In crescita sia il business tradizionale wholesale in Italia sia quello dei servizi ICT rivolti
alla clientela corporate. Nel piano 2017-2021 spazio alla crescita e all’espansione
anche in altre aree.
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giugno 2017
C
on il 2016 Retelit ha portato a termine la fase di
rilancio e di ritorno alla crescita con importanti
risultati, mentre dal 2017 prende il via il piano di
espansione del business incentrato su una strategia
di diversificazione.
Artefice dei risultati ottenuti e dei progetti futuri è
il nuovo management arrivato a guidare la socie-
tà a inizio del 2015 rappresentato da
Dario Pardi
e
Federico Protto
, rispettivamente presidente e
amministratore delegato della società, e il quadro
dato dai numeri della società indica un percorso
di crescita molto positivo. Prima di tutto il fattu-
rato, che in due anni è passato da circa 37 milioni
di euro a 49,6 milioni, ma a fine 2016 l’azienda ha
registrato anche un forte miglioramento del risul-
tato operativo, registrando il primo utile operativo
nella sua storia pari a 2,2 milioni di euro.
Le ragioni della crescita
Circa il 90% del business aziendale di-
pende dal mercato wholesale delle te-
lecomunicazioni in Italia: “È un merca-
to, quello che noi classifichiamo come
wholesale nazionale e internazionale,
che cresce ancora, ma siamo riusciti
a crescere più velocemente e a dop-
pia cifra in questo segmento perché
abbiamo sfruttato delle nicchie molto
importanti – spiega Protto. Una delle
attività che ci siamo ‘inventati’ è stata
per esempio quella di portare la con-
nettività in fibra alle torri di diversi ope-
ratori della telefonia mobile presenti
LA FORTE CRESCITA
E I PIANI DI ESPANSIONE
DI RETELIT
Ruggero Vota
in Italia. Era una nicchia libera, nella quale ci sia-
mo proposti registrando subito un forte consenso.
Chiaramente questi operatori si stanno attrezzando
per andare a supportare i nuovi livelli di prestazio-
ni che saranno richiesti dall’IoT, dalla trasmissione
via mobile dei filmati 4k e anche dal prossimo 5G”.
Una spinta al fatturato è poi arrivata anche dalla
crescita dei servizi ICT infrastrutturali oerti alla
clientela corporate attraverso la rete di 15 data cen-
ter presenti in tutta Italia: “Questa divisione, che noi
definiamo Business, in due anni è cresciuta molto
velocemente e la sua quota nel nostro fatturato è
passata dal 3% al 13%. È una delle importanti aree
di sviluppo sulle quali puntiamo per il futuro”.
Importante anche il capitolo investimenti. Nel po-
tenziamento della propria infrastruttura la società
ha infatti investito oltre 35 milioni di euro. L’infra-
struttura in fibra ottica della società al
31 dicembre 2016 si sviluppa su circa
218.000 chilometri di fibra ottica, di
cui 62.000 presenti in nove Reti Me-
tropolitane.
Nel corso dell’anno è stata anche inau-
gurata la ‘cable landing station’ a Bari,
terminale italiano del cavo sottomarino
AAE-1, che fornisce un collegamento di
25.000 chilometri di fibra ottica a bas-
sa latenza tra l’area del Mediterraneo,
il Middle e Far East fino a Hong Kong.
“Dal nuovo anno abbiamo iniziato la
commercializzazione, ci rivolgiamo a
tutte quelle entità che sono interessate
a sviluppare business nelle aree a forte
STRATEGIE AZIENDALI
Dario Pardi, presidente di Retelit