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giugno 2017

sottolinea

Sonia Cosma Anellino

,

Senior Sales Manager Italy di Wa-

com Business Solutions. I punti

vendita sono quindi stati dotati

di tavolette WACOM da 11” per la

raccolta della firma, scegliendo

una soluzione flessibile che per-

mettesse sia l’utilizzo desktop tra-

mite pc touchscreen, sia mobile

per i diversi canali, dallo store di

proprietà ai corner temporanei

situati nei centri commerciali del

territorio.

Accelerare la trasformazione digitale

“L’adozione della firma grafometrica ha comportato

una ridefinizione non solo del layout del punto ven-

dita ma anche della struttura del documento in sé,

che è stato rivisto in termini sia di contenuti, sia di

veste grafica sia di numero di firme necessarie per

la sottoscrizione del contratto” È stato necessario

studiare anche la riduzione del peso in termini di kB

del documento digitale da trasferire direttamente sul

data center dell’azienda, per sopperire ai problemi

di connettività - con trašco superiore anche ai 40

GB al giorno - e per i quali si aveva a disposizione

solo rete 3G degli operatori telefonici. Infatti, una

volta compilato il documento, a prescindere dal luo-

go in cui viene sottoscritto, esso viene direttamente

salvato dal database locale al data center centrale,

risultando direttamente integrato con il gestionale

dell’azienda e rimanendo online e disponibile sull’a-

rea personale del cliente nel sito. “La nostra policy

si focalizza nello spingere il cliente ad utilizzare la

firma grafometrica e uscire dal punto vendita senza

alcun foglio in mano”. Esistono ancora clienti che

preferiscono avere una copia cartacea: in tali casi,

viene redatto un contratto fisico che viene poi di-

gitalizzato tramite scansione e conservazione so-

stitutiva, come fatto per tutti i documenti cartacei

precedenti all’introduzione della firma grafometrica.

Si tratta di attività time consuming, ma necessarie

in questa fase ancora di transizione per i clienti. Il

progetto di Firma digitale è stato esteso all’intera

struttura commerciale di Alperia, in concomitanza

con una ridefinizione del layout degli spazi dedicati

al pubblico, del nuovo brand e della ricollocazione

del personale nei punti vendita.

Benefici concreti e sviluppi futuri

La facilità di utilizzo e la possibilità di uscire dal

punto vendita senza alcun documento cartaceo

sono state apprezzate dai clienti, e anche quelli

più anziani si sono mostrati interessati a provare la

firma grafometrica (circa il 40%

dei clienti retail ha più di 60 anni):

attualmente più del 50% dei nuovi

contratti retail sono redatti tra-

mite firma grafometrica.

L’introduzione della firma grafo-

metrica ha consentito l’elimina-

zione degli archivi fisici, con un

conseguente risparmio di carta e

toner (fattori importanti per l’a-

zienda, molto attenta alle tema-

tiche green), oltre a un notevole

risparmio di tempo e recupero

di capacità produttiva del 90%.

Il progetto è stato realizzato in 2 mesi, senza ri-

scontrare alcuna seria problematica, né rifiuto da

parte di clienti e/o dipendenti. Seguendo questa

scia positiva e volendo continuare con il processo

di automazione e ridefinizione smart dei processi,

nel 2017 Alperia aprirà un canale online di sotto-

scrizione dei contratti, tramite l’introduzione della

firma remota in modalità FEA (Firma Elettronica

Avanzata) per avvicinarsi al cliente e facilitarlo ulte-

riormente senza richiedergli di recarsi fisicamente al

punto vendita fisico. I prossimi passi riguarderanno

l’estensione della firma grafometrica anche per le

modifiche ai contratti già esistenti e non solo per

la sottoscrizione di nuovi; l’introduzione di virtual

teller nei Comuni, una soluzione remota che, tramite

sistemi di video-comunicazione ad alta definizio-

ne, terminali self-service e l’integrazione di tecno-

logie come la firma autografa cifrata, fornisce ai

clienti un servizio di sportello virtuale remoto per

sostituire i servizi tradizionali, evitando al cliente

di doversi recare al punto vendita e migliorandone

così la soddisfazione, e all’Azienda di dover aprire

un negozio fisico. Inoltre si vuole dare sempre più

spazio al mobile, sempre nell’ottica della firma di-

gitale, potenziando dell’App e configurandola come

strumento di sottoscrizione di nuovi contratti, sfrut-

tando la FEA. “Abbiamo tante idee, l’importante è

essere consapevoli di dove si vuole arrivare, per-

ché questo processo di digitalizzazione deve esse-

re visto non solo come un’interfaccia nuova per il

cliente, perché può anche generare nuovi modelli

di business. Stiamo, infatti, valutando la possibilità

di abilitare nuovi servizi sul territorio, sfruttando le

nostre infrastrutture, con l’obiettivo di supportare

e facilitare le attività tipiche del nostro territorio.

Fondamentale, però, è lavorare sempre sull’ingaggio

dei dipendenti per trasferire le idee alle fasi opera-

tive: senza, rimarrebbero solo idee”.

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