Secondo le stime di Terna e del Mi-
nistero dello Sviluppo Economico,
il consumo elettrico complessivo
della Pubblica Amministrazione
nel 2012 (ultimo
anno dispobibile) è
stato di 20-30 TWh,
pari a circa l’8% del
consumo elettrico
nazionale.
Nello stesso anno, il
consumo termico è
stato stimato in 60-
70 TWh, pari a circa
il 10% del consumo
nazionale. La PA italiana è titolare
di un patrimonio immobiliare di cir-
ca 530mila unità, di cui 52mila ri-
feribili a scuole e 38mila a uffici. Il
numero delle unità immobiliari è
importante, perché gran parte del
consumo energetico, elettrico e
termico, è imputabile proprio agli
edifici. La conseguenza diretta è
l’alto potenziale di risparmio in
capo alla PA, che tra l’altro ha as-
sunto un ruolo di rilievo sia a livello
europeo sia na-
zionale sulla scor-
ta di documenti
p r og r amma t i c i
quali la Direttiva
e u r o p e a
2012/27/UE e l’ul-
tima SEN, Strate-
gia Energetica Na-
zionale.
Un potenziale che
porebbe esprimersi meglio se non
ci fossero delle barriere molto dif-
ficili da superare.
Nell’ultimo Energy Efficiency Re-
port, il Politecnico di Milano ne ha
inviduate soprattutto tre: una ba-
riera conoscitiva, legata alla scar-
sa consapevolezza dell’importan-
za delle gestione energetica; una
bariera finanziaria, legata all’in-
capacità di reperire risorse finan-
ziarie per realizzare interventi di ef-
ficienza energetica; infine una bar-
riera realizzativa, correlata invece
alla difficoltà di coinvolgimento da
parte della PA di fornitori di servizi
e soluzioni per l’ef-
ficienza energetica,
a cominciare dalle
Energy Service
Company (ESCo).
Di seguito cerchia-
mo di analizzarle
meglio aiutandoci
con i dati contenu-
ti nel report del Po-
litecnico.
Obblighi e incentivi nella PA
Oltre che delle barriere da supe-
rare, la Pubblica Amministrazione
ha degli obblighi in tema di Effi-
cienza Energetica.
Tre in particolare.
Il primo è la nomina dell’Energy
Manager per i soggetti con con-
sumi annui superiori a 1.000 ton-
nellate equivalenti di petrolio TEP
(Legge 10/91).
Nonostante l’obbligo, FIRE ci infor-
ma che a fine 2013 solo il 15%
delle PA obbligate (circa 1.000)
hanno provveduto alla nomina
dell’EM.
Il secondo obbli-
go è relativo alla
realizzazione di
nuovi edifici (sia
occupati sia di pro-
prietà) a energia
quasi zero a parti-
re dal 31 dicem-
bre 2018 (la dispo-
sizione è contenu-
ta nel DL 4 giugno 2013).
Il terzo è l’ottenimento dell’Atte-
stato di Prestazione Energetica
APE per gli edifici in cui una me-
tratura utile totale di oltre 500mq
(che diventerà 25mq a partire dal
9 luglio 2015) sia abitualmente fre-
quentata dal pubblico.
Programmati 25 milioni di euro di
investimenti pubblici fino al 2020,
ingenti le stime sugli interventi pri-
vati. L’edilizia primo settore con le
opere di riqualificazione ed effi-
cientamento energetico.
12 Comuni dell’Intesa Program-
matica d’Area Pedemontana del
Grappa e Asolano (TV) hanno pre-
sentato un documento di pro-
grammazione con-
diviso che supera i
confini comunali e
definisce gli inter-
venti da qui al
2020. Si tratta di
uno dei primi PAES*
d’area e apre una
nuova fase di svi-
luppo culturale ed
economico.
Gli investimenti previsti
La Pubblica Amministrazione ha
pianificato nel territorio 25 milio-
ni di investimenti su efficienta-
mento, produzione di energia da
fonti rinnovabili e riqualificazione
edilizia. Altrettanto ambiziose sono
le stime sugli interventi privati: l’o-
biettivo proposto dalla strategia
Europa 2020 sarà superato con una
riduzione di emissioni di CO2 che
arriva oltre il 25%.
Borso del Grappa, Castelcucco,
Cavaso del Tomba, Crespano del
Grappa, Fonte, Maser, Monfumo,
Mussolente, Paderno del Grap-
pa, Pederobba, Possagno, San
Zenone degli Ezzelini sono i Co-
muni che hanno
realizzato il PAES
in meno di sei
mesi, grazie al sup-
porto tecnico del
Consorzio per lo
Sviluppo
della
Bioedilizia, il so-
stegno della Ca-
mera di Commer-
cio di Treviso e il
coinvolgimento della Regione Ve-
neto come ente di supporto.
Mariano Carraro
, segretario re-
gionale all’Ambiente e all’Energia,
ha rimarcato il valore dell’iniziati-
va: “Consideriamo questa espe-
rienza una punta di diamante in Ve-
neto, un percorso pilota a cui altre
realtà stanno guardando, un esem-
pio di buona amministrazione e
buona governance”.
A promuovere il primo PAES d’area
del Veneto e uno dei primi in Ita-
lia è stata l’Intesa Programmatica
d’Area (IPA), di cui fanno parte tut-
ti i comuni. Assieme ai soggetti pri-
vati del territorio l’IPA guarda con
decisione a un nuovo modello di
sviluppo centrato sullo smart land,
tema ben approfondito da
Fede-
rico Della Puppa
,
economista territo-
riale e docente del-
l’Università IUAV.
Ancor di più che
nelle smart city, nei
territori ‘periferici’
c’è necessità di una
crescita intelligen-
te, sostenibile e in-
clusiva, che attraverso politiche
diffuse e condivise garantisca una
migliore qualità di vita a cittadini e
imprese.
“Guardiamo al PAES come allo
starter della strategia di sviluppo
di sviluppo territoriale - ha affer-
mato
Italo Bosa
, Presidente del
Comitato di Coordinamento IPA-
Attraverso il Patto dei Sindaci il
Piano punta ad orientare gli inve-
stimenti territoriali pubblici e pri-
vati, anche facilitando l’accesso a
specifici strumenti finanziari”.
Il PAES come direttrice di sviluppo
Il PAES è quindi una griglia ope-
rativa che indica direzioni di svi-
luppo e propone una banca dati di
informazioni, prerequisito essen-
ziale per fare scelte consapevoli.
“Si parte dall’energia per concre-
tizzare un percorso di valorizzazione
del territorio che passa attraverso
una riorganizzazio-
ne nella gestione
delle risorse e dei
servizi ai cittadini -
ha ribadito
Luigi
Mazzaro
sindaco di
San Zenone-. Effi-
cientamento ener-
getico e produzio-
ne da fonti rinno-
vabili, edilizia e mobilità sono i set-
tori maggiormente coinvolti dal
piano, con ricadute dirette sull’at-
trattività dell’area e sul turismo, sul-
la riduzione dei consumi residen-
ziali e del settore produttivo”.
Il PAES fotografa i consumi ener-
getici e le emissioni di CO
₂
fino al
2009, anno base su cui program-
30
MAGGIO GIUGNO 2014
Efficienza Energetica nella PA
Una corsa a ostacoli
I Sindaci partono dall’energia
Pedemontana Smart Land per una strategia di sviluppo sostenibile
Edifici a energia
‘quasi zero’
a partire dal 2018
e Attestato
di Prestazione
Energetica
L’edilizia
(riqualificazione
energetica)
è il primo settore
di investimento
La Direttiva europea
2012/27/UE e la Strategia
Energetica Nazionale
hanno conferito alla PA
un ruolo di rilievo in tema
di efficienza energetica
Smart Land: nei territori
periferici, più ancora
che nelle smart city,
c’è necessità di una
crescita intelligente,
inclusiva e sostenibile
ENERGY MANAGEMENT