,

Axel Straschnoy,

The New Artist, 2010