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Officelayout 158
luglio-settembre 2014
La stampa 3D per il design
Modellazione tridimensionale, prototipazione digitale
e stampa 3D:
a disposizione dei designer nuovi strumenti
e metodologie per la progettazione
“Le grandi sfide dell'ingegneria sono state da
sempre generatrici o incubatrici di nuove
tecnologie, agendo da piattaforma pilota di
adozione di nuovi strumenti e metodologie per
la progettazione e lo sviluppo di prodotto”
racconta Vettori. “Un esempio di una
tecnologia d'avanguardia oggi divenuta una
"commodity" nello sviluppo di prodotto è la
modellazione tridimensionale. In poco meno di
20 anni (1980-2000) l’offerta sul mercato si è
differenziata, e i costi si sono abbattuti,
diventati accessibili a tutti i settori industriali
e i settori di applicazione della modellazione
solida si sono moltiplicati e differenziati, fino
ad arrivare, oggi, alla convivenza sul mercato
di prodotti trasversali, adatti a qualsiasi
applicazione, e di prodotti verticali,
customizzati su un unico settore. ad esempio la
moda o il packaging. Oggi in 3D non si
progettano solo le automobili o i macchinari
industriali, ma qualsiasi oggetto consumer,
dall’elettrodomestico, al contenitore da cucina,
al capo di abbigliamento, dalla sedia o il
mobile di design alla bottiglia d’acqua.
La stesso sviluppo, ma più repentino grazie
allo sviluppo dei PC, sta avendo oggi il mercato
della simulazione, ovvero della prototipazione
virtuale degli oggetti, strumenti che
permettono di verificare il comportamento dei
prodotti prima che questi siano realizzati, non
solo valutazioni estetiche o funzionali, ma
attraverso la reinterpretazione delle
informazioni di una simulazione è oggi
possibile anche valutare il comfort di una
seduta, piuttosto che il benessere climatico
all’interno di un edificio o in una piazza.
Mosso da un benefico grande rumore mediatico,
oggi ci troviamo nel bel mezzo dell’esplosione
del mercato della manifattura digitale, la
stampa 3D, tecnologie grazie alle quali è
possibile non solo lo sviluppo ed
eventualmente la simulazione digitale di
prodotto, ma anche la sua realizzazione con
parziale o completa funzionalità, senza tutti
quegli investimenti in attrezzature, pre-serie
ecc. tipici della manifattura tradizionale”.
Quali ostacoli può incontrare il designer nel
passaggio dalla progettazione bidimensionale
alla modellazione tridimensionale e
prototipazione rapida con stampa 3D?
Gli ostacoli maggiori allo sviluppo delle
tecnologie digitali CAD 3D e Simulazione sono
stati, e purtroppo troppo spesso lo sono
ancora, due: i costi di investimento, spesso
ritenuti banalmente un costo senza benefici; e
la difficoltà ad affrontare i processi di
transizione. Strano ma vero in Italia c’è ancora
chi progetta esclusivamente attraverso un CAD
2D, perché il 3D è “costoso, inutile e poi anche
difficile”. È proprio in questo momento di
crescita, di proliferazione e di
democratizzazione delle tecnologie, che la vera
differenza sul mercato la fa chi sa cogliere
nuove applicazioni.
Un vantaggio fra tutti è quello di essere
riconosciuti come “pionieri” o
“evangelizzatori” come oggi vengono chiamati
nel circuito dei Fablab i primi artigiani digitali.
La dimostrazione stessa di quello che dico è
nei fatti … nella storia della stampa 3D.
Nata sotto un altro nome, Prototipazione
Rapida, è una disciplina che vede i suoi primi
passi nella ricerca dalla fine degli anni ’70 e la
nascita del primo oggetto stampato nel 1981,
mentre negli anni ’90 nascono le prime
costosissime macchine commerciali. Da allora
la Prototipazione Rapida ha avuto il suo
ingresso e il suo consolidamento sul mercato,
stabilizzatosi a costi comunque alti e quindi
sopportabili solo da grandi aziende o business
basati su tali tecnologie. Il rilancio al quale
stiamo assistendo oggi in questo mercato è il
frutto dei visionari di quegli anni. Grazie a
loro, oggi arrivano nelle nostre case le
stampanti 3D; grazie a loro, oggi possiamo
essere tutti sviluppatori di prodotto, ed è
sempre grazie a un altro gruppo di visionari
con medesime radici che oggi si possono
stampare oggetti finiti in metallo con
caratteristiche paragonabili a quelle di un
prodotto lavorato meccanicamente.
In che modo l’avvento della stampa 3D sta
cambiando il modo di concepire il prodotto?
La stampa 3D ha cambiato e sta cambiando il
tradizionale ciclo di sviluppo prodotto, al
punto da poter parlare di “un prima e un
dopo” il suo avvento.
Prima, il processo di sviluppo dei prodotti
passava inevitabilmente dall’officina e dalla
produzione. Forme, comfort, prestazioni …
La stampa 3D è solo uno dei componenti del fenomeno più generale della fabbricazione digitale, che parte dalla
modellazione matematica degli oggetti e poi si estende alla prototipazione digitale, alla prototipazione rapida e alla
produzione. Per capire come queste tecnologie possono essere utilizzate nel campo del design, abbiamo incontrato
Matteo Vettori, amministratore delegato e co-fondatore di e-FEM
, società di Ingegneria specializzata nell'erogazione di
servizi specialistici di simulazione, che ha maturato una notevole esperienza nel settore dell'arredamento collaborando
con aziende quali Kristalia, Artemide, B&B, Poltrona Frau e Walter Knoll
Matteo Vettori, amministratore delegato
e co-fondatore di e-FEM