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CONVEGNO METROLOGIA LEGALE – 9 GIUGNO 2017
riodica sono ridotte rispetto a quelle per la verificazione
iniziale e gli errori massimi tollerati sono il doppio. Allora
se per l’autocertificazione eseguita dai fabbricanti basta
l’intervento di un ente accreditato da Accredia, perché
per verificazione periodica eseguita dai futuri laboratori
occorre l’intervento diretto di Accredia?
b) Le prove metrologiche, le procedure, i campioni di riferi-
mento e i requisiti per i futuri laboratori permangono pra-
ticamente identici a quelli previsti per gli attuali laboratori.
c) Supposto per assurdo che la predetta rivoluzionaria innova-
zione concernente l’intervento diretto di Accredia comporti
benefici maggiori per la tutela della fede pubblica, tenuto
VADEMECUM
CLASSIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI DI PESATURA
Con riferimento alle modalità con le quali raggiungono l’equilibrio (rigorosamente la ‘configurazione di equilibrio’) ai fini della pesatura,
gli strumenti per pesare (di seguito anche strumenti o bilance ) sono classificati nelle tre seguenti categorie: a equilibrio automatico; a
equilibrio non automatico, a equilibrio semiautomatico.
Negli strumenti a equilibrio automatico l’operatore provvede a collocare il carico da pesare sul piatto (genericamente sull’organo ricettore
dei carichi), e lo strumento effettua la pesata senza ulteriore intervento dell’operatore visualizzando il risultato sul dispositivo indicatore.
Esempi di questi strumenti sono le bilance meccaniche del tipo a orologio, cioè con indice oscillante su un quadrante circolare, e ancora
le comuni bilance elettroniche delle ‘salumerie’ con indicazione digitale.
Negli strumenti a equilibrio non automatico l’operatore non solo colloca il carico da pesare sull’organo ricettore dei carichi, ma prov-
vede anche a equilibrare detto carico con dei pesi collocati su apposito piatto oppure spostando una massa (romano) su un’asta gra-
duata. Esempi di questi strumenti sono rispettivamente le bilance semplici a due piatti, le bilance dette a pendolo e le bascule o bilici.
Negli strumenti a equilibrio semiautomatico l’operatore preliminarmente, come per le altre due tipologie esaminate, colloca il carico
sull’organo ricettore dei carichi, quindi lo strumento effettua la pesata, secondo i casi, o completamente senza l’intervento dell’operatore,
oppure in parte con l’intervento dell’operatore e in parte automaticamente. Esempi di questi tipi di strumenti sono le bilance meccaniche
a un solo piatto, dotate di una manopola per la manovra di masse interne, idonee ad aumentare la portata delle bilance medesime.
LA CLASSIFICAZIONE PER FUNZIONAMENTO
Una diversa classificazione viene effettuata tenendo conto del funzionamento, che dà luogo alle seguenti due categorie: strumenti per
pesare a funzionamento non automatico, denominate anche ‘bilance non automatiche’, strumenti per pesare a funzionamento automa-
tico, dette ‘bilance automatiche’.
È definito strumento per pesare a funzionamento non automatico uno strumento che richiede durante il processo di pesatura l’intervento
di un operatore. Sono esempi di bilance non automatiche le bilance utilizzate nella vendita al dettaglio, e ancora le bascule e le pese
a ponte per pesare gli autocarri. In una comune bilancia impiegata nella vendita al dettaglio, l’operatore controlla il peso decidendo
se aggiungere o sottrarre merce dal piatto per ottenere un peso corrispondente a quello richiesto dal cliente; è sempre l’operatore che
interviene per introdurre il prezzo unitario o per dare il comando di stampa.
Uno strumento per pesare a funzionamento automatico è per contro uno strumento che determina il peso di un prodotto senza l’intervento
di un operatore e che segue un programma predeterminato di processi automatici, caratteristico di tale strumento. Sono esempi di questi
strumenti le etichettatrici peso-prezzo (o solo peso) automatiche, le dosatrici ponderali (dette anche bilance a carico costante) e le sele-
zionatrici ponderali (dette anche bilance di controllo).
Le etichettatrici peso-prezzo automatiche sono bilance molto utilizzate per esempio nella preparazione dei vassoi di carne o di altri pro-
dotti. I vassoi già predisposti con il prodotto di peso variabile (carne, frutta, ecc.) arrivano per esempio su nastro trasportatore sull’organo
ricettore dei carichi, e senza intervento di alcun operatore vengono pesati e muniti di etichetta con tutti i dati programmati.
Le dosatrici ponderali o bilance a carico costante sono utilizzate nella preparazione di prodotti con lo stesso peso. Sono bilance a ca-
rico costante quelle impiegate per la preparazione delle confezioni (preimballaggi): di caffè, di biscotti, delle reti contenenti mele (da
1 kg o altro peso) o limoni, e altro. In queste bilance lo schema di funzionamento classico, semplificato al massimo ai fini espositivi,
prevede un dispositivo di alimentazione del prodotto da preimballare, la bilancia propriamente detta e il dispositivo di convogliamento
del preimballaggio ottenuto.
Le selezionatrici ponderali o bilance di controllo sono utilizzate per controllare il peso dei singoli imballaggi, prodotti con una dosatrice
ponderale, per garantire che la produzione rispetti le regole metrologiche che disciplinano tale settore; in particolare, per garantire che
il peso dei singoli imballaggi si collochi nell’intervallo prescritto dalle norme vigenti.
IL FATTORE GRAVITÀ
Una classificazione che tiene conto dell’influenza o meno della ‘gravità’ sul loro organo di misura ripartisce gli strumenti per pesare in:
g-sensibili, non g-sensibili. I primi danno indicazioni differenti al variare del luogo in cui sono utilizzati, cioè al variare del valore dell’ac-
celerazione di gravità (g) e sono sottoposti a ben determinate condizioni per il loro utilizzo. Le bilance a celle di carico estensimetriche
sono g-sensibili, mentre non lo sono le bilance semplici a due piatti e i bilici con asta graduata e romano che scorre su di essa.
conto del correlato aumento della burocrazia dei tempi e
dei costi, il nuovo rapporto costi/benefici non giustifica
per niente detta innovazione.
d) Infine, l’emanando Regolamento sulla verificazione perio-
dica non comporta una maggiore vigilanza da parte delle
autorità preposte, fulcro della tutela della fede pubblica.
Franco Boni
Franco Frontini