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Officelayout 158
luglio-settembre 2014
La qualità dell’ambiente, soprattutto nei luoghi
di lavoro, è uno dei fattori per aumentare le pre-
stazioni individuali e dell’organizzazione. Piani-
ficare gli spazi-uffici significa dunque interpre-
tare le dinamiche sociali interne dell’azienda,
confrontandosi con differenti modelli di business
che richiedono scenari più dinamici, oltre che
nuovi valori sociali. La sfida del progetto ufficio
è trovare nuove soluzioni in grado di portare li-
velli di comfort, di qualità e di benessere, richie-
sti dal vivere evoluto, ma con costi e con un ap-
proccio ben diverso rispetto a quello a cui
eravamo abituati in passato”.
Temi che hanno trovato concretezza nella case
history di UniCredit, realtà impegnata nella rea-
lizzazione della nuova sede milanese di piazza
Gae Aulenti dove è stata data un'interpretazione
innovativa degli ambienti di lavoro come ha rac-
contato
Robel Woldetsion, RE Global Project, Uni-
Credit Business Integrated Solution
: “Il progetto
degli uffici è stato visto come strumento per far
evolvere l'organizzazione aziendale. Il “passato”
erano gli uffici singoli che si riflettevano in un
utilizzo inefficiente dello spazio; il “presente” è
la sede di Piazza Gae Aulenti dove è stato intro-
dotto l'open space supportato da un incremento
delle aree comuni; il “futuro” è lo smart wor-
king, una nuova modalità lavorativa, attual-
mente in fase di sperimentazione, che coinvolge
tre strutture fondamentali dell'organizzazione:
la parte di Human Resource, la funzione IT e la
struttura di Reale Estate. La prima richiede un
nuovo stile manageriale finalizzato non più a un
controllo diretto sul collega, ma una valutazione
degli obiettivi raggiunti; la funzione IT gioca un
ruolo fondamentale per semplificare la mobilità
delle persone, la struttura di Reale Estate ha il
compito di studiare nuovi worksetting per otti-
mizzare l'attività delle persone con un'atten-
zione all'efficienza dello spazio”.
Gli aspetti ambientali del posto di lavoro inclu-
dono elementi quali
il rumore, l’ illuminazione, la
qualità dell’aria, il comfort dal punto di vista
della temperatura, la disposizione degli arredi e
l’ergonomia, gli aspetti legati ai processi ma
anche agli obiettivi organizzativi.
Se le condi-
zioni ambientali non sono adeguate ciò si riper-
cuote negativamente sul senso di soddisfazione
lavorativa ma anche sulla produttività.
Con queste premesse sono state approfondite al-
cune variabili che il progetto deve considerare
nel perseguire gli obiettivi di qualità ambientale.
In primis
la luce
, che oltre a determinare il li-
vello di comfort, rappresenta uno strumento per
raccontare lo spazio come sottolineato da
Su-
sanna Antico, lighting designer, presidente di
APIL
. “Luce naturale e illuminazione artificiale
sono due strumenti con cui si stabilisce come
verrà visto e percepito lo spazio. La luce diurna
deve essere filtrata, dosata, si potrebbe dire ad-
dirittura domata; quella artificiale progettata in
base alle esigenze delle attività lavorative previ-
ste e di quelle psicofisiche degli utenti. Spesso
ci si accontenta di soluzioni preconfezionate che
soddisfano le norme in termini di abbagliamento
e livelli di illuminamento, senza sfruttare
l'enorme potenziale della luce. Il lighting desi-
gner ha un ruolo chiave nell'interpretare il pro-
getto architettonico, valorizzare la scelta di
materiali, finiture e di valutare le esigenze di il-
luminazione per la salute e benessere psicolo-
gico degli utilizzatori dello spazio. Ma anche nel
perseguire gli obiettivi di risparmio energetico,
che non può essere ricondotto a un semplice ta-
glio di costi”.
L’acustica
è un aspetto chiave del progetto.
“Ogni dipendente perde circa 24 giornate lavo-
rative all’anno a causa di interruzioni provocate
da rumori indesiderati. Rumore che potrebbe es-
sere evitato grazie a una corretta progettazione
acustica” ha affermato
Cristina Carrus, technical
and commercial coordinator Saint-Gobain Eco-
phon
citando le conclusioni a cui è giunta l'Eu-
ropean Facilities Management Conference volta
ad analizzare come le attività dei facility mana-
ger e una buona progettazione acustica possano
contribuire a ridurre i costi generati dal rumore
nei luoghi di lavoro. “Fino ad oggi non si è te-
nuto in considerazione l’effetto del rumore quale
fattore di disturbo o l’effetto positivo che un
buon ambiente acustico ha sulla produttività dei
lavoratori. La progettazione di uffici più aperti e
comunicativi ha causato un innalzamento dei
rumori di fondo e delle riflessioni sonore por-
tando, in generale, a scarsa qualità acustica e re-
lativo disagio lavorativo. Per trovare delle
soluzioni alle sfide acustiche negli edifici mo-
derni, devono essere presi in considerazione gli
aspetti che influenzano l'ambiente sonoro. È ne-
cessario comprendere come le persone vengono
influenzate dal suono, quali sono le loro prefe-
renze acustiche, il tipo di attività per cui viene
utilizzata la stanza, ancora prima di iniziare il
progetto architettonico e di selezionare i mate-
riali da costruzione”.
Sempre in tema di acustica
Lorenzo Caimi, ammi-
nistratore delegato di Caimi Brevetti
ha sottoli-
neato come “negli spazi del vivere quotidiano,
la percezione di benessere è strettamente legata
a una buona acustica e al bilanciamento delle
frequenze sonore. Attraverso il comfort acustico
si possono prevenire fastidi e stress che si mani-
festano in presenza di luoghi molto rumorosi.
L’approccio sviluppato dalla nostra azienda è
rappresentato dalla tecnologia Snowsound decli-
nata in una serie di complementi d'arredo che
permettono l’assorbimento selettivo delle fre-
quenze del suono per migliorare intelligibilità,
comunicazione, concentrazione ed efficienza”.
Maggiormente collegato alla produttività è il con-
cetto di comfort secondo il quale le persone neces-
sitano di un ambiente di lavoro salutare e sicuro
basato sulla misurazione di condizioni ambientali,
come
temperatura, umidità, ventilazione.
“Il pavimento sopraelevato è il punto di contatto
privilegiato tra architettura e tecnologia – ha
chiarito
Mario Ferraresso, Uniflair Access Floor
sales manager, Schneider Electric
. Consente di
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