INTERVISTA DI COPERTINA
A CURA DI PINO FONDATI
LA FIBRA
FORTE
DELL’
ABRUZZO
A
scuola ci insegnano che, da punto di vista geografico, fa saldamente parte del centro Italia,
ma che dal punto di vista storico-economico-sociale è parte integrante del sud. Benvenuti in
Abruzzo, terra di contrasti, dove la gente è allo stesso tempo “forte e gentile” (la definizione è di
Primo Levi), e dove finisce il sud e comincia il nord. O il contrario, a seconda della direzione da cui
si proviene. Una regione di cerniera, dunque, dove abita “gente di confine, con un’unica morale:
il lavoro” (così nel 1972 il pescarese Ennio Flaiano), e il contrasto lo si vede anche nella natura, bel-
lissima. Già perché questo forse è l’unico posto d’Italia dove si può fare una foto in posa tra le nevi
di montagna (Maiella o Gran Sasso, fate voi) avendo sullo sfondo il mare Adriatico, così vicino e
per niente lontano. Perché allora meravigliarsi se questo sentirsi abitanti di una terra di passaggio
(ma da qualche anno un numero crescente di persone “foreste” qui mette radici) si riflette anche
nelle analisi economiche? “Se consideriamo il Pil, siamo la prima regione del sud e l’ultima del
nord”. Così Alfredo Castiglione, vicepresidente e Assessore allo sviluppo e all’innovazione della Re-
gione Abruzzo, che ci fa conoscere da vicino lo stato dell’economia abruzzese. Tra luci e ombre.
Contrasti, appunto…
Gli ultimi dati sull’economia abruzzese sono abbastanza incoraggianti. Vuol dire che la crisi
si allontana?
A leggere i numeri, il trend sembra indicare una ripresa lenta ma costante. Un dato su tutti: nel
2010, il volume d’affari legato all’export delle imprese abruzzesi è aumentato del 18,8%, grazie alle
performance nei paesi extra-UE, in particolare nell’area del Mediterraneo e in Cina. Nelle esporta-
zioni verso la Cina, la nostra pelletteria, concentrata nella Val Vibrata, registra una crescita del 40%,
dovuta in massima parte alla qualità del prodotto. Nel contesto di crisi, la Regione ha svolto un
ruolo determinante. Basti pensare che l’ammontare complessivo dei finanziamenti messi a dispo-
sizione per l’innovazione, le reti d’impresa e l’accesso al credito è di 80 milioni di euro. Un investi-
mento che pone l’Abruzzo all’ottavo posto in Italia per dotazione complessiva, alla pari con l’Emilia
e Romagna, regione che esprime ben altra forza produttiva e industriale rispetto alla nostra.
Per fatturato, occupati e aziende presenti sul territorio, in particolare l’area industriale della
Val di Sangro, il settore auto è estremamente importante per l’Abruzzo. Qui le cose negli ul-
timi anni non sono andate molto bene…
Significativi anche gli investimenti regionali a supporto dell’indotto auto e moto che è strategico
per l’Abruzzo, con multinazionali come Fiat-Sevel e Honda, duramente colpiti dalla crisi eco-
nomica. Si tratta di circa 33,3 milioni di euro di fondi Fas. La stessa Sevel ha chiesto il nostro
contributo per il supporto al settore, a cui avrebbe fatto seguire un massiccio investimento
aziendale.
marzo-aprile 2011
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