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Officelayout 158
luglio-settembre 2014
Smart office
, un ponte verso l’ufficio del futuro
Da
Intermark Sistemi
un servizio di consulenza che affianca il cliente nella ricerca di soluzioni integrate
per spazi lavorativi 'Smart' con l’obiettivo di semplificare la gestione degli impianti, automatizzare
i processi e risparmiare energia
AZIENDE
COMPANIES
In un mondo che diventa sempre più
interconnesso, dove le nuove parole
d'ordine sono ottimizzazione, ra-
zionalizzazione e, non ultimo, soste-
nibilità ambientale, gli uffici e in ge-
nerale tutti gli ambienti corporate de-
vono innovare la propria infrastrut-
tura tecnologica per facilitare i pro-
cessi virtuosi di collaborazione e di
sviluppo della produttività aziendale.
Per colmare questo gap, Intermark Si-
stemi – distributore di soluzioni in-
tegrate nel mondo home & building
automation – ha sviluppato il proget-
to Smart Office, uno strumento infor-
mativo che rende immediatamente visibile come le tecnologie
oggi disponibili possono essere combinate per realizzare spazi
di lavoro confortevoli, funzionali e produttivi con il minimo con-
sumo energetico.
Con l’ingegner
Fabio Concezzi, amministratore delegato di Inter-
mark Sistemi
, ripercorriamo le tappe del progetto Smart Office
approfondendone i principali obiettivi.
“Il rapporto privilegiato con architetti, progettisti elettrici e utenti
finali, ha permesso di rilevare una crescente sensibilità nei con-
fronti dei sistemi di automazione impiantistica per i vantaggi ot-
tenibili in termini di comfort e di risparmio energetico – spiega
Concezzi. Spesso però la strada seguita è quella di trattare i diversi
impianti di climatizzazione, illuminazione, comunicazione mul-
timediale, controllo accessi, ecc. come isole a se stanti. Il risultato
sono impianti che non dialogano tra loro, con notevoli sprechi
sia in fase di installazione, sia durante la gestione del building.
Considerare e analizzare singolarmente ogni singolo impianto,
anziché in termini di sistema, è un errore che ha ricadute negative
che possono essere risolte unicamente intervenendo pesantemente
su componenti e cablaggi. Diventa quindi fondamentale, che l’edi-
ficio venga visto nella sua integrità sin dalle prime fasi del pro-
getto, abbiamo quindi pensato a un progetto di comunicazione
che rendesse immediatamente percepibili i vantaggi della
building automation. Nasce così il progetto Smart Office,
attraverso il quale vogliamo dare un chiaro messaggio su cosa
la tecnologia permette oggi realizzare a costi non necessariamente
superiori a quelli di impianti tradizionali”
A chi si rivolge e quali i benefici ottenibili per l’azienda?
Smart Office si rivolge ad architetti e ingegneri che fanno con-
sulenza alle aziende nella progettazione e redazione dei
capitolati per l’implementazione dei sistemi tecnologici, ma anche
all’utente finale al quale vengono illustrati i benefici sull’ope-
ratività e il benessere in ufficio attraverso audit tecnologici che
forniscono i parametri di risparmio possibili. Benefici che sono
strettamente connessi alle scelte progettuali adottate a monte.
Diverse sono infatti le strade percorribili, faccio un esempio, molte
aziende hanno un piano dedicato alle sale meeting e spazi di
riunione che non sono utilizzati in modo continuo; in questi casi
l’integrazione tra il sistema di prenotazione delle sale e la ge-
stione clima permette di portare gradualmente la temperatura
a livelli ottimali solo quando la sala è prenotata, senza sprechi.
Un altro aspetto molto importante è l’ottimizzazione delle ma-
nutenzioni, che con i sistemi di building automation possono
essere organizzate in funzione dei messaggi di allarme inviati
dal sistema se rileva apparecchi malfunzionanti. Il messaggio
che vorrei dunque dare al facility manager è che può convogliare
parte del suo budget di investimento annuale da semplice ma-
nutenzione degli impianti a investimenti in innovazione tecno-
logica che rendono possibile un risparmio energetico concreto
e un miglioramento dell’architettura e del comfort.
Quali i riflessi sulla progettazione degli spazi ufficio?
Il progettista ha la serenità di poter realizzare gli ambienti di
lavoro immaginando una flessibilità totale, perché la progetta-
zione integrata degli impianti rende lo spazio dinamico negli anni
successivi. Non si dovrà dunque preoccupare se l’open space da
lui progettato a distanza di qualche anno dovrà essere
trasformato in un piano dirigenziale, o se il numero dei dipendenti
dovesse drasticamente aumentare o diminuire. Prendiamo il caso
della luce, con la progettazione illuminotecnica tradizionale nel
momento in cui si spostano le pareti mobili si devono affrontare
tutta una serie di criticità, mentre laddove viene predisposto un
impianto BUS, l'impianto si può riconfigurare da computer mo-
dificandolo non solo in termini di controllo, ma anche di tem-
peratura colore, nel caso in cui ad esempio uno spazio prima de-
stinato a ufficio di design diventi un ufficio operativo.
Qual è il valore aggiunto offerto da Intermark Sistemi nella
progettazione integrata degli impianti?
Il valore aggiunto è dato da un gruppo di professionisti che opera
Fabio Concezzi,
amministratore delegato
di Intermark Sistemi
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