CONTEXT-AWARE COMPUTING: PROBLEMI PRINCIPALI
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marzo-aprile 2011
di questi sistemi, esattamente come hanno fatto con l’adozione
dell’e-commerce e successivamente del commercio mobile.
Le aziende dovranno imparare a reperire da fonti esterne le in-
formazioni contestuali e i servizi correlati, come la gestione del-
l’affidabilità dei dati (ed eventualmente a distribuire o rendere
accessibili contenuti che in passato erano riservati al solo uso in-
terno). Inoltre, poiché i gestori di dati contestuali prolifereranno,
le aziende dovranno scegliere con attenzione i propri partner. Le
tecnologie consolidate, come i motori di ricerca e di inferenza,
dovranno essere ampliate con l’inclusione di servizi a valore ag-
giunto che supportino il context-aware computing. Per gestire le
relazioni con i broker di elementi contestuali, gli utenti dovranno
studiare nuovi modelli di prezzo (per accesso al database), nuovi
contratti di servizio e nuove classi di fornitori.
I servizi contestualmente arricchiti e l’abilitazione delle espe-
rienze legate al contesto mostrano una stretta correlazione con
i principi fondanti del cloud computing – elasticità e scala – so-
prattutto sotto l’aspetto commerciale, perché i fornitori di ele-
menti contestuali dovranno adattarsi agli ambienti in modo
intelligente e con paradigmi economicamente redditizi per tutte
le parti interessate. Gli utenti finali dovranno avere la possibilità
di richiedere la personalizzazione di un servizio in modo istan-
taneo, e a questo riguardo l’infrastruttura avrà un ruolo deter-
minante. Allo stesso modo, l’analisi dei modelli (pattern)
contribuirà a rendere le applicazioni context-aware più intelli-
genti poiché permetterà di stabilire quando sia opportuno cam-
biare il modo di avvicinarsi a un determinato utente finale o a
una data situazione.
Ricerche in programma.
Si studierà come le aziende e i fornitori
possano gestire gli aspetti riguardanti la sicurezza, la privacy e
l’affidabilità dei dati nei modelli di business e nelle implementa-
zioni senza incidere negativamente sull’esperienza degli utenti.
Saranno analizzate le correlazioni tra i broker di elementi conte-
stuali e i broker di servizi cloud, nonché i modelli economici dei
fornitori di servizi cloud e di servizi contestualmente arricchiti. Si
cercherà di stabilire con precisione quando, e in quale misura, si
possano analizzare i framework sensibili al contesto per identifi-
care modelli aziendali e collettivi che, a loro volta, possano essere
utilizzati dalle aziende per modificare le proprie offerte e i propri
comportamenti. Sarà inoltre aggiornato e ampliato il modello di
dati dell’architettura CoDA (context delivery architecture) e sa-
ranno individuate le sue correlazioni con le applicazioni mobili, i
portali, la gestione dei contenuti e la Pattern-Based Strategy.
4. Come dovranno evolversi i fornitori in risposta alla
segmentazione del mercato del context-aware compu-
ting nei prossimi cinque anni?
Emergeranno fornitori di elementi contestuali che opereranno in
ambienti isolati all’interno del firewall su scala molto più ridotta
BOX 1 – Opportunità e problematiche del context-aware computing
Sul piano economico, il context-aware computing si propone
di abbassare i costi di cambiamento del contesto per au-
mentare l’efficienza e l’efficacia delle attività aziendali.
Benché le capacità delle applicazioni siano notevolmente
migliorate, la maggior parte degli utenti deve ancora cer-
care di propria iniziativa i contenuti di interesse navigando,
scaricando ed eseguendo le applicazioni, oppure iscriven-
dosi manualmente ai servizi desiderati.
Il principio centrale del context-aware computing è quel-
lo di utilizzare una serie di dati sull’utente finale, ad
esempio l’ambiente, i processi, le comunità e le identità
utilizzate nelle interazioni con le tecnologie informatiche.
A questo scopo, i sistemi devono poter utilizzare varie in-
formazioni per abilitare interazioni personalizzate con gli
utenti finali che anticipino o facilitino la ricerca dei conte-
nuti e delle applicazioni desiderate, e che mantengano di-
namicamente questa sensibilità al contesto mentre l’uten-
te si sposta tra più sessioni, applicazioni e dispositivi. Il mi-
glioramento di queste capacità sarà rilevante per le
aziende “mainstream”: renderà più convenienti e inte-
ressanti per i consumatori le operazioni di ricerca e utiliz-
zo dei prodotti e dei servizi; i dipendenti potranno passa-
re più velocemente da un’attività all’altra e collaborare in
modo più efficiente ed efficace; infine, le interazioni busi-
ness-to-business potranno essere condotte con maggiore
agilità. Le interazioni personalizzate assumeranno quat-
tro forme di sensibilità al contesto:
• suggerimenti automatici basati su una conoscenza
parziale del contesto;
• interazioni guidate basate su criteri probabilistici;
• regole definite dall’utente che permettano agli utenti fi-
nali di calibrare le proprie esperienze;
• meccanismi automatizzati univoci imposti dalle aziende
(per l’applicazione forzata di determinate regole e cri-
teri) o dai fornitori di contenuti e di servizi (per il raffor-
zamento dei rispettivi modelli di business).