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giugno 2017
de possa aprire nuovi business lega-
ti alle esigenze delle città del futuro:
business che sono il motivo per cui è
nata A2A Smart City.
Da questo punto di vista un tema cru-
ciale è quello degli standard: “Noi siamo
convinti che l’adattamento all’Internet
delle cose di protocolli già esistenti per
altri scopi non sia la strada vincente -
a erma
Pierpaolo Palazzoli
, Head of
operations and innovation projects per
A2A Smart City - che viceversa è da
ricercare nell’evoluzione di protocolli
strutturati appositamente per le cose.
Considerato che queste ‘cose’ per es-
sere tali devono avere una batteria in
grado di durare almeno cinque anni,
quindi dotate di un modulo radio in
grado di trasmettere a lunga distanza consumando
pochissima energia, la nostra scelta è caduta sulla
tecnologia LoRa”.
Una tecnologia aperta
LoRa, acronimo di Long Range, è considerata una
delle tecnologie wireless che più contribuiranno
alla di usione dell’ecosistema IoT proprio per le
sue caratteristiche: agile, resistente, a lunga gittata
e bassa potenza. Secondo gli analisti di Beecham
Research, società specializzata nelle ricerche di
mercato in ambito tecnologico, le Low Power Wide
Area Network sono lo sviluppo che avrà il maggiore
impatto nel mercato M2M/IoT. In una delle ultime
ricerche pubblicate si dice che entro il 2020 il 26%
del mercato complessivo della connettività IoT verrà
coperto da soluzioni di rete LPWAN accaparrandosi
una larga fetta di mercato occupata oggi dalle reti
cellulari. Nei casi in cui la connettività non preve-
de un’alta intensità di traco a fronte di un volu-
me non eccessivo di dati scambiati,
e i protagonisti delle comunicazioni
sono sensori e attuatori, le reti LoRa,
espressione di punta delle LPWAN, la
faranno da padrone.
Palazzoli sottolinea che “Scegliere un
protocollo aperto ed entrare a far parte
di LoRa Alliance ha permesso ad A2A
Smart City di conoscere un sistema di
società internazionali con le quali si
sono strette solide relazioni. Dando
lavoro a diverse società soprattutto
italiane - aggiunge - stiamo creando
un ambito virtuoso che permette a
chiunque voglia usare la nostra tec-
nologia di poterla reperire con facili-
tà; potendo contare sul fatto che dai
server di A2A possiamo erogare tec-
nologia anche a società che hanno centri di R&D
molto distanti. Quello che sta accadendo è che al-
cuni nostri fornitori industriali storici ci chiedono di
essere LoRa-IoT con i loro prodotti, il che diventa
possibile perché la visione adottata dall’Alliance
rende il protocollo non solo Smart City oriented
ma anche enterprise oriented”.
STRATEGIA
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Pierpaolo Palazzoli, Head of
operations and innovation
projects per A2A Smart City