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1.

Il tema è strettamente legato alla necessità di fare sistema da parte di enti e aziende. Or-

mai da tempo si è superato il modello di lavoro cosiddetto ‘a silos’, dove ogni settore, ogni

reparto, ogni persona, portava avanti in modo quasi autonomo le proprie iniziative, spes-

so indipendentemente dal contesto di riferimento. La necessità di uscire dagli schemi

tradizionali per orientarsi sempre più verso nuovi modelli basati sulla collaborazione

- e dunque centrati sulle attività - ha creato le condizioni per l’adozione di piattafor-

me flessibili in grado di integrare i processi interni dell’azienda. Il tutto unificando le

informazioni presenti e consentendo a tutti di lavorare in modo trasparente e veloce

sulle informazioni condivise. Con l’avvento dei processi legati a Industria 4.0, il concet-

to stesso di azienda viene superato e sostituito da un concetto di azienda estesa, e/o

di filiera, con piattaforme che evolvono verso modelli preposti a ospitare anche sogget-

ti esterni all’organizzazione. Quindi, anche da questo punto di vista, le soluzioni portate

in campo da provider importanti come Google consentono di non avere limiti nell’usabilità

- in termini di connettività, scalabilità, accesso - rispetto a tante soluzioni che ogni realtà po-

trebbe sviluppare in casa.

2.

Un system integrator si caratterizza fin dall’approccio utilizzato nei confronti dei clienti e questo è un aspetto che ap-

partiene a Noovle a livello di DNA e che è stato impostato fin dall’inizio, quando il cloud era solo un’idea, una proiezione

utopistica. Il fatto stesso di essere partiti con molto anticipo ci ha permesso di esprimere il nostro potenziale molto più

facilmente di tanti altri soggetti che applicano altri modelli o si stanno aacciando solo adesso a questo mercato. L’ap-

proccio di Noovle è di tipo consulenziale - orientato alle soluzioni - e consente di interpretare al meglio le esigenze legate

al business dei nostri clienti. Attraverso figure tecniche molto specializzate e certificate, abbiamo potuto perfezionare le

proposte nei mercati dove operiamo (retail, finance, industry e PA), certi di orire il maggior vantaggio competitivo per i

clienti. Il nostro valore aggiunto risiede nella conoscenza del modello di business dei nostri clienti e nella capacità di adat-

tare le piattaforme di Unified Communication alle esigenze specifiche.

3.

Gli strumenti sono in continua evoluzione e l’attenzione si sta spostando sempre più da una tematica di produttivi-

tà individuale a una produttività collaborativa, anche all’interno degli stessi processi aziendali. Soluzioni un tempo molto

strutturate, come ad esempio la gestione delibere o il protocollo, se inserite all’interno di un processo costruito in ottica

collaborativa, comportano vantaggi significativi in termini di e cienza ed operatività (si riducono i tempi morti, si abbatte

il rischio di avere versioni non aggiornate ecc.). Si registra inoltre la tendenza a creare dei contesti di condivisione azien-

dale partecipativa, che superano e annullano la logica del singolo documento.

Paolo Vannuzzi, CEO, Noovle

1.

Tutti i progetti di Unified Communication & Collaboration che sta seguendo TechMobile

attraverso la sua partecipata BSS-One hanno il fattore comune dell’ottimizzazione dei pro-

cessi aziendali. I diversi dipartimenti aziendali chiedono sempre di più ai team di lavoro

in tempi sempre più brevi, per questo è fondamentale avere a disposizione un unico

strumento di comunicazione e collaborazione completo ma, allo stesso tempo, intuiti-

vo. L’utilizzo delle risorse aziendali in mobilità, inoltre, richiede tool ‘responsive’ indi-

pendenti dalla piattaforma e dal dispositivo, e, infine, è richiesta la massima garanzia

di sicurezza sul transito delle informazioni da e verso devices per uso anche privato.

2.

Con la vasta scelta di soluzioni sul mercato, anche sotto forma di App magari

gratuita, il system integrator deve puntare tutto sulla sua esperienza e la capacità di

indirizzare il cliente verso la soluzione migliore per le sue esigenze. TechMobile è apprez-

zata per le sue competenze di consulenza prevendita e per l’esperienza nella scelta del

vendor più innovativo sul mercato. Fondamentale, inoltre, (tornare a) fare veramente l’inte-

gratore, ovvero essere in grado di connettere con le righe di codice opportune gli applicativi

legacy che possono intervenire nell’ottimizzazione dei processi di collaboration e di condivisione

dei documenti. Infine, la componente di formazione: la maggior parte dei progetti UCC falliscono o vengono sfruttati per

una minima parte del loro potenziale esclusivamente perché l’uso di queste piattaforme richiede un cambio radicale di

paradigma che non può essere immaginato senza un adeguato lavoro da parte della divisione risorse umane e delle ore

di formazione specifica.

3.

Credo che, al netto delle osservazioni già fatte, la tendenza più interessante che sarebbe importante approfondire

ora, e TechMobile lo sta già facendo, è l’introduzione dei Bot – o in generale di processi automatizzati - in questo tipo di

soluzioni. Molte attività ripetitive che si fanno ogni giorno possono essere definite e demandate a batch personalizzati,

sollevando i team da incombenze noiose per consentire la massima concentrazione sulle particolarità di ogni singolo task.

Marco Morini, Amministratore Delegato, TechMobile

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marzo 2017

VALUE POINT - Il ruolo del canale