Executive marzo - aprile 2011 - page 42

CONTEXT-AWARE COMPUTING: PROBLEMI PRINCIPALI
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marzo-aprile 2011
degli strumenti di collaborazione e comunicazione. Tutto que-
sto richiede un alto livello di competenza e un coinvolgimento
attivo del management nella definizione dell’ambito di inter-
vento e dei processi di sourcing, coordinamento e implemen-
tazione.
I Cio dovranno istituire centri di competenza specializzati nel con-
testo, oppure ampliare quelli già esistenti includendo il context-
aware computing tra gli obiettivi, come hanno già fatto negli ultimi
cinque anni per i gruppi di lavoro mobili ad alto rendimento e per
l’e-commerce. Le organizzazioni dovranno avere la possibilità di
collegare i progetti sul context-aware computer ad altre iniziative
e investimenti, ad esempio quelli riguardanti le comunicazioni uni-
ficate e la collaborazione.
Ricerche in programma:
Saranno realizzati case study, giustifi-
cazioni aziendali, piani di sviluppo delle competenze e frame-
work da utilizzare a integrazione delle best practice. Saranno
studiate le opzioni di implementazione, gestione operativa e
sourcing in grado di supportare modelli di business differenti
per il context-aware computing.
*RESEARCH VICE PRESIDENT
BOX 2 – L’architettura CoDA
Il termine CoDA indica uno stile di architettura che tiene con-
to di aspetti tecnici, informativi e aziendali. Nel 2007, Gart-
ner ha identificato l’architettura CoDA come una delle best
practice da tenere in considerazione per l’espansione del-
le capacità aziendali in vista della creazione e del sourcing
di soluzioni sensibili al contesto. Nel 2008, Gartner ha de-
finito alcuni framework che includono stili di client compu-
ting e template per i modelli di informazione e il provisio-
ning di elementi contestuali. Le ricerche di Gartner sull'ar-
chitettura CoDA analizzano il modo in cui si evolveranno al-
cuni tipi di sistemi, ad esempio i motori di presenza nei si-
stemi di comunicazione, i motori analitici nelle offerte di bu-
siness intelligence e i broker di localizzazione nei sistemi
wireless, per acquisire una maggiore sensibilità al conte-
sto. La diffusione del context-aware computing porrà nuo-
ve problematiche agli architetti aziendali e agli sviluppato-
ri di software:
• l’introduzione di motori di inferenza, funzioni di sicurez-
za orientate ai modelli e funzioni di ricerca arricchite da
elementi contestuali in applicazioni che in precedenza
avevano il solo compito di abilitare un determinato pro-
cesso aziendale. Sarà necessario applicare i principi del-
l’architettura Soa (Service Oriented Architecture) per po-
ter espandere e gestire correttamente le complessità in-
trinseche di questi modelli;
• la creazione di agenti e “supplicant” sui dispositivi di frui-
zione che permettano di filtrare e generare in modo in-
telligente le informazioni da raccogliere per abilitare ser-
vizi arricchiti da elementi contestuali;
• nuove combinazioni di servizi su architetture di comu-
nicazione unificate, architetture mobili e architetture di
software sociale, collegate da tessuti di ricerca;
• la privacy e le implicazioni delle analisi nominative e ano-
nime sui comportamenti, gli spostamenti e le informa-
zioni relative a persone, luoghi e oggetti;
• una nuova prospettiva di osservazione sulle architettu-
re client/server, in particolare sui cosiddetti “rich client”.
Per affrontare queste problematiche, architetti e pianificato-
ri dovranno valutare il modo migliore per utilizzare le nuove fon-
ti e i nuovi tipi di informazioni, e il modo in cui le applicazioni
che in precedenza operavano in ambienti isolati possano ora
essere combinate per fornire nuove capacità. Benché sia teo-
ricamente possibile sviluppare applicazioni arricchite da ele-
menti contestuali senza aderire ai principi dello sviluppo e del-
la progettazione orientata ai servizi, le aziende in ritardo nel-
l’adozione della Soa saranno fortemente svantaggiate nella ca-
pacità di utilizzare il context-aware computing (ad esempio,
l’architettura Soa offre la modularità necessaria per ottenere
e adattare i dati provenienti da più fonti). Di conseguenza, que-
ste aziende tenderanno probabilmente ad adottare soluzio-
ni in outsourcing per usufruire dei servizi sensibili al contesto.
L’architettura CoDA fornirà alle aziende un frame-
work per il superamento di questi ostacoli, in particolare:
• un modello per le informazioni contestuali che permet-
ta di organizzare e collegare i diversi elementi di dati nel-
le categorie primarie di ambiente, processo, comunità
e identità;
• un framework tecnologico che permetta alle organizzazioni
di astrarre i componenti dell'architettura aziendale in
modo da allineare i fornitori di applicazioni, servizi di co-
municazione, servizi di rete e dispositivi di fruizione;
• una visione dei processi orientata all’utente che utilizzi
le informazioni contestuali per adattare il processo alle
caratteristiche peculiari dell’utente.
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