48
giugno 2017 - 11
CONVEGNO METROLOGIA LEGALE – 9 GIUGNO 2017
Continuando nell’analisi, la questione successiva potrebbe
essere: il personale (direttivo e operativo) è sufficientemen-
te formato? Questo è forse l’aspetto di maggiore criticità;
buona parte del personale che oggi opera nei laboratori di
verificazione periodica ha la necessità di intraprendere un
percorso formativo che vada ad innalzarne la professionali-
tà. La maggioranza delle persone che operano nei labora-
tori di verificazione periodica ha un’esperienza pregressa in
altri settori professionali, sono molto pochi quelli che hanno
una tradizione metrologica precedente. È plausibile pensa-
re che Accredia richieda di partecipare a percorsi formativi
volti a colmare le eventuali lacune. La speranza è che questo
aspetto venga affrontato con il buon senso: si dovrà accettare
necessariamente lo status quo aumentando gradualmente le
richieste sulla competenza del personale.
ONERI DI GESTIONE IN AUMENTO
Si potrebbe continuare ancora a lungo nella valutazione dei
possibili scenari, ma ci si ferma qui per mancanza di spa-
zio, non prima però di aver tentato di rispondere ad un’altra
semplice, ma fondamentale domanda: e i costi? Purtroppo
non ci sono ancora gli elementi per fare una valutazione ac-
curata, ma solo delle semplici ipotesi. Se oggi un laborato-
rio accreditato da Unioncamere sopporta un costo di alcune
migliaia di euro l’anno da versare come quota associativa,
è presumibile che con la nuova struttura i costi aumentino di
un valore stimabile tra duemila e quattromila euro l’anno.
Per laboratori ben avviati non dovrebbe essere difficile sop-
portare l’impatto di un aumento dei costi di questo tenore;
l’insidia, invece, potrebbe derivare dal fatto che aumenteran-
no senza dubbio le attività di gestione della documentazione
con impegni di risorse maggiori in attività che non portano
diretto beneficio economico. Tenere impegnata una risorsa
nella gestione del laboratorio ha un costo che non sempre
viene preventivato correttamente.
Questo è un aspetto che non si può schivare; lo si deve af-
frontare e trovare la giusta soluzione. Probabilmente l’unico
modo è quello di ripensare l’organizzazione del laboratorio
con l’utilizzo di strumenti che permettano un flusso automatico
dei dati con una gestione in grado di minimizzare l’intervento
umano per la parte amministrativa.
Queste brevi considerazioni sono quelle che si possono fare
sulla base delle informazioni attualmente disponibili; non
dovrebbe comunque mancare molto alla pubblicazione del
Decreto Ministeriale che tenterà di riallineare la metrologia
legale italiana a quella europea: solo dopo si riuscirà ad
avere le idee ancora più chiare.
Sicuramente i laboratori di verificazione periodica dovran-
no velocemente prendere delle decisioni ed intraprendere il
percorso per conformarsi alla nuova normativa (il periodo
transitorio dovrebbe essere di diciotto mesi, si spera che ne
vengano concessi di più per poter affrontare il lavoro con
maggiore calma). Non è escluso che alcuni laboratori non
abbiano la forza o la convenienza per affrontare questo pas-
saggio e siano costretti a chiudere o a consorziarsi tra loro.
Per altri laboratori, invece, potrebbe essere un’occasione per
aprire nuove strade di business; l’accreditamento ottenuto per
la verificazione periodica di strumenti di metrologia legale non
esclude la possibilità di agire anche nei settori tradizionali dei
laboratori accreditati, in particolare in quello della taratura.
Al termine del percorso, fra qualche anno, dovremmo avere
uno scenario decisamente più chiaro e razionale rispetto a
quello attuale, sicuramente più vicino a quanto accade negli
altri Paesi europei e con più tutele per i cittadini.
IL RUOLO DI ACCREDIA
In questo scenario di cambiamento Accredia assume un’im-
portanza sociale ed economica ancora maggiore; per po-
ter essere realmente garanzia di tutti i soggetti interessati
deve essere aperta nelle politiche e trasparente nell’agire.
La domanda finale diventa quindi: Accredia sta adempiendo
correttamente ai compiti che le sono stati assegnati a livello
internazionale? È veramente il luogo dove vengono tutelati
gli interessi di tutti i soggetti coinvolti, operatori, aziende e
consumatori, che sono rappresentati in modo paritetico nella
direzione dell’ente? Le occasioni non mancheranno per appro-
fondire il discorso che, al momento, non è opportuno aprire.
Paolo Biffi
NOTE
1
Regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 luglio 2008, che pone norme in materia di accreditamento e vigi-
lanza del mercato per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti e che abroga il regolamento (CEE) n. 339/93.
2
Decreto Ministeriale del 28 marzo 2000, n. 182, Regolamento recante modifica ed integrazione della disciplina della verificazione periodica degli
strumenti metrici in materia di commercio e di Camere di Commercio.
3
Decreto Ministeriale del 10 dicembre 2001, Condizioni e modalità di riconoscimento dell’idoneità dei laboratori all’esecuzione della verificazione
periodica degli strumenti di misura.
4
Decreto Ministeriale del 18 gennaio 2011 n. 31, Regolamento concernente i criteri per l’esecuzione dei controlli metrologici successivi sugli strumenti
per pesare a funzionamento automatico, ai sensi del decreto legislativo 2 febbraio 2007, n. 22, attuativo della direttiva 2004/22/CE (MID), 2011.
5
Decreto Ministeriale del 18 gennaio 2011 n. 32, Regolamento concernente i criteri per l’esecuzione dei controlli metrologici successivi sui sistemi
per la misurazione continua e dinamica di quantità di liquidi diversi dall’acqua, ai sensi del decreto leg, 2011.
6
Direttiva 2014/32/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014, Concernente l’armonizzazione delle legislazioni degli Stati
membri relative alla messa a disposizione sul mercato di strumenti di misura (rifusione).
7
Decreto Ministeriale del 22 dicembre 2009, Designazione di Accredia quale unico organismo nazionale italiano a svolgere attività di accredita-
mento e vigilanza del mercato, 2009.
8
UNI CEI EN ISO IEC 17025:2005, Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e taratura.
9
UNI CEI EN ISO IEC 17020:2012, Valutazione della conformità - Requisiti per il funzionamento di vari tipi di organismi che eseguono ispezioni,
2012.
10
UNI EN ISO 9001:2015, Sistemi di gestione per la Qualità – Requisiti.