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È

tra noi, ormai realtà visibile e misurabile; sembra ieri

quando si ascoltava di Learning Machine, di Smart

Machine e ci si chiedeva, con una punta di scettici-

smo, quanto lontano fosse il giorno in cui queste no-

vità avrebbero fatto la comparsa in molte delle attività

produttive prettamente umane. Ora la Smart Machine

Age è qui, muove i primi passi e promette già trasforma-

zioni profonde. Secondo Gartner il ciclo delle tecnologie

smart è appena cominciato e ci si attende che duri al-

meno 75 anni, anni ricchi – è l’auspicio – di opportunità.

Ciò che caratterizza le tecnologie smart è la capacità di

imparare dall’esperienza, generando risultati capaci di

sorprendere gli stessi ideatori/creatori. Grazie alle reti

Deep Neural (Dnn, deep neural network) le Smart Ma-

chine sono in grado di reagire al contesto realizzando

soluzioni adattive e si dimostrano particolarmente effi-

caci soprattutto nei dati immagini, voci, video o testi, in

cui i Dnn imparano da se stessi e sono capaci di nuove

operazioni che nessuno ha codificato prima per loro.

Soprattutto, si dimostrano più efficienti delle persone nel

riconoscimento facciale e delle immagini, mentre non

raggiungono le prestazioni degli umani nel riconosci-

mento e nelle traduzioni linguistiche. I Dnn oggi disponi-

bili hanno ancora un discreto numero di limitazioni, ma i

miglioramenti dell’hardware attesi nell’immediato futuro

sono destinati a costruire risultati duraturi.

Dnn per Smart Machine adattive

Le Smart Machine rappresentano una ‘super classe’

emergente di tecnologie capace di operare su un ampio

ventaglio di lavori e di portare un grande valore aggiunto

ai processi di business. Le tecnologie si definiscono

Smart quando sono in grado di imparare dall’esperienza

e possono produrre risultati del tutto inattesi. Due le tipo-

logie fondamentali oggi disponibili, la cui combinazione

può dare origine a soluzioni ibride: ci sono le ‘Perceptual

Smart Machine’ che classificano progressivamente gli

input e le ‘Executive Smart Machine’ che aggiustano

progressivamente il proprio comportamento. Esiste

inoltre un precursore storico di entrambe le categorie,

il sistema ‘rule-based’. Le Smart Machine ‘perceptual’

assimilano ingenti moli di dati e progressivamente iden-

tificano i differenti oggetti, a partire da quelli più semplici

(come una linea di contrasto in una foto) fino a quelli più

complessi e astratti. Si tratta di prodotti la cui funziona-

lità è legata dal modello che utilizzano, costruito dai data

scientist. Nei veicoli autonomi, per esempio, ci sono (e

ci saranno) Dnn che processano flussi di dati da video,

radar, microfoni, sensoristica varia. Le Smart Machine

Scenari sempre più smart per le tecnologie del presente

TOM AUSTIN, WILL CAPPELLI, SIMON F JACOBSON, LISA KART, ALEXANDER LINDEN, MARK HUNG,

CHARLOTTE PATRICK, MAGNUS REVANG, MARTIN REYNOLDS, NOHA TOHAMY*

Fonte: Gartner

DOSSIER

marzo-aprile 2017

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Fonte: Gartner