L’e cienza energetica, assieme alla riduzione degli sprechi, è uno strumento per abbattere
i costi fissi aziendali. Punto di partenza è un audit energetico basato sul monitoraggio
dei consumi per scegliere gli interventi di e cientamento più utili. Ecco perché l’ICT
e l’IoT hanno un ruolo importante quando si parla di energia.
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giugno 2017
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rima domanda: perché l’e cienza energetica?
Prima risposta: perché con l’e cienza energe-
tica un’azienda può tagliare i costi fissi, le bollette
in questo caso, e contemporaneamente migliora-
re le performance dei macchinari e la produttività
in generale.
Seconda domanda: ma davvero si può? Sì, certa-
mente, e sempre più esperienze lo dimostrano. Si
aggiunga che in Italia non abbiamo niente da impa-
rare nel campo delle soluzioni per l’e cienza ener-
getica: è un settore in cui esistono le competenze
necessarie e per quanto riguarda le tecnologie, esse
sono ampiamente disponibili.
Se poi si guarda al beneficio collettivo a parlare sono
i numeri: sommando i risparmi teorici conseguibili a
seguito dell’adozione di soluzioni e tecnologie per
l’e cienza energetica, e tenendo contro del pos-
sibile eetto sostituzione tra le tecnologie stesse,
la riduzione potenziale dei consumi energetici na-
zionali potrebbe essere di 297 TWh all’anno fino al
2010, di cui 44 TWh elettrici e 253 termici. Per fare
un paragone, è come se ogni italiano portasse sul-
la propria testa 55 lampadine da 60 watt sempre
accese per 24 ore su 24; lampadine che dieci anni
fa erano 45. Un terzo dei consumi deriva dall’in-
dustria, un terzo dal civile e un terzo dai trasporti.
In passato nell’attività delle imprese l’energia non è
mai stata considerata un problema, di qui la scarsa
attenzione. La dipendenza dalle fonti fossili esauribili
non era tema di dibattito, idem l’inquinamento. Poi
le cose sono cambiate. Le tensioni politiche e alcuni
black-out causati dalla combinazione tra picchi di
consumo e fattori climatici avversi hanno portato
EFFICIENZA ENERGETICA
COME FARE?
Michele Ciceri
l’attenzione sulla delicata sostenibilità dei sistemi
energetici, nel contempo è aumentata la sensibilità
ambientale. Così ci si è sorpresi a scoprire quel che
si sapeva da sempre, e cioè che gran parte delle
emissioni di CO2 è imputabile al petrolio. A questo
punto si è capito che l’e cienza energetica ha il
valore di una fonte nascosta.
Oltre a essere una delle misure di contenimento
dei consumi, l’e cienza energetica è un fattore di
competitività. Nel primo trimestre 2017 il prezzo
dell’energia elettrica pagato dalle imprese italia-
ne ha superato del 30 per cento la media UE. Per
giunta a pagare di più sono le piccole aziende, in-
tese come le meno energivore, che secondo i dati
di ENEA dal 2008 a oggi hanno sopportato l’au-
mento maggiore in termini percentuali del prezzo
dell’energia elettrica. Nel mercato globale e nell’In-
dustria 4.0 votata all’e cienza dei processi queste
dierenze non sono sopportabili a lungo.
Consulenza e audit
La prima cosa da fare è trovare il consulente giu-
sto per l’analisi della situazione. Se non esiste un
vero e proprio energy manager all’interno dell’or-
ganizzazione, questa attività è normalmente a -
data all’esterno a professionisti oppure a Energy
Service Company. Entrambe queste figure possono
a ancare l’azienda nella scelta degli interventi di
e cientamento energetico, la dierenza consiste
nel fatto che una ESCo può supportare il cliente
anche nella ricerca dei fondi necessari a sostene-
re l’investimento o farsene carico essa stessa con
formule particolari di finanziamento.
ENERGY MANAGEMENT