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marzo 2017
visione strategica che è prima di tutto
loro, non nostra. Nella sostanza sono
molto attenti a fornire suggerimenti
e idee, e le eventuali problematiche
vengono subito messe all’attenzione
della nostra direzione tecnica”, ha af-
fermato Bellumat. “Certo, si tratta di
una politica commerciale che potrebbe
apparire come particolarmente ‘forte’ e
impegnativa, ma che li fa sentire parte
di noi generando un ecosistema unito
di professionisti che ragionano in modo
verticale, sviluppando competenze e
relazioni, e consolidandole su quello
che definiamo un DNA ‘Blu’ comune”.
Una politica commerciale che richie-
de una pianificazione precisa a inizio
anno, con incentivi che comprendono un supporto
formativo non solo tecnico ma anche commerciale
finalizzato a spiegare come interagire e proporre
tecnologie che da sempre puntano sull’innovazio-
ne. “Siamo stati i primi a portare la Unified Com-
munication in HTML 5 nonché a inserire il supporto
di Web RTC in tali soluzioni. – ha proseguito Bel-
lumat. A questo si aªanca un marketing specifi-
co per i partner disegnato direttamente da noi. Si
tratta di una ricetta apprezzata che è dimostrata
dai numeri e dal fatto che una volta reclutati non
se ne vanno più. Al contrario per noi è più sempli-
ce sottrarre partner alla concorrenza e portarli nel
nostro ecosistema, dove sono presenti solo quelle
realtà disposte a investire sulle competenze. Non
ci interessa infatti avere centinaia di partner, ma
solo una élite ben selezionata e motivata”. Ecco che
per quest’anno sono state già previste delle sessio-
ni formative, sempre a Bologna: “La prima (6-7-8
aprile) è destinata ai contenuti e metodologie per
raorzare e mantenere la clientela e come sfruttare
il portafoglio clienti esistenti per acquisirne di nuovi.
Stessa cosa avverrà sull’area tecnica (5-7 ottobre),
trasmettendo ai partner le informazioni di sviluppo.
Particolare attenzione sarà posta quest’anno sul
cloud, una tecnologia pronta e attuale, attrezzando
il canale per acquisire nuove quote di mercato su
realtà con una determinata distribuzione geogra-
fica”, ha aggiunto Bellumat.
Integrazione e collaborazione
Passando infine alle novità tecnologiche,
Dimitri
Osler
, CTO di Wildix, ha dettagliato in primo luogo
l’integrazione delle funzioni di presence e collabora-
tion della società italiana con Oªce 365 e Outlook
2016 di Microsoft. Prosegue inoltre la collaborazione
con Google che vede l’adozione dei suoi terminali
Chromebook in termini di sistemi per
contact center: “La nostra è la prima
soluzione che permette di usare tali
prodotti come piattaforma completa
in tale ambito. Da segnalare inoltre an-
che l’integrazione con Zendesk, e quel-
la con IBM e le sue proposte Notes e
Connections”. Fronte videoconferenza
Wildix ha invece previsto l’integrazio-
ne con il browser Chrome a supporto
anche della registrazione delle comu-
nicazioni. E ancora, sono state lanciate
nuove versioni della App Wildix per
Android e iOS, con su quest’ultimo
fronte un lavoro di forte personaliz-
zazione, non essendo ancora previsto
il supporto per WebRTC, nonché l’im-
plementazione delle API CallKit - ad esempio per
quelle chiamate native non interrompibili da chia-
mate GSM - e SiriKit per il comando vocale dell’App
via Siri. “Un altro fronte che abbiamo aggiornato
è stato quello della videosorveglianza, ancora una
volta con integrazione WebRTC, con comandi re-
moti, e possibilità di lavorare su Android su questa
particolare attività operativa. Abbiamo poi inserito
le funzioni di presence in tutti i telefoni da scrivania
mentre sul fronte VDI ci siamo integrati con Citrix
e siamo certificati come partner tecnologico per
Xenapp e Xendesktop. Il tutto per mantenere la
massima qualità quando si opera in tali ambienti”,
ha aggiunto Osler.
Le soluzioni Wildix nascono da una metodologia di
sviluppo che ha sposato le logiche DevOps e Agile,
con contestualmente rilasci continui, coinvolgen-
do risorse che operano in più Paesi quali Ucraina e
Russia a livello applicativo, nonché un team in Cina
per la parte più prettamente hardware. Nonché un
gruppo di collaboratori esterni coinvolti sui singoli
progetti. “Un elemento sul quale mettiamo grande
attenzione è infine quello della sicurezza, con ap-
profondite azioni di penetration test sui prodotti. È
da questo aspetto che partiamo quando pensiamo
le nostre soluzioni e attorno al quale poi creiamo
il sistema complessivo. Ed è questo aspetto che ci
dierenzia da quei concorrenti che invece aggiun-
gono la sicurezza come ultimo layer dei propri pro-
getti”, ha concluso Dimitri Osler.
UNIFIED COMMUNICATION & COLLABORATION
Cristiano Bellumat, direttore
commerciale di Wildix