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1.
Le motivazioni sono diverse: l’esigenza di avere una piattaforma di collaborazione con i
clienti e/o collaboratori dove poter attivare videoconferenze o call conference senza spo-
starsi dalla propria sede e quindi abbattendo i pesanti costi di trasferta per fare dei me-
eting che il più delle volte durano poche ore; realizzare un impianto in grado di dare
un’unica interfaccia all’operatore per gestire qualsiasi strumento di comunicazione a
disposizione, ottimizzando così tutte le risorse di telecomunicazione messe a disposi-
zione; poter interagire durante la gestione della comunicazione con altre piattaforme
software come gestionale, CRM, etc. coinvolgendo nell’interazione con il chiamato o
chiamante, informazioni dettagliate storicizzate su App aziendali che tornano normal-
mente utili nella gestione di clienti, fornitori e collaboratori.
2.
Assolutamente sì. Al fine di una corretta progettazione e realizzazione di soluzioni di
questo tipo, il system integrator deve avere una preparazione poliedrica. Deve conoscere
molto bene i sistemi fonia, le problematiche con i carrier e la corretta gestione della voce
su sistemi IP ovvero la tematica del Voice over IP piuttosto che Video Voice over IP, al fine di
garantire node to node, un’ottima qualità della voce e del video. Al contempo è necessario essere
anche degli esperti IT, in quanto questi sistemi vanno necessariamente a impattare sulla digitalizzazione degli impianti
informatici dei clienti, per cui è necessaria una buona conoscenza di queste applicazioni in tutti gli ambienti client, server,
cloud e virtuale. In ultima istanza, ma non per importanza, è necessario essere anche degli esperti di reti locali e geogra-
fiche, in quanto il network che contiene tali flussi dovrà essere configurato in modo tale da prioritizzare correttamente i
pacchetti IP che contengono flussi video voce, rispetto ai pacchetti IP che contengono dati diversi, eccezion fatta per i
protocolli di routing dinamico che hanno la massima priorità su tutte le altre tipologie di tra co.
3.
Anche su queste tematiche il cloud sta portando un’evoluzione tecnologica. Così come le App e i dati si stanno sud-
dividendo, in base alle esigenze, tra cloud pubblico e cloud privato, anche per le soluzioni di UCC utilizzare una soluzione
ibrida in diversi casi, potrebbe portare dei vantaggi. In questo caso però va fatta particolare attenzione in Italia ad un fe-
nomeno non ancora purtroppo risolto, il ‘digital divide’. Altro tema da non sottovalutare sono i nuovi protocolli di comu-
nicazione, in particolare per fare web conference, che vengono messi a disposizione gratuitamente da importanti azien-
de che gestiscono la loro attività su Internet e che vedono in questi sistemi di comunicazione, non un business fine a se
stesso, ma uno strumento per avvicinare i clienti e agevolarli all’acquisto su piattaforme di e-commerce. Già oggi esistono
piattaforme di comunicazione su web che funzionano bene e sono completamente gratuite. Questo porterà i brand che
vendono tecnologie a pagamento ad abbassare i prezzi oppure a rendere le proprie soluzioni molto più appetibili grazie a
funzionalità non ancora presenti sulle piattaforme gratuite. Inoltre all’aumentare delle tecnologia usciranno codec sempre
più potenti e intelligenti che consentiranno qualità della voce e del video con bande sempre più ridotte.
Luigi Pedrotta, CEO, LAN & WAN
1.
Lutech, negli ultimi anni, è stata protagonista di un incremento importante in riferimento
alle richieste di progetti di collaboration a supporto del business dei proprio clienti. Tante
sono le ragioni che spingono oggi le aziende ad adottare questo ‘nuovo’ tipo di tecnolo-
gie. Eccone alcune: videoconferenza e condivisione in tempo reale di tutti i documenti.
Un flusso di lavoro che comporta un beneficio in termini di tempo e costi in riferimento
alle spese di trasferta e soprattutto una grande attenzione anche all’aspetto ecologico;
forza lavoro ‘always connected’ indipendentemente dalla geolocalizzazione del singolo
con conseguente velocità ed e cienza nello scambio delle informazioni e nei processi
decisionali aziendali; l’esigenza di lavorare in team, in gruppo interconnettendo anche
- e non solo - funzioni aziendali diverse all’interno dell’azienda prendendo spunto dai
nuovi metodi e modelli di comunicazione che arrivano dal mondo consumer e social e a
cui tutti, ormai, ci siamo abituati.
2.
Indubbiamente l’aspetto più delicato per il processo di un progetto di collaboration, è
la conoscenza del mondo del networking e delle infrastrutture su cui i progetti di collaboration
si basano e le cui basse performance e la mancanza di tuning possono influenzare pesantemente il
successo del progetto stesso e l’adozione delle tecnologie da parte degli utilizzatori. La collaboration, infatti, deve essere
immediata e di facile usabilità, evitando di portare complicazioni ma benefici e risoluzioni. Un altro aspetto importante
per il system integrator è quello del supporto consulenziale nell’impatto che l’adozione delle tecnologie di collaboration
hanno sui processi e sulle organizzazioni aziendali.
3.
Lutech, in questo ambito, collabora da anni con Cisco. Leader mondiale in grado di (r)inventare e migliorare l’expe-
rience della collaboration puntando sulla facilità d’uso anche grazie al design delle soluzioni oltre all’integrazione con le
applicazioni e il social. È rilevante sottolineare come Cisco ora soluzioni di collaboration per le aziende e le organizzazioni
coniugando semplicità, sicurezza, scalabilità, adattabilità a tutti i tipi di ambienti aziendali, a tutte le generazioni e a tutte
le funzioni. Invece di seguire la banalizzazione del concetto ‘smart working’ abilitato solo da laptop e smartphone, Cisco
ore un’experience adatta a esprimere il vero potenziale economico e di modello rappresentato dalla digitalizzazione. Ne
è un chiaro esempio la piattaforma cloud di Team Collaboration Cisco Spark con il recente lancio del Cisco Spark Board
che consente il co-design e il lavoro di whiteboarding a distanza anche con utenti dotati di tablet.
Alberto Roseo, Managing Director, Lutech
marzo 2017
VALUE POINT - Il ruolo del canale