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e l’utilizzo di tecnologie avanzate per

la realizzazione delle strutture di ul-

tima generazione. La nuova sfida dei

responsabili dei sistemi informativi, dei

servizi manutenzione e degli Energy

manager è quella di avvalersi di UPS in

grado di garantire un altissimo livello

di adabilità ed ecienza energetica.

Per questo settore Borri propone le se-

rie INGENIO, UPS monolitici con unità

da 60 a 200 kVA e UPSaver, UPS mo-

dulare da 400 a 1600 kW, che impie-

gano la tecnologia Green Conversion

basata su un algoritmo brevettato di

gestione del sistema batteria-inverter

per aumentare l’ecienza e prolun-

gare la vita della batteria rispetto ai

sistemi tradizionali. Altre caratteristi-

che specifiche sono lo spegnimento

automatico delle unità non necessa-

rie e la rotazione tra le varie modalità

operative, funzioni che massimizzano

costantemente l’ecienza dei sistemi,

come richiesto da tutti i data center

di ultima generazione.

Con sede in Italia, 15.000m

2

di spazio di

produzione e un’area completa di test

e collaudo, Borri può contare su più

di 80 anni di esperienza, una ricerca e

sviluppo multidisciplinare e un custom

engineering altamente qualificato. L’a-

zienda è presente in tutti e 5 i conti-

nenti con società controllate a Dubai

(UAE), Vancouver (Canada), Houston

(USA) e Kuala Lumpur (Malesia). Borri

può inoltre contare su un’ampia e com-

petente rete distributiva in grado di

fornire supporto tecnico e assistenza

on-site in più di 30 Paesi nel mondo.

Stefano De Lellis, marketing mana-

ger, BTicino

- I dati, oltre a cresce-

re in termini di quantità, guidano la

maggior parte dei processi decisio-

nali. Al punto che, in molte realtà, il

dato è diventato un autentico

asset

aziendale, da proteggere e valoriz-

zare.

Alcuni fattori pratici da tenere

in considerazione sono il dimensiona-

mento dei locali e delle strutture per¯raggiungere

l’eccellenza operativa. Secondo noi i componenti di

un data center ¯devono essere gestibili, per poter

durare negli anni per qualità e facilità di movimen-

tazione; modulari, per poter crescere in funzione

delle specifiche esigenze abbattendo

i costi operativi; flessibili: la modula-

rità rappresenta il presupposto per¯la

flessibilità, che permette di adeguare

l’infrastruttura alle e ettive esigenze

dello specifico settore di mercato in cui

opera un’azienda; ecienti dal punto di

vista energetico, per cui è fondamen-

tale verificare i consumi necessari per

garantire adeguate condizioni ambien-

tali alle apparecchiature elettroniche

custodite all’interno dei rack. Legrand,

che già propone un’intera gamma di

soluzioni per il cablaggio strutturato e

dati,¯¯intende ra orzarsi anche in Italia

con soluzioni integrate per ogni tipolo-

gia di data center, dal piccolo rack da

server room all’intero data center con

locale tecnico di potenza¯per i grandi

spazi e la co-location. Tra i prodotti

che rendiamo disponibili troviamo i

quadri di media e bassa tensione, tra-

sformatori green, quadri di condensa-

zione, gruppi di continuità, soluzioni

di ra reddamento,¯di canalizzazione,

bus bar di alimentazione, racks e ac-

cessori, cablaggio strutturato in fibra

e rame, sistemi antintrusione, barrie-

re tagliafuoco, sistemi di misura, PDU

intelligenti e molto altro.

Davide Badiali, RCDD, Field Applica-

tion Engineer, CommScope

- Il layout

di un data center è altrettanto impor-

tante quanto il tipo di cavo in rame,

in fibra ottica o software di gestione

utilizzati al suo interno. Tutta la con-

nettività può risentirne a seconda di

come questo sia stato progettato o re-

alizzato. Secondo noi i fattori da pren-

dere in considerazione sono tre: le di-

mensioni, la crescita prevista e il fatto

che si tratti di una nuova installazione

o di un ampliamento. CommScope ha

introdotto il concetto di ‘Connected

& Ecient Data Center’, che fornisce

un approccio olistico all’implementa-

zione e gestione del data center che

permette:

migrazione ad alte velocità

(scalabilità): il traco

continua a crescere costantemente, per cui l’in-

frastruttura del data center deve essere perfor-

mante per supportare più velocità, quelle attuali

e quelle future:

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TAVOLA ROTONDA – Datacenter 4.0

ottobre 2016

Daniele Iseppi, direttore

commerciale Italia, Borri

Davide Badiali, RCDD,

Field Application Engineer,

CommScope

Stefano De Lellis, marketing

manager, BTicino